Dipingere con il cemento. La mostra di Enzo Cacciola a Catania
Mescola cemento e pittura Enzo Cacciola, protagonista della mostra alla galleria Ligreggi di Catania, che riunisce opere in cui un materiale pesante per antonomasia diventa leggiadro
Quando il cemento diventa quadro diventa anche leggero, portando a dimenticarne il suo primordiale utilizzo e il suo apparente peso. Ricondurre questo elemento alle città e ai loro pesanti palazzi non è affatto errato, ma gioca su questo l’accurato e duraturo lavoro di sperimentazione artistica di Enzo Cacciola (Arenzano, 1945), in mostra alla galleria Ligreggi di Catania.
LA MOSTRA DI ENZO CACCIOLA A CATANIA
Esponente della Pittura Analitica italiana, Cacciola lascia infatti che l’arte possa raccontarsi e raccontare i suoi processi di indagine, dove la sperimentazione e il desiderio di sovversione pacifica si impongono sull’espressività e sui significati dell’arte passata. L’artista lascia che il cemento prenda vita sulle tele, nonostante la sua robustezza e la sua piattezza, fondendolo a pigmenti dai colori freschi e avvolgenti e lasciandolo libero di asciugarsi sempre diversamente. È questo il procedimento che Cacciola adotta per dare inizio alla metamorfosi del cemento, che, grazie alle sue cromie, ai suoi dettagli superficiali e al suo spessore invisibile, appare come un insieme di veli leggeri all’aria, eliminandone l’ideale originale.
I cementi di Enzo Cacciola non sono altro che un modo per rendere questo materiale informale, ma molto utilizzato a partire dagli Anni Cinquanta, un attivo partecipante del processo creativo, insieme alla mano dell’artista e al suo spirito sempre ricercatore.
‒ Mario Bronzino
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