Le aste di giugno di Christie’s e Sotheby’s a Londra
Le aste londinesi delle grandi case hanno fatto registrare fatturati equilibrati alle sessioni di vendita estive. Il glamour e la speculazione hanno forse lasciato il posto a comportamenti d'acquisto solidi e razionali
Glamour versus raziocinio, si potrebbe sintetizzare così il passaggio dalle aste newyorkesi dello scorso maggio a quelle di fine giugno appena tenutesi a Londra. Gli specialist di Christie’s e di Sotheby’s sono stati molto attenti a mettere sul mercato lotti appetibili per esperti e nuovi collezionisti, occasioni di investimento e non di speculazione, con stime massime entro i 2 milioni di sterline, che sono stati venduti entro i valori proposti. La razionalità ha anche portato a pochi nuovi record, seppur con la tenuta dei lotti star, e ad alcuni invenduti clamorosi proprio per l’assenza di meccanismi speculativi.
L’ASTA DI CHRISTIE’S DA LONDRA A PARIGI
20/21 London to Paris, l’asta ormai classica di Christie’s dedicata al 20° e 21° secolo era sdoppiata tra le sedi di Londra e Parigi, in un gemellaggio culturale tra gli artisti che hanno caratterizzato le due capitali: Chagall, Klein e Monet. Star della serata le opere di Jeff Koons, Yves Klein, Alberto Burri, Barbara Hepworth, Claude Monet, René Magritte, per un totale di 203 milioni di sterline, con partecipanti da 35 nazioni, acquirenti per il 48% dai paesi EMEA, 29% dal continente americano e 23% da Asia e Pacifico, e dirette streaming con un’audience di oltre tre milioni di appassionati d’arte. A dare l’avvio a Londra i 20 lotti di Marc Chagall provenienti dal patrimonio della famiglia dell’artista e che sono stati tutti venduti, quasi tutti con quotazioni doppie o triple rispetto alla stima massima, mentre solo le due opere stimate oltre il milione di sterline hanno battuto il martello una all’interno della stima (1-2 milioni) a 1,3 milioni e l’altra poco al di sotto, ad 1,1 (stima da 1,2 a 1,8).
TOP LOT DI LONDRA
La grande scultura Balloon Monkey (Magenta) di Jeff Koons, messa in asta dai collezionisti Victor e Olena Pinchuk per supportare gli aiuti umanitari in Ucraina, apre a 6 milioni per esser aggiudicata a 8,6 milioni (10,1 con premio) a Jens Faurschou, collezionista danese e presidente dell’omonima fondazione d’arte contemporanea, presente in sala a Londra ed orgoglioso di aver avuto la chance di aggiudicarsi l’opera contribuendo ad una nobile causa. A seguire, Anthropométrie de l’époque bleue (ANT 124) di Yves Klein, presentata in modo eccellente durante la preview dell’asta, ha fatto battere il martello a 23,5 (27,2 con premio), mentre Alberto Burri con Nero Plastica L.A. è passata di mano entro le stime a 5,5 milioni (6,6 con premio). Ha segnato invece un nuovo record d’asta la scultura di Barbara Hepworth, aggiudicata a 4,8 (5,8 con il premio). In sequenza sono state poi aggiudicate Waterloo Bridge, effet de brume e Nymphéas, temps gris di Monet e Le cheval bleu di Chagall – le prime due battute a 26 (30 col premio), l’ultima a 3,3 milioni (4 con il premio) – per un totale di 60 milioni di sterline spese da un unico anonimo acquirente (paddle #907) che ha cercato anche di conquistare anche Souvenir de voyage di Magritte che però gli è sfuggita volando, dopo un’accesa contesa, a 13,8 di martello (16,1 con premio), ben oltre la stima massima di 7 milioni. Ha trovato poi un nuovo proprietario a un prezzo di dieci volte superiore alla stima massima anche Main Street Pool Hall di Ernie Barnes, battuta a 1,2 milioni (1,5 con premio). Mentre Seated Man di Francis Bacon, tra le star anche della serata di Sotheby’s, è stata battuta a 2,4 milioni (2,9 con premio). A rallentare l’asta è arrivato il primo invenduto How Fish Can Boost Your Brain Power di Sigmar Polke. Invendute anche alcune opere di Cecily Brown, Edgar Degas, Paul Delvaux, Henry Moore, Marc Chagall.
