Contemporaneamente. Dialogo in podcast tra Antonio Galdo e Melania Rossi
In questa puntata di Contemporaneamente, ciclo di podcast ideato e curato per Artribune da Mariantonietta Firmani, l’incontro tra il giornalista Antonio Galdo e la curatrice Melania Rossi
In Contemporaneamente, podcast a cura di Mariantonietta Firmani, trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. In questo nuovo appuntamento, l’incontro con il giornalista Antonio Galdo e la curatrice Melania Rossi.
ANTONIO GALDO E MELANIA ROSSI PER ARTRIBUNE PODCAST
Con Antonio Galdo e Melania Rossi parliamo di arte ed ecologia, giornalismo e curatela, tra narrazioni del reale e fascinazioni del possibile. L’Italia fa fatica ad accettare una narrazione che non sia finta o truccata. Gli artisti cercano sempre una connessione con i luoghi, così la magia dell’arte crea connessioni tra passato e presente, ma l’arte deve essere meno autoreferenziale. Le sette sorelle del petrolio imposero a Henri Ford di convertire il motore elettrico in motore a benzina. I sindacati sono passati dal difendere i diritti al difendere i privilegi. Inoltre la tecnologia non è buona né cattiva, ma non è neutrale, e certo il biologico è stata una innovazione di mercato vincente. In Italia il peso del passato incombe sulla creatività artistica del presente. Poi, nella ricetta dei programmi tv l’ingrediente principale non è il confronto ma il rissaiolo, che distorce la narrazione inibendo la comprensione; e molto altro.
NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI
Antonio Galdo è giornalista di lunga carriera. Attualmente dirige il progetto “Non Sprecare”. Il progetto, nato dai suoi libri “Non sprecare”, “Basta Poco”, “L’egoismo è finito”, è armonizzato ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nell’Agenda 2030 dell’Onu. Sugli stessi principi dell’ONU è ispirato il “Premio Non sprecare”, che ha creato nel 2009 e attualmente dirige e realizza in collaborazione con l’università Luiss. Autore di numerosi testi, si occupa di impresa, denaro e sanità, come in “Denaro Contante” (1990), “Intervista a Giuseppe De Rita sulla borghesia in Italia” (1996). E anche “Ospedale Italia” (1998), “Guai a chi li tocca. L’Italia in ostaggio delle corporazioni: dai medici ai ferrovieri, dai gondolieri ai magistrati” (2000), “Saranno potenti? Storia, declino e nuovi protagonisti della classe dirigente italiana” (2003), “Gli Sbandati. La nuova classe dirigente e le scuole del potere” (202)1. Ha collaborato con importanti quotidiani italiani come Il Mattino, Panorama, La Stampa; ha realizzato, e firmato da autore, diversi programmi televisivi, tra cui “La storia della classe dirigente in Italia” Rai Educational, “I Palazzi del potere”, “Fabbriche”, “Vite sprecone” per Radio 2 e Radio 3.
Melania Rossi è critica d’arte e curatrice, con laurea in Lettere a indirizzo storico-artistico e Master in Art Management, presso la Facoltà di Lettere di Firenze. Qui è stata docente in un corso sulla divulgazione artistica; come curatrice indipendente, cura mostre in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Dal 2013 collabora stabilmente con l’artista belga Jan Fabre, realizzando installazioni permanenti e non, per prestigiose istituzioni. Per Fabre ha curato “Jan Fabre. Spiritual Guards” a Firenze, “Oro Rosso” a Napoli. Ha ideato e co-curato esposizioni nell’ambito di festival e Biennali internazionali come Romaeuropa, Biennale di Venezia, Manifesta a Palermo e Marsiglia. Lavora a stretto contatto con artisti di diverse generazioni, sostenendoli nel processo di creazione in esposizioni personali e collettive, e costruendo connessioni a lungo termine. Come autrice, è responsabile della realizzazione di cataloghi di mostre e numerose pubblicazioni d’arte. Ha realizzato programmi d’arte e documentari per la televisione italiana. La sua linea curatoriale comprende diverse ricerche in campo umanistico e scientifico, ispirate e legate alle diverse pratiche degli artisti.
– Mariantonietta Firmani
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