Benoît Maire – Cinque mani logiche
la Fondazione VOLUME! inaugura Cinque mani logiche, un lavoro di Benoît Maire a cura di Lorenzo Benedetti.
Comunicato stampa
“Like when you have breakfast, there is scrambled eggs, an orange juice and a coffee, and they are good together, but it is difficult to explain the relations between those 3 things…”
Benoît Maire
Il 24 Maggio 2022 dalle ore 18:30 alle 21:00, la Fondazione VOLUME! inaugura Cinque mani logiche, un lavoro di Benoît Maire a cura di Lorenzo Benedetti.
Il nuovo paradigma espositivo di VOLUME!, da dicembre 2021, invita l’artista a confrontarsi con uno spazio architettonico dato, ripensato in origine per amplificare l’esperienza del visitatore. Gli spazi di Via San Francesco di Sales, infatti, sono stati modificati per creare due ambienti: il primo, più grande e scuro, mantiene la memoria di una dimensione domestica ed è pensato per accogliere i visitatori e accompagnarli in un momento di pausa; il secondo, piccolo e luminoso, è uno spazio indefinito e alterato, difficile da misurare.
Attraverso questo progetto vengono cambiati i canoni espositivi tradizionali: il pubblico è chiamato a vivere una personale esperienza percettiva e di intimità con l’opera, passando da una dimensione di attesa attiva a un’immersione in uno stato contemplativo.
Con Cinque mani logiche l’artista francese Benoît Maire, (1978, Pessac, Francia) - il terzo artista a lavorare in questa nuova configurazione di VOLUME! - rielabora questi ambienti partendo da uno studio sull’immagine applicata all’ambiente architettonico.
Benoît Maire, attraverso varie forme artistiche tra cui pittura, video, fotografia, performance, scultura e parole trova nella teoria il mezzo per dare forma e materia al suo lavoro. L’artista francese sottolinea il ruolo centrale dello spazio espositivo come spazio di discussione e trasformazione dei codici; nel suo lavoro la riflessione filosofica non è solo punto di partenza ma strumento per trovare soluzioni specifiche in diversi linguaggi e contesti.
Partendo dalla sua ricerca legata al tema del paesaggio nella storia dell’arte, con particolare riferimento alla pittura fiamminga del ‘600, a VOLUME! Maire si concentra sul motivo della finestra. Diaframma che divide interno ed esterno, la finestra è il luogo della comunicazione di un edificio e anche la metafora della pittura secondo Leon Battista Alberti.
La riflessione sul supporto pittorico, su cui si è fondato il lavoro dell’artista francese negli ultimi anni, si trova nelle finestre di VOLUME! un luogo di connessione tra le ricerche pittoriche del '400 e lo sviluppo dell’idea moderna di quadro come schermo.
La luce naturale che torna ad abitare le stanze di VOLUME! attrae il visitatore e lo invita a dialogare con questo elemento che separa la realtà dallo spazio espositivo. Il visitatore, anche nell’ambiente più piccolo, viene chiamato a compiere un esercizio di osservazione, a operare un cambiamento di punto di vista, attraverso il tentativo di instaurare un rapporto dialettico tra osservatore e oggetto osservato amplificato dalla smaterializzazione dello spazio.
Il lavoro di Maire a VOLUME! è un invito a leggere il contenuto della mostra come un momento, una frase di un testo più ampio che si può decifrare solo attraverso un insieme di frammenti. L’uso del dispositivo attraversa le tre opere nella mostra. Una finestra, una radio e un cavalletto sono tre elementi che mettono al centro il dispositivo come forma di dialogo tra opera e visitatore.
Benoît Maire (Pessac FR, 1978) ottiene il suo diploma presso l'Ecole Nationale Supérieure d'Arts alla Villa Arson di Nizza e alla Sorbona, Parigi 1 prima di effettuare una residenza di ricerca presso il Palais de Tokyo di Parigi. Usando la filosofia, testi storici e riferimenti artistici come punti di partenza. Dopo studi di filosofia, Benoît Maire sviluppa una pratica polimorfa che si dispiega anche sotto forma di conferenze, pubblicazioni e progetti curatoriali. Nutre la sua riflessione sulla teoria e la sua concretizzazione con oggetti e testi collaborando regolarmente con altri artisti, musicisti e autori. Attualmente è in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.
Esposizioni personali: Whithout, Croy Nielsen, Vienna (2022); Miss Rankin, Galerie Nathalie Obadia, Parigi (2020); In Hawaii, Les Tanneries, Amilly, (2020); Châteaux, La Borie, Solignac (2019); Laicriture, Musée Henri Prades, Montpellier (2019); Thèbes, CAPC musée d’art contemporain, Bordeaux (2018); Un cheval, des silex, Galerie Nathalie Obadia, Parigi (2018); Thebes, Spike Island, Bristol (2018); Morceaux de soleil, Meessen de Clercq, Brussels (2018); Disaster, Croy Nielsen, Vienna (2017); Cloud Paintings, Arsenal, New-York (2017); Spiaggia di menzogne, Fondazione Giuliani, Roma (2013); The Object of Criticism, Vleeshal Center for Contemporary Art, Middelburg (2011).