Christie’s New York, 21st Century evening sale. Il report dell’asta
Ecco come è andata la “21st Century evening sale” di Christie’s a New York, asta che ha visto protagonisti, tra gli altri, Gerhard Richter, Jean-Michel Basquiat e Helmut Newton
A New York, da Christie’s, si è svolta la seconda asta delle due settimane d’arte newyorkesi, la 21st Century evening sale, confermando la disponibilità economica di collezionisti e dealer e la volontà di spendere investendo, con attenzione, in arte. L’asta ha realizzato 103 milioni di dollari, portando così a 420 milioni il realizzo delle prime due serate di aste e di fatto rendendo plausibile la stima di 2 miliardi di dollari che le aste newyorkesi potranno realizzare nelle prossime due settimane. Collezioni e dealer – molto attivi anche dalla sales room di Hong Kong, ma con poca partecipazione dei presenti in sala, contrariamente a quanto era successo la sera prima per l’asta di beneficenza della collezione Ammann – si sono concentrati prevalentemente su artisti le cui valutazioni non erano ancora esplose ma che han stabilito in questa asta nuovi e rilevanti record: Anna Weyant, Shara Hughes, Matthew Wong, Ewa Juszkiewicz, Reggie Burrows Hodges, Tom Sachs, Eric Fischl, Joel Mesler, Ouattara Watts. Con menzione speciale – a proposito di record – per Helmut Newton con la foto da 196 cm di altezza “Big Nude III”, battuta a 1,9 milioni di dollari (2,34 con il premio) a fronte di una stima tra 800 mila e 1,2 milioni.
ASTA CHRISTIE’S A NEW YORK. LE OPERE DI GERHARD RICHTER E JEAN-MICHEL BASQUIAT
Le star della serata dovevano essere l’opera ‘Abstraktes Bild’ di Gerhard Richter, già appartenuta alla collezione di Eric Clapton, e le opere di Jean-Michel Basquiat ‘Portrait of the Artist as a Young Derelict’ e ‘See Plate 3’, venduta dall’artista a Keith Haring nel 1982 per poi restare in una collezione provata dal 1999. L’opera di Richter ha dominato la serata: messa in vendita a 26 milioni di dollari è stata battuta, con rilanci da 1milione, a 33 (36,5 con premio), mentre le due opere di Basquiat sono state ritirate in accordo con il venditore, per il timore che nel calderone di queste aste consecutive non si riuscisse a raggiungere un prezzo di vendita adeguato alla loro importanza storica.
IL MONDO NFT ALL’ASTA DI CHRISTIE’S A NEW YORK
L’ultimo lotto offerto è stata un’opera NFT, esposta per l’occasione nella Rockefeller Plaza di fronte la sede di Christie’s, dell’artista turco Refik Anadol, ‘Living Architecture: Casa Batlló’ che si ispira all’architettura di Casa Batlló a Barcellona e sviluppata proprio in collaborazione con la fondazione che la gestisce. L’opera è anche stata proiettata sull’edificio lo scorso 7 Maggio. Basandosi su una stima tra 1 e 2 milioni di dollari, ha aperto l’asta a 550 mila per esser battuta a 1,1 (1,38 con premio). Il 10% del ricavato sarà donato dall’artista ad alcune fondazioni che si occupano dell’assistenza a malati neurologici. Da notare che per le opere di Banksy e per l’NFT di Anadol, Christie’s ha dato la disponibilità al pagamento in crypto valute.
COSA È ACCADUTO ALL’ASTA DI CHRISTIE’S A NEW YORK
Per la cronaca (i prezzi realizzati sono espressi in milioni di dollari e tra parentesi il totale con premio), l’asta apre subito col record di Anna Weyant la cui opera ‘Summerime’ arriva a 1,2 (1,5), a fronte di una stima massima di 300 mila; a seguire Amoako Boafo duplica la stima massima con 650 mila (819), Salman Toor vola a 700mila (880) e subito dopo i record di Shara Hughes a 2,4 (2,94) e Matthew Wong 4,4 (5,34). Bene anche Maria Berrio che vende a 1 milione (1,32). Record per Ewa Juszkiewicz la cui opera ‘Portrait of a Lady’, venduta per scopi benefici, batte il martello a 1,25 (1,56), contro 300 mila di stima massima. Un milione sotto stima l’opera di Christopher Wool che batte a 7 (8,4) e di Adrian Ghenie venduta a 1,8 (2,2) contro 2,5 di stima minima. ‘Diamond in The Rough’ di Banksy apre l’asta a 2,4 e si ferma alla stima minima di 3 (3,66), così come ‘Lobster’ di Jeff Koons che dopo aver aperto a 2 si ferma a 3,1 (3,78), contro i 3,5 di stima minima. Una signora in sala acquista a 2,3 (2,82) ‘Tumbling Forms’ di George Condo ed a 1,25 (1,56) ‘Stranger #57’ di Glenn Ligon. Tra i già citati record le opere di: Tom Sachs 240 mila (302) che raddoppia la stima, Eric Fischl battuta a 3,4 (4,14), Joel Mesler che quintuplica la stima con 720 mila (907), così come Ouattara Watts a 620 mila (781).
– Mario Bucolo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati