dOCUMENTA (13): quanti visitatori dopo i primi 30 giorni di show? Sarà sui livelli record della passata edizione? Vediamo…
Minimizzano sempre, a Kassel, sulla loro manifestazione. Che ci volete fare, è il loro stile. E poi amano la precisione, tanta precisione. Ora, per esempio, se chiedi l’esito riguardo all’afflusso del pubblico dopo un mese di questa documenta 2012 targata Carolyn Christov-Bakargiev, all’headquarter esitano: prima ti dicono che non hanno un sistema elettronico per calcolare […]
Minimizzano sempre, a Kassel, sulla loro manifestazione. Che ci volete fare, è il loro stile. E poi amano la precisione, tanta precisione. Ora, per esempio, se chiedi l’esito riguardo all’afflusso del pubblico dopo un mese di questa documenta 2012 targata Carolyn Christov-Bakargiev, all’headquarter esitano: prima ti dicono che non hanno un sistema elettronico per calcolare con esattezza il numero dei visitatori, e che quindi il risultato vero si potrà avere solo alla chiusura. Poi ti convincono che l’operazione parziale è piuttosto complessa, poiché bisogna poter verificare se ci sono differenze di flusso tra una sede e l’altra della mostra.
Sottovoce, ammettono che attualmente i dati parlano di un pubblico sui livelli della scorsa edizione, quella documenta 12, anno 2007, che fu diretta da Roger Martin Buergel. Che sappiamo benissimo essersi posizionata su cifre record, con un risultato finale di 754mila presenze paganti: eccellente, chapeau! Loro però non aggiungono aggettivi, tantomeno superlativi. Poi ti dicono che comunque un piccolo incremento di circa l’8% c’è. “C’è altro?”, chiediamo. Un dato sicuro ci sarebbe: fin dai primi giorni, rispetto alla precedente, c’è stato un sostanziale aumento nelle vendite degli abbonamenti che consentono l’accesso durante l’intero periodo della mostra. Quei fatidici, tradizionali, 100 giorni. Sospetto: sarà mica, che chi compra l’abbonamento (100 Euro/70 Euro) si gode la mostra per qualche giorno e poi lo rivende a qualcun altro e via di seguito? Impossibile, l’abbonamento è nominale, non al portatore.
Già, a proposito della regola dei 100 giorni, durata relativamente breve per una manifestazione tanto vasta e acclamata, e con la rarefazione della cadenza quinquennale, qualcuno ha azzardato – cosa non irragionevole – la proposta di una sua revoca a favore di un allungamento del periodo espositivo a partire dalla prossima edizione. Non se n’è saputo più nulla. Sapete com’è, tengono molto alle tradizioni, e poi magari si accontentano così.
– Franco Veremondi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati