Recuperato il ciclo di affreschi di Palazzo Buontalenti a Firenze
Il restauro dei grandiosi affreschi di Palazzo Buontalenti restituisce alla cittadinanza la rappresentazione più ampia della storia medicea dopo Palazzo Vecchio
Firenze ritrova un grande ciclo di affreschi dopo ampi lavori di conservazione e restauro: le superfici decorate di Palazzo Buontalenti sono state restituite alla comunità fiorentina nel loro splendore originale il 14 maggio scorso, dopo mesi di lavori conclusisi alla fine del 2021. Lo straordinario insieme di sale e volte affrescate di Palazzo Buontalenti – volute nel 1622 dal cardinale Carlo de’ Medici in ricordo dei primi quattro granduchi di Toscana – ricopre circa 600 metri quadri di superficie murale. Realizzati da un gran numero pittori toscani di rilievo, gli affreschi spiccano per la qualità e bellezza del loro repertorio artistico nei toni dell’epica e della celebrazione della famiglia medicea. “Il ciclo rappresenta l’esaltazione più ampia e dettagliata della storia medicea dopo quella realizzata da Vasari in Palazzo Vecchio” ha ricordato l’assessora fiorentina all’Università, ricerca e lavori pubblici Titta Meucci.
IL RECUPERO E L’APERTURA DI PALAZZO BUONTALENTI
Oggi sede della School of Transnational Governance dello European University Institute, Palazzo Buontalenti ha subito nel corso dei secoli numerose trasformazioni. Voluto dal granduca Francesco I de’ Medici nella seconda metà del Cinquecento, è stato prima sede di manifatture artistiche (soprattutto porcellane), poi è diventato residenza privata, palazzo nobiliare e caserma. Nella seconda metà dell’Ottocento ha ospitato la Nuova Dogana, poi la Direzione generale del Demanio e infine la sede di Avvocatura, Procura e Corte di Appello fino al 2012. Nonostante sia stato affidato all’Eui, per Firenze il Palazzo resta un luogo di attrazione e coesione urbana in cui investire: il progetto di restauro (che ha coinvolto finora quattro sale su dieci ambienti affrescati) ha infatti previsto una rifunzionalizzazione dell’edificio con relativa valorizzazione degli spazi storici e allestimento di aule, uffici e spazi polifunzionali (con biblioteche, coworking, mensa e alloggi) con giardini e corti esterne aperti anche alla città. La zona San Gallo – Cavour – San Marco diventa così “una vera e propria cittadella dell’alta formazione. Con l’arrivo della Scuola di governance internazionale l’ex Corte d’appello è diventata infatti una delle sedi dell’Iue, primo tassello di un’importante rigenerazione che sta riguardando l’intera zona […] puntando a valorizzare la vocazione internazionale e di alta formazione di Firenze”, ha detto l’assessora Meucci. E siamo solo all’inizio: dopo la consegna all’Istituto da parte del Demanio del cosiddetto “Lotto zero” – il primo nucleo restaurato del complesso buontalentiano – è ora in corso la progettazione di nuovi lotti, con lavori dal 2024.
– Giulia Giaume
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