Photo London 2022. Report e immagini dalla fiera a Somerset House
Un’edizione piuttosto sottotono, pur non mancando le vendite, le grandi mostre e pure una sede magnifica. Il racconto dalla fiera inglese dedicata alla fotografia
Ormai un classico a Londra, Somerset House ha ospitato un’edizione di Photo London un poco sottotono quantomeno per l’assenza di molte gallerie americane, l’anno scorso non presenti a causa delle restrizioni pandemiche. Quest’anno forse avranno bilanciato la fiera londinese con altre importanti capitali? O forse questa edizione si è svolta troppo a ridosso della precedente, tenutasi a settembre? Invariati il solito labirinto di stanze ospitanti le gallerie espositrici ed il consueto glamour che attrae più persone in cerca del ritorno alla mondanità che interessati al mercato della fotografia. Tra le stanze si sono alternati artisti emergenti e grandi maestri, fotografie contemporanee e del passato e nuove forme sperimentali prossime al futuro, NFT incluse. Alcune gallerie hanno proposto un solo artista, altre hanno presentato gruppi di artisti con scatti omogenei, connessi tra loro in uno specifico percorso d’arte. Molto attivo il programma collaterale dei ‘Talks’ con ben 23 artisti e da evidenziare le numerose gallerie che hanno dichiarato di destinare parte delle vendite per il supporto all’Ucraina.
L’ITALIA AL PHOTO LONDON
Tanti i fotografi italiani rappresentati da varie gallerie, tra i quali l’immancabile Massimo Vitali e Francesco Bosso, ma una sola galleria italiana presente: Podbielsky Contemporary da Milano che presentava i lavori di Silvia Camporesi e Giulia Parlato e della berlinese Loredana Nemes. Abbiamo chiesto a Pierre André Podbielski le sue impressioni su Photo London e qualche spunto sui riscontri commerciali. Per Podbielski Photo London resta una bella vetrina in una sede magnifica, anche se condivide l’impressione di una atmosfera meno esuberante del solito: “alte aspettative ma riscontro deludente”, ci racconta, pur avendo venduto foto dei suoi artisti, ma molte di meno rispetto a Paris Photo che per il gallerista è “un’altra realtà sia di competenza che di pubblico”. Secondo il Podbielski il mercato al momento è addirittura “più attivo in Italia grazie alle tre fiere principali” (MiaFair a Milano, The Fair a Torino e la sezione fotografica di ArteFiera a Bologna). “La fotografia non è ambito di investimento, è un altro tipo di collezionismo, più vero e sincero”.
Le tradizionali retrospettive di Photo London sono state dedicate al leggendario Frank Horvat (1928-2020) ed Nick Knight (Master of Photography 2022). Quella di Horvat è stata curata dalla figlia Fiammetta e rappresenta un omaggio ai 70 anni di carriera attraverso due principali aree, le foto di moda (Horvat ‘minacciava’ di tagliare i capelli alle modelle che non avessero posato in modo naturale) e le foto della vita notturna di Parigi, tra cabaret e night club. Horvat peraltro debuttò in Italia nei anni 50, scoperto dal direttore di ‘Illustrazione Italiana’. ‘Nick Knight: Future’ è una retrospettiva dei lavori chiave di Knight, dagli 80 ad oggi e comprende anche filmati e sculture.
– Mario Bucolo
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