Chissà quali erano i soggetti delle tele, ormai disperse, per cui le bianche cornici in stucco di Villa Morosini furono ideate. Se ci si reca a visitare questa dimora settecentesca, la questione perde di importanza, perché i dipinti di Giovanni Frangi (Milano, 1959) riescono a trovare una perfetta consonanza con gli spazi. Le mappe alle pareti e i cieli sul soffitto non perseguono un effetto trompe l’oeil, ma instaurano un dialogo con l’esterno, tanto che si desidera aprire le finestre. Le Mappe sono uno strumento non di interpretazione del territorio, ma di rilettura del territorio, di visione. Hanno la stessa funzione delle fotografie che occupano il centro della stanza, memorie dell’alluvione del Polesine, che ha segnato la gente e i luoghi. Non più testimonianza documentaria, sono ormai ricordo di ricordi.
Marta Cereda
Polasella (RO) // fino al 29 luglio 2012
Giovanni Frangi – Mappe
a cura di Daniele Capra
VILLA MOROSINI
aperto su appuntamento
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