Fantastic Worlds
Scene e paesaggi elaborati in suggestioni figurative che, con ironia e sintesi formale, esplorano l’irrazionale e l’inconscio: una mostra che celebra l’arte e la sua capacità di creare atmosfere surreali e alternative.
Comunicato stampa
Scene e paesaggi elaborati in suggestioni figurative che, con ironia e sintesi formale, esplorano l’irrazionale e l’inconscio: una mostra che celebra l’arte e la sua capacità di creare atmosfere surreali e alternative.
Giovedì 5 maggio la Galleria WinArts di via Carlo Ravizza 18 a Milano ospiterà l’inaugurazione della mostra “Fantastic Worlds” di Golsa Golchini e Vera Vizzi.
Oltrepassare le soglie della galleria WinArts, in occasione della mostra Fantastic Worlds, sarà come entrare nel mondo ‘nascosto’ dentro ad ogni installazione, un mondo che non ti aspetteresti di vedere, e soprattutto di poter mai scoprire e condividere con le sue autrici. Attraverso una personalissima pittura che attinge da interrogativi filosofici, citazioni e invenzioni oniriche, lo spettatore viene conquistato da un lato dai diversi linguaggi dell’arte visiva che, mescolati, gli vengono serviti in un piatto d’argento attraverso una forma d’arte capace di conquistare molti occhi, e non solo quelli esperti, e dall’altro dalla delicatezza e dalla forza delle molteplici situazioni che scaturiscono dall’insieme dei colori e dall'essenza della bellezza, dell'immaginazione e dell’ispirazione aperta e creativa.
Le opere delle due artiste immergono lo spettatore in forme, colori, spazi e fantasie eterogene, in un totale rapimento dei sensi. Opporsi è inutile. “Le nostre opere sono visioni, sono sogni, segni e sensazioni che diventano mondi nella testa e nel cuore. Raccogliamo le emozioni, accarezziamo le nuvole del cielo, ascoltiamo l'animo del mare… e le restituiamo così, materiche e colorate, poesie che raccontano storie di mondi fantastici” dichiarano le due artiste.
Le opere di Golsa Golchini sono scenario di una delicata e possente narrazione estetica da cui emergono l’immaginario, la sensibilità e le domande di un’osservatrice senziente. L’artista rappresenta il punto di contatto tra pensiero, arte e vita, aggiungendoci la capacità di esprimere il modo di interrogare la realtà attraverso una pittura non etichettabile, in cui convergono elementi di un realismo magico e simbolico appartenenti a un mondo che schiude lo scrigno dell’interiorità e ci porta diretti tra atmosfere dinamiche, rarefatte e quasi evanescenti.
Nel dialogo con questa suggestiva rilettura sospesa della performance artistica, Vera Vizzi si inserisce perfettamente con i suoi sfondi distorti, caratterizzati in modo deciso da paesaggi aperti, velati e leggeri. Semplici immagini che si trasformano in un micro mondi onirici e fiabeschi, microcosmi ignoti in cui si è coinvolti in ciò che vi accade. Prendendo le mosse dalle singole opere, ci si ritrova partecipi di un racconto e proiettati a fianco di quelle piccole figure intente ad abitare installazioni composte da porzioni di atmosfere metaforiche, con la naturalezza di una porzione reale del mondo vissuto come “qui e ora”.
Le opere da cui si viene accompagnati rappresentano un perfetto equilibrio tra due dimensioni da cui un’artista estrapola oniriche visioni da vedute interiori che poi incontrano le sinfonie dei colori di cieli, mari e universi poetici appartenenti a realtà vere e immaginate dell’altra, opere che si ha la sensazione di aver già visto, probabilmente però, solo nei propri sogni.
BIO
Golsa Golchini ha esplorato ogni area delle Arti Visive durante i suoi studi all'Accademia di Brera a Milano tra il 2004 e il 2010: fotografia, decorazione, impasto, scultura, affresco e pittura. L'artista si è laureata con una specializzazione presso il dipartimento di arti visive nel 2010. Vincitrice di importanti premi in Italia come il Premio Arte nel 2015, ha continuato a reinventarsi nel corso degli anni. Dal 2015 al 2016 l'artista ha attraversato una battaglia irrequieta con una rara forma di cancro alle ossa che ha colpito il suo braccio destro. A causa di un complicato intervento chirurgico di impianto osseo il suo braccio è stato immobilizzato per 6 mesi causando un enorme ostacolo alla sua arte. Golsa, che era destrorsa in quel periodo, concentrò tutto il suo potere sullo sviluppo di nuove abilità con la mano sinistra. Le gravi limitazioni hanno tuttavia spinto l'artista a sviluppare un nuovo modo di lavorare. Oggi utilizza entrambe le mani nelle sue creazioni che le permettono di creare diverse opere d'arte ogni settimana. Golsa ricorda la malattia come il ponte che ha unificato "lei" e l’"Arte" in un nuovo livello essenziale.
Vera Vizzi è nata e vive a Milano, dove ha conseguito la laurea magistrale in Comunicazione e Design al Politecnico di Milano. Dopo aver completato i suoi studi ha lavorato per un periodo come graphic designer. Durante questa esperienza lavorativa matura la sua personale creatività dando vita a delle opere molto originali.