Claudio Rotta Loria – Materiali per un regesto

Informazioni Evento

Luogo
IL FONDACO
Via Cuneo 18, Bra, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da mercoledì a sabato
dalle ore 16.00 alle 19.00 e su prenotazione +39 339 7889565

Vernissage
09/05/2022

no

Artisti
Claudio Rotta Loria
Curatori
Giorgio Bonomi
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra offre l’occasione per cogliere i processi e le procedure di elaborazione dell’opera che
caratterizzano la ricerca artistica di Claudio Rotta Loria.

Comunicato stampa

La mostra offre l’occasione per cogliere i processi e le procedure di elaborazione dell’opera che
caratterizzano la ricerca artistica di Claudio Rotta Loria che, dalla fine degli anni Sessanta, conduce
un’indagine sperimentale articolata in cicli paralleli di lavori tra loro collegati, che mantengono nel
tempo il carattere unitario di un progetto totale.
L’esposizione mette in relazione per la prima volta due di questi cicli: le Superfici a interferenza
luminosa e le Promenades chromatiques circulaires per evidenziarne peculiarità e affinità. Le
prime si caratterizzano come ricerche sul tema della superficie, mentre le seconde per la relazione
che stabiliscono con l’ambiente e per la dimensione partecipativa dello spettatore.
Accanto al ricco nucleo di lavori del ciclo Superfici a interferenza luminosa che documenta
l’evoluzione di questa ricerca, è esposta Promenade chromatique circulaire 13, un’installazione
appositamente concepita per lo spazio de Il Fondaco, che idealmente si collega agli interventi
realizzati a più riprese dall’artista in occasione della rassegna “Via del Sale” curata da Silvana Peira
e Nico Orengo dal 2002 al 2018. L’ opera, che si sviluppa a pavimento, è costituita da parallelepipedi
di cm. 9x9x14,6 tra loro distanziati e disposti in successione cromatica lungo una circonferenza che
idealmente evoca la linea dell’Equatore e i 360 meridiani che l’attraversano.
Al di là degli esiti formali delle opere appartenenti ai due cicli, il metodo è il comun denominatore
di questi lavori, che si basa sul concetto di combinatoria e variazione.
Giorgio Bonomi sottolinea il valore metodologico delle operazioni dell’artista osservando che “...la
filosofia che più si addice alla comprensione del lavoro [...] è l’Operazionismo, infatti possiamo
trasportare alcuni fondamenti di questa teoria alla poetica e alla pratica di Rotta Loria e possiamo
dire che il senso dei suoi lavori consiste proprio nelle operazioni, nelle procedure necessarie alla
creazione dell’opera.
I lavori dell’artista piemontese, pur basati sul rigore matematico e sulle filosofie “operazionistiche”,
proprio perché opere d’arte, superano l’algidità che a volte l’analiticità presenta, per offrire allo
spettatore certamente pensieri razionali ma anche sensazioni emotive di grande impatto”.
In occasione del Finissage sarà presentato il Catalogo con testi del curatore, arricchito da numerose
immagini delle opere allestite negli spazi de Il fondaco.
***
Claudio Rotta Loria (Torino, 1949), è uno degli esponenti dell’arte programmata italiana a cavallo
degli anni Sessanta e Settanta, conduce una ricerca declinata in cicli di opere in sviluppo parallelo,
che si caratterizzano per le costanti implicazioni spaziali, oggettuali e ambientali. La sua ricerca
assume nel tempo il carattere unitario di un progetto totale.
Il primo decennio di questa attività sperimentale, vede Rotta Loria indagare i problemi della
strutturalità visuale, programmata e cinetica e il valore poetico della geometria, suscitato da
minimi di stimolazione percettiva e sensoriale in relazione alla superficie dell’opera nel suo
rapporto con la luce. Sono del 1968/69 le prime opere del ciclo Superfici a interferenza luminosa a
cui l’artista da cinquant’anni lavora e alle quali è dedicata questa mostra.
La sua attività espositiva in Italia si accompagna alla partecipazione a importanti rassegne e mostre
personali all’estero. Qui si ricordano: Quadriennale di Roma (1975), Encontros Internacionais de
Arte di Lisbona e Porto (1975), Arteder di Bilbao (1982), Fabriano(c)arte (1985), Ephémèrité, Paris
(1987), Biennale International di Saint-Quentin (1988 e 1990), Forum Konkrete Kunst di Erfurt
(1994), Incontro-Confronto. Dialoghi di arte contemporanea Australia-Italia, Melbourne (1997), Il
paesaggio dell'anima, Lussemburgo (2000), Incontri/devitas. 6 artisti contemporanei dal Piemonte,
Castellon de la Plana (2002), Premio Michetti (2005), Biennale di scultura di Gubbio (2006),
International Triennale of Contemporary Art di Praga (2008), Scultura internazionale a Racconigi
(2010), Biennale di Venezia (2011, 2017), Pittura analitica origini e continuità, Rocca di Umbertide
(2017).
I lavori di Claudio Rotta Loria sono stati esposti al Centre Georges Pompidou di Parigi (1981), al
Parlamento Europeo di Strasburgo (1995), alla GAM di Torino (1999), di Zagabria (2007) e Praga
(2008), alla GNAM di Roma (2012), al MAMAC di Nizza (2018).
E’ del 1989 la nomination del MOMA di New York per il design di Apologue.
Meritano una citazione le installazioni permanenti La leggenda di San Todulo (Raron, 2008) e
Movimento dal blu del mare (2011), quest’ultima collocata nel 2013 negli spazi del CLE - Campus
Luigi Einaudi di Torino, insediamento universitario progettato da Norman Foster e sede delle
Facoltà di Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche. Sue opere si trovano nelle collezioni di
musei italiani e stranieri.