È morto Sandro Manzo, celebre gallerista del Gabbiano a Roma
Personaggio di spicco del mondo dell'arte tra Italia e Usa, aveva 81 anni quando è venuto a mancare a New York, dove viveva da tempo
È morto a 81 anni nella sua New York Sandro Manzo, che con la sua celebre Galleria de Il Gabbiano, a Roma, ha connesso per decenni il mondo dell’arte statunitense e italiano. Fin dagli anni Sessanta, infatti, il Gabbiano è stato molto più che un semplice spazio espositivo, ma un vero melting pot dove convergevano artisti come Carla Accardi, Bruno Caruso, Piero Guccione, Renato Guttuso, Mario Mafai, Giorgio Morandi, Robert Rauschenberg, Larry Rivers e Sam Francis. “Il Gabbiano era un luogo dove potevi incontrare Alberto Moravia, Bunuel, Visconti, che erano tutti vivi allora“, aveva ricordato lo stesso Manzo.
SANDRO MANZO E IL GABBIANO DI ROMA
Il Gabbiano – un omaggio ad Anto Chekhov – era nato nella nativa Torre Annunziata (dove il padre Luigi aveva aperto il Lido Notte Club) dopo un incontro con Laura Mazza, prima attrice e poi direttrice editoriale al Saggiatore, e Alberto Mondadori. La prima mostra, nel 1967, una personale di Alberto Giaquinto presentata da Renato Guttuso. Nel 1982 il trasferimento a New York per aprire la sede americana: così Il Gabbiano diventò un ponte tra artisti americani in Italia e artisti italiani in USA. Dopo una grande ristrutturazione firmata da Stephen Rustow, architetto del MoMA, la galleria romana aveva riaperto nel 2007 con la mostra dei 40 anni con opere di Motherwell, Lichtenstein, Sam Francis, Mel Bochner e Ed Ruscha. Un’avventura, quella conclusasi con la chiusura della galleria nel 2018 per ragioni economiche, raccontato nella Stanza Verde, autobiografia raccolta dalla moglie Fiamma Arditi e pubblicata nel 2017.
– Giulia Giaume
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