LA VENDITA DI CHRISTIE’S A PARIGI
Il martello è passato nella seconda tornata a Parigi per l’ultima serie di lotti, tra cui Pierre Soulages, Peinture 143 x 202cm, 4 décembre 1970, aggiudicata a 1,7 milioni di euro (2,1 con premio); Composition di Nicolas de Stael, che ha doppiato la stima massima fino a 450mila euro (567 con premio). Stesso exploit per L’escalier di Jean Hélion, 870 mila euro (1,1 con premio) e per Composition di Serge Poliakoff, 420mila (529mila con premio). Tre gli artisti italiani in asta a Parigi: Arnaldo Pomodoro con Sfera, battuta a 190mila euro (239 con premio), Fausto Melotti con Le bugie, 120 mila euro (152 con premio), e Francesco Lo Savio, il cui Spazio luce è restato però invenduto con un’offerta di 260mila euro contro 350mila di stima minima.
LE VENDITE DI SOTHEBY’S
Doppia asta anche a Bond St. da Sotheby’s che ha presentato per prima la vendita British Art: The Jubilee Auction, seguita dalla Modern & Contemporary Art. E si è partiti subito con slancio, conCloud Study di John Constable, che è stata battuta a 580mila sterline (731mila con premio) contro le 150mila di stima massima, e Untitled di Magdalene Odundo a 240mila sterline (302mila con premio) contro le 80mila di stima. Ha fatto ancora meglio Boucher’s Flesh di Flora Yukhnovich, aggiudicata a 1,9 milioni di sterline (2,33 con premio) contro le 300mila di stima.
I RECORD DI BRITISH ART DA SOTHEBY’S
La star della serata era sicuramente, al lotto numero 10, Study for Portrait of Lucian Freud di Francis Bacon, che è stato aggiudicato a 37,5 (43,3 con premio). È arrivato poi presto anche il primo record e a segnarlo è stato With Love to Jean-Paul Belmondo di Pauline Boty, 950 mila sterline (1,2 con premio), mentre il secondo record è stabilito da Head of Gerda Boehm di Frank Auerbach, 3,4 milioni (4,15), dalla collezione di David Bowie. Mentre pochi lotti dopo è stato il momento anche della prima delusione della sessione: all’imponente Woldgate Woods II, 16 & 17 May, 2006 di David Hockney non sono bastati 9,8 milioni di sterline offerti da un collezionista in sala per esser aggiudicata, a fronte di una stima minima di 10 milioni. E subito dopo è toccato a Turf War di Banksy arrendersi a quota 2,3 milioni contro i 4 di minima. Tra gli altri invenduti, Edward Burra, Hurvin Anderson, Tissot, Damien Hirst. Chiude questa prima asta l’iconico ritratto della Regina Elisabetta realizzato da Chris Levine nel 2008 Lightness of Being che, a supporto del corteo celebrativo del giubileo di platino della Regina, è stato aggiudicato a 120 mila sterline (151 con premio).
LA VENDITA DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Anche l’asta dedicata all’arte moderna e contemporanea è partita spedita, con i primi tre lotti di Michel Majerus, Simone Leigh ed Anna Weyant aggiudicate quasi al doppio delle stime di vendita. La Saveur des larmes di Magritte, altra opera star della serata, in vendita a partire da un milione di sterline è stata battuta a 1,3 (1,6 con premio). Aggiudicata invece a 9,5 milioni (11,2 con premio) dopo una combattuta asta alimentata da un’agguerrita collezionista in sala la stupenda Study for Clouds di Gerhard Richter. Un unico collezionista, presumibilmente italiano, si è aggiudicato per 1 milione di sterline (1,24 con premio) l’olio di Giacometti Portrait d’Annette e, per 1,5 (1,8 con premio), la bellissima opera blu Concetto Spaziale, Attese di Lucio Fontana. L’atteso autoritratto di Andy Warhol ha trovato un nuovo proprietario a 11 milioni di sterline (12,7 con premio), un milione sotto a quanto stimato. Delusione invece per un altro highlight della serata, un altro autoritratto, questa volta di Ernst Ludwig Kirchner che si è fermato a 5,8 milioni di sterline ben lontano dagli 8 di stima minima. È stata aggiudicata al minimo stimato, 10 milioni di sterline (11,7 con premio), Vétheuil di Monet mentre è rimasta invenduta Place de la Trinité di Renoir. Grande attenzione invece per Wave V di August Strindberg che ha doppiato la stima massima battendo il martello a 5,7 milioni (6,8 con premio) e stabilendo il nuovo record per l’artista. Le due aste hanno portato a Sotheby’s un sale total di 149,2 milioni di sterline, con il 45% di lotti mai presentati ad un’asta, la partecipazione di collezionisti da 40 nazioni e oltre 30mila visitatori alle preview in Bond St.
– Mario Bucolo
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