Sindoni
Si chiama “Sindoni” la mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma.
Comunicato stampa
Si chiama “Sindoni” la mostra di arte contemporanea organizzata in occasione
dell’Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma dal Pontificio Istituto Teologico
Giovanni Paolo II e la Fondazione Sidival Fila in collaborazione con la Diocesi di
Roma e il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
L’installazione, allestita nella suggestiva cornice del Battistero di San Giovanni in
Laterano, raccoglie otto tele lungo il perimetro della vasca battesimale, sospese a due
metri di altezza.
Le tele sono state realizzate da Sidival Fila utilizzando tessuti ed elementi floreali risalenti
a vari periodi, dall’VIII al XVIII e XIX secolo; si tratta di fodere di dalmatiche di uso
liturgico applicate, mediante una precisa tecnica di restauro, su stoffe di cotone. Nel
retro delle tele sono state applicate lastre di specchi in plexiglass, che riflettono gli
elementi come fossero delle finestre aperte verso spazi infiniti ed indefiniti.
La mostra, ad ingresso libero, potrà essere visitata dal 17 al 30 giugno 2022 tutti i
giorni dalle 9 alle 20 con apertura straordinaria serale fino alle 22 nei giorni
dell’incontro mondiale e sarà inaugurata venerdì 17 giugno alle 19 nel corso di una
serata che vedrà gli interventi del preside dell’Istituto Jp2 Philippe Bordeyne, del
teologo Pierangelo Sequeri, direttore della Cattedra Gaudium et Spes, e di Alessandro
Beltrami, giornalista di Avvenire.
L’iniziativa rientra nel programma degli appuntamenti promossi dall’Istituto Jp2 in
occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie.
“L’Istituto Giovanni Paolo II - spiega don Giovanni Cesare Pagazzi, coordinatore della
ricerca - tenta di ascoltare e reagire alla provocazione delle arti come pittura, scultura,
musica, letteratura, fotografia e cinema che, in quanto intreccio di forme e forze, hanno
molto da dire sulla realtà familiare, trattandone esplicitamente o implicitamente”.
La mostra propone una riflessione sul tempo, sulla memoria, sul vissuto di tanti uomini,
che resta indelebilmente impresso nelle stoffe. Si intravedono sui tessuti delle forme che,
“come sindoni” di corpi, sudori e ossidazioni, macchie e lacerazioni, convivono insieme,
in un dialogo costante e assordante. L’umana famiglia viene rappresentata senza corpi e
senza volti, affinché ogni corpo ed ogni volto possano vedersi riflessi ed espressi in
queste evanescenti forme corporee, presenti in un continuo ed interminabile persistere.
E in questa rappresentazione immaginiamo i corpi e i volti di tutte le famiglie che, nella
fatica del vivere quotidiano e con le ferite generate dalle relazioni, portano avanti la storia
del mondo, in cammino verso una speranza di accoglienza e redenzione universale.
Frate minore francescano, Sidival Fila è nato in Brasile nel 1962, è prete dal 1999 e ha
esercitato il suo ministero nel Policlinico Gemelli e al Carcere di Rebibbia. Ha interrotto
la sua attività artistica con l’ingresso nell’Ordine per riprenderla dopo diciotto anni con
un percorso di ricerca che lo porta a confrontarsi con materiali in disuso, soprattutto
tessuti come lino, cotone, seta, canapa, broccati, riscattando l’oggetto dalla sua
condizione per restituirgli una voce, renderlo “diversamente inutile” e dandogli la
possibilità di raccontare un vissuto fatto spesso di secoli di storia.
Fila ha esposto, tra l’altro, a Madrid, Parigi, Miami e Bogotà. E’ presente anche nella
collezione permanente di arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani e una sua
opera è esposta nell’Auditorium dell’Istituto Jp2.
Il programma di appuntamenti organizzato dal Jp2 per l’Incontro mondiale delle famiglie
prevede anche un Open Day che il 21 giugno a partire dalle 10 consentirà di visitare
l’Istituto (che si trova proprio a fianco del Battistero, nei locali dell’Università
Lateranense) e conoscere l’offerta formativa per l’anno accademico 2022-2023.