In scena Fanny Ardant, Sentieri Selvaggi, Masbedo. Voce, musica e visioni, tra medioevo e contemporaneo. Allo Strehler di Milano arriva il poema amoroso di Machaut

L’opera è del 1342 e a firmarla è un compositore e letterato dell’ars nova francese, Guillaume de Machaut. Un trattato sul destino e le sofferenze d’amore in forma di poema musicale, zeppo di allegorie e tutto votato alla contaminazione tra stili, linguaggi, timbri, ritmi: nel Remède de Fortune si fondono monodia, polifonia, rondeau, chanson, virelai […]

L’opera è del 1342 e a firmarla è un compositore e letterato dell’ars nova francese, Guillaume de Machaut. Un trattato sul destino e le sofferenze d’amore in forma di poema musicale, zeppo di allegorie e tutto votato alla contaminazione tra stili, linguaggi, timbri, ritmi: nel Remède de Fortune si fondono monodia, polifonia, rondeau, chanson, virelai o balladées, danze e forme metriche svariate. Commovente, raffinata, tecnicamente innovativa e scandita da sottili sfumature emotive, la creatura di Machaut è un gioiellino di multiformità lirica, materia prima perfetta per una rivisitazione contemporanea: a spingere proprio sul coté della contaminazione è uno spettacolo che riunisce artisti disparati, chiamati a tramutare il pregevole racconto medievale in una nuova piéce di teatro di ricerca.
Il rimedio della Fortuna debutta così allo Strehler di Milano, il prossimo 19 luglio, nell’ambito di “Milano  Arte Musica”. In scena la splendida Fanny Ardant, voce narrante, mentre all’ensemble Sentieri Selvaggi, diretto da Carlo Boccadoro, è affidata la parte strumentale. Complesso e delicato il lavoro sulla musica, affidato a Filippo Del Corno: mantenendo la struttura melodica originale, il compositore milanese l’ha attualizzata, contaminata, frantumata in un nuovo soundscape che, come ai tempi di Machaut, fonde musica colta e sonorità popolari. Testi e parole riadattati dal cantautore Alex Cremonesi, che ha trasmigrato gli ispirati versi di Machaut dal francese antico all’italiano moderno.

E dal XIV al XXI secolo, un elemento imprevisto arriva a stravolgere la drammaturgia, aggiungendo una dimensione in origine nemmeno ipotizzabile: a incarnare l’anima visiva dell’opera, ai tempi relegata al potere evocativo di musica e versi, sarà la video installazione performativa ideata ad hoc dai Masbedo,  con le special guest canore Chiharu Kubo (soprano) e Mirko Guadagnini (tenore).
Una prima assoluta, questa milanese, che si preannuncia emozionante: colta promenade sentimentale, costruita sull’idea di cortocircuito tra codici antichi e registri contemporanei, linguaggi classici e nuovi media. Raccontando d’amore, di lacrime, d’affanni e di speranze, adesso proprio come settecento anni fa.

– Helga Marsala

Giovedì 19 luglio 2012, ore 20.30
Teatro Strehler, Milano
ingresso: posto unico, 15 € – biglietteria: tel 848800304
prevendite:  www.vivaticket.it; 899.666.805
info: [email protected]
www.piccoloteatro.org

 

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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