Joana Vasconcelos – Stupid Furniture

Informazioni Evento

Luogo
MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE CONTEMPORANEA
Via Goito 7 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì-venerdì 11.00-19.00
Sabato su appuntamento

Vernissage
05/05/2022

ore 18,30

Artisti
Joana Vasconcelos
Generi
arte contemporanea, personale

La galleria Mimmo Scognamiglio è lieta di presentare Stupid Furniture, la prima mostra personale in Italia dell’artista portoghese Joana Vasconcelos.

Comunicato stampa

La galleria Mimmo Scognamiglio è lieta di presentare Stupid Furniture, la prima mostra personale in Italia dell’artista portoghese Joana Vasconcelos. Per l’occasione, l’artista ha concepito undici opere, alcune delle quali sviluppate e nominate appositamente per questa mostra a Milano. Gli evocativi titoli sono ispirati all'immaginario legato alla cultura e alla tradizione culinaria italiane, come Lollobrigida o Torta della Nonna, che ispirano allo stesso tempo esuberanza ed atmosfere casalinghe.

Tutto è iniziato con la credenza della bisnonna di Vasconcelos, che lei stessa ha ridipinto in un momento di frenesia creativa per regalarle nuova freschezza. L’artista ha ereditato questo mobile di legno e vetro al quale è particolarmente affezionata per i ricordi legati alla vita familiare. Durante la quarantena, l’artista si è vista costretta a chiudere il suo studio per la prima volta in 25 anni, interrompendo contemporaneamente anche gli spostamenti per inaugurazioni e mostre. La vita di prima si era improvvisamente arrestata: poteva prendersi del tempo per ritrovare il proprio centro e per guardare dentro sé stessa. In questo periodo, Vasconcelos ha disegnato molto e la sua prima mostra di disegni nasce proprio da questa esperienza. Ha inoltre riscoperto l’intimità della vita domestica, iniziando a osservare i vecchi oggetti con occhi diversi. Non appena i mercatini dell’usato hanno riaperto, l’artista si è ritrovata a comprare pezzi d’arredamento che le sembravano rispondere alle caratteristiche da lei ricercate: mobili particolari, scarti dei negozi di modernariato, sono ora riuniti in una mostra in una galleria d’arte contemporanea.

Joana Vasconcelos prosegue il processo creativo di decontestualizzazione degli oggetti domestici, per la quale è conosciuta nel panorama artistico contemporaneo, stabilendo un dialogo tra spazio pubblico e spazi d'arte e offrendo nuove prospettive sui manufatti convenzionali. Qui inserisce forme tessili colorate e tentacolari in strutture di legno e vetro, aggiungendo un tocco di sfarzo che crea una forte connessione con il mondo dell'assurdo e del surreale, avvicinandoci ad un ambiente che diventa, inaspettatamente, organico e multidimensionale. Con audacia, l’artista porta ciò che è solitamente nascosto nell'intimità e nella privacy della propria casa ad abitare lo spazio pubblico.

BIOGRAFIA

Nata nel 1971, Joana Vasconcelos è un'artista visiva conosciuta per le sue sculture monumentali, la cui pratica si estende dal video fino al tessile. Riadattando il concetto di artigianato in chiave contemporanea, incorpora oggetti quotidiani con ironia e umorismo, mettendo in discussione la condizione femminile, la società dei consumi e l'identità collettiva.
Vasconcelos ha raggiunto il successo internazionale con la partecipazione alla prima edizione curata da donne della Biennale di Venezia con l’installazione The Bride nel 2005, seguita da Trafaria Praia, il primo padiglione galleggiante della Biennale con il quale ha rappresentato il Portogallo nel 2013. Nel 2012 è stata l'artista più giovane e unica donna ad esporre alla Reggia di Versailles e nel 2018 è diventata la prima portoghese a esporre al Guggenheim di Bilbao con una grande retrospettiva, tra le più visitate di sempre del museo. Recentemente è stata la prima artista contemporanea ad essere invitata dal museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa, per il quale ha realizzato una scultura monumentale in dialogo con un’idolo proveniente dal Museo d’Arte Cicladica di Atene. Sempre nel 2022, ha partecipato alla mostra collettiva Interaction Napoli, curata da Demetrio Paparoni, con un’opera site-specific installata all’interno di un antico chiostro per la Fondazione Made in Cloister a Napoli.
Catalogo con testo di Demetrio Paparoni