Luna al Museo: libro per bambini ispirato a opera di Lucio Fontana in collezione Intesa Sanpaolo
Il silent book, ovvero libro senza parole, dell’archeologa Federica Lamonaca con le illustrazioni di Fabrizio Sclavi nasce dall'impegno della Fondazione Scuola beni e attività culturali per l'inclusione e l'accessibilità museale
Un libro senza parole, pieno di immagini e significati altri, eppure comprensibili a tutti. È il silent book Luna al Museo. Oltre l’opera d’arte di Lucio Fontana di Federica Lamonaca con le illustrazioni di Fabrizio Sclavi che, ispirato all’immaginario poetico dei bambini, ma destinato anche ad adulti curiosi, promette di parlare al maggior numero possibile di “lettori”, grazie alla sola forza delle immagini, superando barriere linguistiche, culturali e sensoriali.
IL SILENT BOOK ISPIRATO ALL’OPERA DI FONTANA ALLE GALLERIE D’ITALIA A MILANO
Il silent book Luna al Museo è un’iniziativa di Edizioni Gallerie d’Italia | Skira dedicata all’opera Concetto spaziale. La Luna a Venezia di Lucio Fontana, esposta negli spazi di Milano delle Gallerie. Un dipinto di grande formato che oltre a un luogo fisico vuole rappresentare l’immensità dell’interiorità di ciascuno di noi: il contorno argenteo, che racchiude i frammenti di vetro, può infatti indicare la trascrizione della luce lunare e della sua qualità simbolica, di forma materna, che ingloba gli astri di un cielo notturno, ma anche lo scintillio dei colori della tradizione artistica e artigianale veneziana, nei vetri colorati. Per traslato, questo libro illustrato vuole raccontare il museo, sede dell’opera che l’ha ispirato, non solo come contenitore di oggetti, ma come luogo di incontro in cui ciascuno vive le proprie emozioni, stimolate dall’opera stessa.
IL COMMENTO DI VINCENZO TRIONE, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE SCUOLA DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
Il libro nasce dal progetto di ricerca di uno degli allievi del corso biennale della Scuola del Patrimonio della Fondazione Scuola beni e attività culturali, l’archeologa Federica Lamonaca, sulle forme di accessibilità al Patrimonio Culturale, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, che testimonia quindi l’impegno della Fondazione nei confronti di temi, quale la partecipazione culturale, senz’altro significativi per il futuro dei musei e in cui la formazione può ricoprire un ruolo strategico. “Porre al centro della nostra attività di ricerca temi quali la mediazione e l’accessibilità culturale”, spiega Vincenzo Trione, Presidente della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, “è una scelta doverosa nei confronti dei nostri musei impegnati oggi in una radicale trasformazione della propria identità, della propria funzione, del proprio ruolo sociale. Il museo come agorà, non come tempio. L’accessibilità al museo apre frontiere rivoluzionarie, destinate a riportare al centro l’attenzione sui visitatori e le loro esigenze nonché a restituire centralità sociale ad un’istituzione che merita di accompagnare il cambiamento di una società sempre più democratica. In tale processo, la formazione svolge un ruolo chiave, sempre in dialogo con la ricerca. Solo in questo modo è possibile accompagnare le trasformazioni del sistema del patrimonio culturale e raccogliere le sfide della contemporaneità”
IL SILENT BOOK NATO DA UNA RICERCA SULL’ACCESSIBILITÀ AL MUSEO
Federica lamonaca ha lavorato con Intesa Sanpaolo – Gallerie d’Italia, con la guida di Francesca Neri, Responsabile supporto all’innovazione e alla sperimentazione della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, e di Tiziana d’Amico, Responsabile Partnership artistico culturali. Insieme hanno portato avanti il progetto Con altre parole, che investiga il concetto di supporto accessibile e trasversale all’interno di un museo, ponendo un’attenzione specifica alle persone con disabilità. Nell’ambito di questa ricerca ha ideato uno strumento pensato per l’indipendenza personale nell’accesso alla cultura e di supporto alla visita per tutti in termini di inclusione sociale, sensoriale, cognitiva e culturale. Ne è nato un prodotto pilota che è proprio questo silent book – realizzato a quattro mani con l’illustratore Fabrizio Sclavi – che farà da guida visiva al museo. “Il rapporto con le scuole e le attività pensate per i pubblici fragili sono elementi identitari delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo”, conclude Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo. “Le nostre collezioni d’arte vengono valorizzate anche in chiave accessibile, in una logica di museo come luogo di approfondimento e di concrete opportunità di inclusione, grazie al lavoro ottenuto dal costante dialogo con istituzioni pubbliche e private sensibili alla crescita culturale e sociale del Paese”.
-Claudia Giraud
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