Pittura liquida e libera. Rudy Cremonini in mostra a Roma
Da una parte la tecnica pittorica più laboriosa. Dall’altra la scelta di dipingere direttamente sul supporto, senza prima disegnare. Sono gli ingredienti che innervano il lavoro di un artista sbrigliato, elegante e solare, in mostra presso la Galleria Francesca Antonini a Roma
Rudy Cremonini (Bologna, 1981) usa esclusivamente l’olio, ma dipinge in modo così liquido e libero da dare l’impressione di realizzare gouache. Molto del fascino dei suoi lavori nasce da qui, dalla divaricazione tra la scelta di servirsi della tecnica più laboriosa, e il fatto di inseguire l’immagine senza predeterminarla rigidamente (Cremonini dipinge direttamente sul supporto, senza prima disegnare). Si direbbe un fauve, solo che è elegante come Marlene Dumas e solare come Matisse.
LA MOSTRA DI RUDY CREMONINI A ROMA
Il meglio lo dà quando il dipinto serba una qualità atmosferica nonostante il soggetto sia icastico e pop. In tal senso spiccano una tela strutturata sui soli toni grigi che ritrae il bordo campo di un impianto da tennis, e un notturno in piscina che è una meraviglia, cinematico e geometrico.
Non mancano intelligenza e brio. In un’intervista Cremonini dichiara di attribuire ai suoi lavori titoli didascalici. Un olio che ritrae una strobosfera da discoteca s’intitola God.
– Pericle Guaglianone
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