Mario Merz Prize 2022

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MERZ
Via Limone 24, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
09/06/2022

ore 18

Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea, collettiva

mostra collettiva dei finalisti della quarta edizione del Mario Merz Prize, settore arte.

Comunicato stampa

La Fondazione Merz presenta, da mercoledì 9 giugno a domenica 25 settembre 2022, la mostra collettiva dei finalisti della quarta edizione del Mario Merz Prize, settore arte.

I protagonisti dell’esposizione sono Yto Barrada (Parigi, 1971), Paolo Cirio (Torino, 1979), Christina Forrer (Zurigo, 1978), Anne Hardy (Regno Unito, 1970), Koo Jeong A (Seoul, 1967) e He Xiangyu (Cina, 1986).

Il percorso espositivo, a cura di Claudia Gioia e Samuel Gross, riunisce le opere di sei artisti differenti per formazione e pratiche espressive, che si distinguono per la propria attitudine dissonante e capacità visionaria. Negli spazi della sede torinese di Fondazione Merz, Yto Barrada unisce riferimenti ad artisti come Frank Stella alle esperienze della Scuola di Casablanca degli anni Sessanta nell’esplorazione di un’autonomia identitaria che prescinde dalle narrazioni ufficiali. Paolo Cirio analizza i pericoli insiti nei sistemi di controllo autorizzati che dominano la società, mentre Christina Forrer affida al linguaggio fantastico il compito di restituire temi complessi quali i conflitti famigliari, sociali, politici e ambientali. Anne Hardy presenta frammenti e oggetti del quotidiano come preziosi reperti archeologici, realizzando ambienti al confine tra sogno e allucinazione. Koo Jeong A esplora spazi fisici e mentali con l’intento di individuare nuove relazioni tra soggetto singolo e collettività, mentre He Xiangyu approfondisce le dinamiche di appartenenza e idolatrie consumistiche proprie di tutti i sistemi sociali, incluso quello dell’arte.

Le ricerche dei sei artisti presentati in mostra rivelano linguaggi e soluzioni formali differenti tra loro, che condividono tuttavia una comune tensione all’indagine del contemporaneo che vede nell’opera d’arte uno strumento per la formulazione di nuove domande e quesiti.

I sei finalisti del Mario Merz Prize, proclamati a giugno 2021, sono stati selezionati da Samuel Gross (Special Project Manager del Musée d’Art e d’Histoire di Ginevra), Claudia Gioia (curatrice indipendente) e Beatrice Merz (Presidente di Fondazione Merz).

Al termine dell’esposizione, una giuria composta da Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid), Caroline Bourgeois (curatrice Collezione Pinault, Parigi), Massimiliano Gioni (Capo Curatore New Museum, New York – Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano) e Beatrice Merz, insieme al voto del pubblico, designerà il vincitore della quarta edizione del prestigioso premio. L’annuncio dell’esito avverrà a conclusione della mostra. Al vincitore verrà dedicata una mostra personale commissionata e prodotta da Fondazione Merz.

A partire dal 9 giugno 2022, il pubblico potrà partecipare attivamente alla selezione dell’artista vincitore esprimendo la propria preferenza attraverso il portale dedicato www.mariomerzprize.org

All’inaugurazione della mostra collettiva segue il concerto dedicato ai finalisti del Mario Merz Prize, settore musica: Katherine Balch (San Diego, USA, 1991), William Dougherty (Philadelphia, USA, 1988), Farzia Fallah (Teheran, Iran, 1980), Füsun Köksal (Bursa, Turchia, 1973) e Claudia Jane Scroccaro (Neuilly-Sur-Seine, Francia, 1984).
IL MARIO MERZ PRIZE

Il Mario Merz Prize, a cadenza biennale, nasce con l’intenzione di individuare e segnalare, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti, personalità nel campo dell’arte e che, parallelamente, consenta a giovani compositori di proporsi per un progetto innovativo di musica contemporanea.

Il progetto vuol dar vita a una nuova rete di programmazione espositiva e di attività musicale in Italia e in Svizzera. La scelta di gemellare due nazioni è scaturita dalle caratteristiche dei due Paesi: entrambi centri di produzione e di cultura. La Svizzera rappresenta inoltre, l’origine e la nazionalità di Mario Merz e l’Italia la sua nazione d’adozione e il luogo di creazione. Con la ferma certezza che l’arte rappresenta la libertà di pensiero senza confini e che attraverso di essa si rafforza l’autodeterminazione e la libera circolazione della cultura e delle idee, il premio sarà dedicato a coloro che nutrono la giusta volontà di perseguire le proprie ricerche al di là delle opposizioni derivanti dall’appartenenza politica, sociale, geografica. I processi artistici degli ultimi due decenni sono stati fortemente caratterizzati dalla particolare attenzione ai mutamenti storici, sociali e politici per questo e per le tragedie che ancora vedono l’umanità protagonista, il Premio intende rintracciare nell’opera e nel percorso individuale degli artisti e dei compositori, caratteristiche di internazionalità, generosità di pensiero, attenzione sociale oltre alla ricerca dell’innovazione.

Il Premio è indirizzato ad artisti e compositori di media carriera. Non sono previsti limiti di età, nazionalità o media. Artisti e compositori non possono autonominarsi ma sono indicati attraverso un sistema di candidature via web da parte di curatori, direttori di museo, critici, galleristi, membri di altre associazioni culturali, istituzioni musicali, interpreti, critici e personalità del mondo della musica e dell’arte. Superata una fase eliminatoria, le composizioni dei concorrenti finalisti sono eseguite in un concerto e le opere degli artisti allestite in una mostra collettiva. Infine ai vincitori scelti dalle giurie internazionali e dal voto del pubblico, sono commissionate all’artista una produzione da presentare nell’ambito di una mostra personale e al compositore un brano per orchestra d'archi e un intervento musicale per uno spazio museale, legando in questo modo le diverse arti fra loro.

Oltre al voto del pubblico le giurie per la scelta dei vincitori sono composte: per l’arte da Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid), Caroline Bourgeois (curatrice Collezione Pinault, Parigi), Massimiliano Gioni (Capo Curatore New Museum, New York - Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano) e Beatrice Merz; per la musica da Thomas Demenga (violoncellista e compositore), Helena Winkelmann (violinista e compositrice), e Willy Merz.

I vincitori delle prime tre edizioni sono stati: per il settore arte Wael Shawky, Petrit Halilaj e Bertille Bak; per la sezione musica Cyrill Schürch, Geoffrey Gordon e Jay Schwartz.