Guendalina Salini – Pachamama Concrete

Informazioni Evento

Luogo
ALBUMARTE
Via Flaminia 122, 00196, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso libero secondo norme vigenti

Vernissage
18/05/2022

ore 18

Artisti
Guendalina Salini
Curatori
Benedetta Carpi de Resmini
Generi
arte contemporanea, personale

Pachamama Concrete, mostra personale dell’artista romana Guendalina Salini.

Comunicato stampa

nuovo progetto che nasce dalla collaborazione di AlbumArte con Latitudo Art Project, Pachamama Concrete, mostra personale dell’artista romana Guendalina Salini. La mostra, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, visitabile fino al 24 giugno 2022, avrà un’ apertura straordinaria sabato 21 maggio (15.00 - 19.00) per la X edizione di OPEN HOUSE ROMA.

Il titolo Pachamama Concrete, è un gioco di parole, metafora di un luogo. La parola Pachamama, che nella cultura arcaica Inca significa Terra Madre, intende sottolineare il legame con il principio originale della creazione, generosa Dea della fertilità e dell’agricoltura, madre nutriente che dà la vita. L’antica dea, Cerere, cara agli antichi romani, simbolo della fertilità e della rigenerazione è l’elemento cardine di questo progetto, che ha visto la sua origine al Corviale, quartiere periferico della città di Roma, non molto lontano dal tempio a lei dedicato dai frati Arvali. Concrete vuole invece alludere al complesso residenziale lungo quasi un chilometro, costruito sul finire degli anni Settanta dall’architetto Mario Fiorentino, diventato negli anni simbolo del fallimento delle politiche abitative. Concrete è quindi il cemento con il quale è stato costruito l’edificio, ma allude anche alla concretezza e alla resilienza delle donne che lo abitano. Il progetto è nato durante una residenza realizzata dall’artista, nell’ambito della piattaforma europea Magic Carpets , una piattaforma cofinanziata da Creative Europe che unisce quindici partner europei, il cui capofila è Kaunas Biennial e ideata da Benedetta Carpi De Resmini, che nel 2021 ha avviato una lunga ricerca nella periferia ovest della città.

Tutte le opere in mostra, collegate da un fil rouge audio, evidenziano un duplice aspetto contrastante che rimanda sia alla fragilità che alla forza di un luogo come Corviale. Agile e sorprendente, infestante e mescolante, indomito e nomade, primitivo e selvatico sono alcuni degli aggettivi che l’artista associa ai grandi disegni realizzati a penna durante la residenza. Inoltre, sarà presentato un video evocativo dell’immanenza e della trascendenza del luogo, con musiche originali di Federico Pascucci e esecuzione di Giulia Anita Bari, Carla González, Ambra Chiara Michelangeli, Federico Pascucci, Marco Zenini.