Nella pittura di Federico Mazza (Roma, 1976) il tema classico del paesaggio viene rinnovato da uno sguardo di passaggio che, sciogliendo i dettagli in una pittura a olio raffinata, sfiora consapevolmente la dimensione astratta.
In questo modo, la radice romantica del soggetto rimane, ma al fondo di un’interpretazione dichiaratamente contemporanea, ribadita da una serie di elementi (totem?) ricorrenti nelle immagini: tralicci elettrici, grandi parabole radar che emergono dal nulla e nel nulla ritornano, come quando si percorre una strada all’alba o al tramonto e i colori tendono a fondersi in un accogliente indistinto. Si deve a Robert Rosenblum un importante studio di storia dell’arte in cui la pittura di Caspar David Friedrich è stata ricollegata a quella di Rothko: di fronte alle opere di Mazza come riferimento finale viene piuttosto in mente Gerhard Richter, ma la tesi di una tradizione esistente in tal senso risulta comunque confermata.
Alberto Garelli
Roma // fino al 20 luglio 2012
Federico Mazza – Attraverso, aperto
GALLERIA ARTSINERGY
Via dei Cartari, 9
06.68892340
[email protected]
www.artsinergy.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati