Il Vitra Campus cresce ancora con l’Umbrella House di Kazuo Shinhoara

Progettata dall’architetto giapponese Kazuo Shinhoara e salvata dall’annunciata demolizione su iniziativa di Kazuyo Sejima, l’Umbrella House ha trovato “rifugio” in Germania: rappresentata l’ultima novità del mitico Vitra Campus di Weil am Rhein

Forse sottostimata o forse non più conforme agli standard del vivere domestico contemporaneo, l’Umbrella House del maestro giapponese Kazuo Shinohara, costruita nel 1961, stava per incontrare l’infausto destino della distruzione. Nel 2020 però è stato possibile salvarla. Quando è stata annunciata la sua demolizione, l’architetta giapponese Kazuyo Sejima dello studio SANAA ha prontamente contattato Rolf Fehlbaum. Il presidente dell’azienda Vitra ha quindi reso possibile un ordinato smantellamento dalla dimora, considerata una pietra miliare dell’architettura giapponese del Novecento, e la sua successiva ricostruzione all’interno del Campus Vitra. L’operazione, partita nell’autunno 2021, si è conclusa alla fine della primavera del 2022. Un “pronto intervento” che permette oggi continuare a godere di un’opera chiave del progettista giapponese; soprattutto salva un’icona dell’architettura moderna nipponica che, a causa di una non funzionale conservazione da parte dello Stato, sta perdendo parte del suo ricco patrimonio. Lo testimonia, fra gli altri esempi, la vicenda della Nakagin Capsule Tower

Interno Umbrella House al Vitra_giugno 2022 credits Vitra e photo Dejan Jovanovic

Interno Umbrella House al Vitra_giugno 2022 credits Vitra e photo Dejan Jovanovic

IL PROGETTO DELL’UMBRELLA HOUSE DI KAZUO SHINOHARA

Nei suoi 55 mq, la casa racchiude un ingresso su zona cucina e living, un bagno e una stanza tatami, coperta da un soffitto piano, che può essere divisa dal resto dell’abitazione grazie alle tradizionali pareti scorrevoli. Il progetto, originariamente costruito a Tokyo, nel quartiere di Nerima, è il più piccolo e l’ultimo “ancora in vita” tra i lavori appartenenti al “First style” di Shinohara. Pur rifacendosi ad alcuni aspetti della tradizione giapponese, come nel caso della copertura – una citazione dei tetti dei templi buddisti il progetto non cade nella devozione a un sistema passato che “potrebbe produrre solo un’architettura nostalgica che non si adatta alle condizioni attuali”: Ad affermarlo fu lo stesso architetto, in uno scritto pubblicato nel volume Kazuo Shinohara, architecte japonais. 30 maison contemporaines (edito da L’Equerre, Parigi nel 1979). Con una struttura in legno di cedro, pino e abete Douglas, questa casa unifamiliare negli anni Sessanta riuscì ad aprire, come nessun altro progetto, una stimolante discussione fra l’architettura moderna occidentale, criticata per il suo funzionalismo, e quella giapponese. 

Zona living della Umbrella House originale_ Tokyo,circa 1963 64 credits Akio Kawasumi

Zona living della Umbrella House originale_ Tokyo,circa 1963 64 credits Akio Kawasumi

ANCORA UN’ARCHITETTURA STORICA NEL VITRA CAMPUS

Fino al 19 giugno prossimo, il Vitra organizza le visite guidate tematiche Japanese Architecture on the Vitra Campus, svelando la “rinata” Umbrella House. La casa ha trovato posto vicino alla cupola di Buckminster Fuller e alla Petrol Station di Jean Prouvé, diventando quindi il terzo edificio storico salvato e riportato in auge nel complesso museale ed espositivo tedesco. Di conseguenza, il già denso Vitra Campus si arricchisce con un’altra firma dell’architettura internazionale. Oltre ad ospitare il primo lavoro di Zaha Hadid (la Stazione dei Vigili del Fuoco, 1993) di fianco all’edificio industriale di Alvaro Siza (1994) e alla sua Promenade (2014), all’interno dell’area trovano infatti posto gli iconici volumi scomposti del Vitra Design Museum di Frank Gehry (1989) – che non è l’unico progetto del celebre architetto al Vitra , le forme “archetipali” della VitraHaus (2010) e dello Shaudepot (2016), entrambi di Herzog & de Meuron, oltre al padiglione per congressi di Tadao Ando (1993) e al morbido Factory Building di SANAA (2012). 

Interno Umbrella House originale a Nerima_ Tokyo,circa 1963 64 credits Akio Kawasumi

Interno Umbrella House originale a Nerima_ Tokyo,circa 1963 64 credits Akio Kawasumi

ARCHITETTO E TEORICO: CHI ERA KAZUO SHINOHARA

Scomparso nel 2006, Kazuo Shinohara è stato uno dei maggiori architetti giapponesi della seconda metà del Novecento insieme a Kenzo Tange. Dopo aver conseguito una laurea in matematica, si avvicinò all’architettura: la sua carriera iniziò alla fine del percorso di laurea al Tokyo Institute of Technology nel 1953, quando la sua attenzione si spostò da ambienti generici e astratti a spazi con un determinato carattere emozionale. Insieme a una serie di scritti, il lavoro dell’architetto si compone soprattutto da abitazioni singole e di piccole strutture a carattere residenziali. Oltre a vari premi ricevuti durante la sua carriera, nel 2010 è stato insignito post mortem del Leone d’oro alla dodicesima Biennale di Architettura di Venezia.

-Sara Villani

https://www.vitra.com/it-it/home

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Sara Villani

Sara Villani

Architetto. Nasce a Cuneo in un sabato di maggio del 1994 e dopo aver terminato Liceo Classico si trasferisce in Svizzera. Si laurea all’Accademia di Architettura di Mendrisio (AAM) in cui ha la possibilità di frequentare gli atelier di architetti…

Scopri di più