40 anni di Collezione Gori
La Collezione Gori festeggia i quarant’anni dell’apertura al pubblico.
Comunicato stampa
Programma della giornata, a partire dalle ore 15, presso la Fattoria di Celle, in Santomato di Pistoia, via montalese 7:
Performances itinerante Omaggio a Dani Karavan dell’artista israeliana Yael Karavan. Mostra fotografica dell’artista Luca Gilli. Presentazione di Non so aspettare il vento, raccolta inedita di poesie di Giuseppe Conte –il poeta è stato insignito dalla Collezione Gori del Premio Celle Arte e Natura. Spettacolo teatrale “Brancusi contro gli Stati Uniti, un processo storico”, a cura di Giuliano Gori, Massimo Luconi, con la partecipazione di Piero Nieri (solo su prenotazione)
12 giugno 1982 vennero inaugurate a Celle le prime diciotto opere di arte ambientale, di cui dieci nel parco della Fattoria, realizzate dagli artisti: Alice Aycock, Dani Karavan, Fausto Melotti, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Anne e Patrick Poirier, Ulrich Ruckriem, Richard Serra, Mauro Staccioli e George Trakas;
otto, invece, erano state pensate per l'interno degli edifici storici: da Nicola De Maria, Luciano Fabro,
Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gianni Ruffi, Aldo Spoldi e Gilberto Zorio.
Quarant'anni fa ha avuto inizio una lunga cavalcata, di un’opera di mecenatismo protratta nel tempo, che è bene pensare come un laboratorio interdisciplinare, che continua senza sosta un’attività creativa realmente aperta a tutte le arti.
La Collezione vanta oggi 80 opere di arte ambientale realizzate da artisti provenienti da ogni parte del mondo. Tutte sono accomunate dalla stessa ispirazione che originò, a suo tempo, il sogno dei coniugi Pina e Giuliano Gori, visionari affezionati al futuro, che ebbero il coraggio di credere a un’intuizione bruciante: dare vita, negli ettari del parco, come nei locali storici della Collezione, a uno spazio magico in cui i diritti dell’arte iniziano dove terminano quelli della natura.
Non poteva mancare, dunque, in occasione del quarantennale, una nuova inaugurazione. In programma, sempre nella giornata dell’11 giugno, la presentazione di due nuove opere nella Cascina Terrarossa a firma degli artisti Vittorio Corsini e Federico Gori.
A distanza di tanti anni ricorda oggi Giuliano Gori: «Agli inizi degli anni 80 eravamo pionieri perché per primi abbiamo trasformato l’idea classica di scultura in opere di arte ambientale permanenti. Ciò comporta l’utilizzo da parte degli artisti dello spazio come parte integrante dell’opera. Negli anni la Collezione ha avuto degli importanti riconoscimenti dal mondo della cultura internazionale, diversi musei hanno esposto la documentazione di tutte le opere di arte ambientale (essendo i lavori inamovibili) accompagnata da un nucleo di capolavori della collezione storica. Nel 1999 per un intero anno la Collezione Gori è stata esposta nei musei giapponesi a rotazione da Tokyo fino a Sapporo nel 2003 l’esposizione è stata portata all’IVAM di Valencia e nel 2012 alla Fondation Maeght di Saint Paul de Vence con la quale è nato un gemellaggio artistico. Ancora oggi la scelta dell’arte ambientale ci premia perché a distanza di 40 anni siamo meta ambita delle visite dei gruppi selezionati dai più importanti musei internazionali, guidati dai propri direttori.»
Continua, dunque, la ricerca di innovazione e progresso da parte della Collezione che ha ora come proprio obiettivo l’allargamento e la condivisione, sempre maggiore, con il pubblico dei visitatori a tanti anni dalla propria nascita. Infatti:
la Collezione Gori è una raccolta privata che, pure, fin dagli esordi, è fruibile dal pubblico. Perché non resti un’occasione meramente celebrativa il compimento dei quarant’anni di età, è bene portare all’attenzione di tutti le enormi potenzialità di un territorio intero, ricco di paesaggi mozzafiato, storia, arte. La Collezione Gori può fungere da vero e proprio acceleratore culturale di un intero scenario in un contesto più allargato, spiega Caterina Gori, presidentessa della terza edizione del premio biennale di poesia CELLE ARTE e NATURA.