Salon Palermo 2
Collettiva sulla nuova pittura, a cura di Antonio Grulli e Francesco De Grandi.
Comunicato stampa
RizzutoGallery è lieta di presentare SALON PALERMO 2, collettiva sulla nuova pittura, a cura di Antonio Grulli e Francesco De Grandi. La mostra sarà inaugurata sabato 9 luglio 2022 alle ore 18.00 e resterà visitabile fino al 20 agosto 2022, dal martedì al sabato, dalle 16.00 alle 20.00
Dopo il successo della prima edizione la scorsa estate, i nove artisti invitati quest’anno sono:
Chiara Calore (Abano Terme, 1994.Vive e lavora a Venezia e Abano Terme), Martina Cassatella (San Giovanni Rotondo, 1996. Vive e lavora a Milano), Roberto de Pinto (Molfetta, 1996. Vive e lavora a Milano), Barbara De Vivi (Venezia, 1992. Vive e lavora tra Venezia e Newcastle upon Tyne, UK), Aronne Pleuteri (Erba, 2001. Vive e lavora a Milano), Francesco Maria Romano (Palermo, 1983. Vive e lavora tra Palermo e Amburgo), Danilo Stojanović (Pola, Croazia, 1989. Vive e lavora a Venezia), Dorotea Tocco (Cagliari, 1997. Vive e lavora tra Cagliari e Milano), Vittorio Zeppillo (San Severino Marche, 1998. Vive e lavora a Milano).
“Eccoci di nuovo alla nostra migrazione annuale, ormai appuntamento fisso. Di nuovo la pittura italiana torna verso il sole, la vita, i colori, il calore. Abbiamo capito quanto ci serve, abbiamo capito quanto ci fa bene. Per abbracciare con ancora più forza l’erotismo della visione, della magia e del mistero. Nuovamente. Sempre a Palermo, nel cuore della città, teatro perfetto di scorribande diurne e soprattutto notturne nei suoi quartieri, tra musei, bar, piazze lastricate di pietre grigie e rosse, per respirare tutta la vita che può entrare nei nostri polmoni. Palermo che per noi è mille chiacchiere, infinite sudate, mille incontri; unica scuola di arte e vita. Palermo che in anni ostili alla pittura ha rappresentato un luogo di resistenza all'omologazione e libertà. In quel cuneo di terra che sembra un lembo di Europa tirato verso il Nord Africa e il Medio Oriente”.
(Francesco De Grandi e Antonio Grulli)
SALON PALERMO 2
a cura di Antonio Grulli e Francesco De Grandi
Chiara Calore, Martina Cassatella, Roberto de Pinto, Barbara De Vivi, Aronne Pleuteri, Francesco Maria Romano, Danilo Stojanovic, Dorotea Tocco, Vittorio Zeppillo
Inaugurazione sabato 9 luglio 2022 ore 18.00
dal 13 luglio al 20 agosto 2022
dal martedì al sabato, 16.00 - 20.00
RIZZUTOGALLERY
Palermo, via Maletto, 5
+39 091 6496654
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Chiara Calore (Abano Terme, 1994.Vive e lavora a Venezia e Abano Terme)
La sua pittura è caratterizzata dalla giustapposizione dei più diversi elementi figurativi in forma ironica e visionaria. Le sue tele sono popolate da un ammasso bizzarro e inverosimile di uomini, animali e freaks, che si agitano sulla tela in maniera anarchica, in una selva di rimandi. Il potere allegorico è riassorbito da una pittura che tende all’astrazione dei soggetti, a narrazioni impetuose, incentrate su movimenti di fuga, sintesi, tensioni interne al rapporto con la superficie. Dopo aver compiuto i primi studi artistici, si dedica al restauro, collaborando con una docente di Storia dell’Arte. È attualmente iscritta al corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. È stata borsista presso la Fondazione Bevilacqua La Masa. Tra le sue personali Locus Amoenus e Genesi presso Villa Draghi a Montegrotto Terme, Speculum Mundi alla galleria Davide Gallo a Milano. Tra le collettive Milano Vetro al Castello Sforzesco a Milano, Opera viva alla Fondazione Bevilacqua La Masa, High Density ai Magazzini del Sale a Venezia, il Premio Mestre di Pittura al Centro Culturale Candiani a Mestre e Laboratorio aperto a Forte Marghera.
Martina Cassatella (San Giovanni Rotondo, 1996. Vive e lavora a Milano)
Martina Cassatella nasce a San Giovanni Rotondo (FG) nel 1996. Trascorre l’adolescenza a Manfredonia (FG) dove frequenta il liceo Classico Aldo Moro, e consegue il diploma di maturità con voto 98/100. Dopo gli studi liceali si trasferisce a Milano; si iscrive alla scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera nella classe del professore Marco Cingolani, e ottiene i Diplomi di laurea triennale e magistrale, entrambi cum laude, rispettivamente in data 2019 e 2021. Attualmente vive e lavora a Milano, e detiene il suo studio di pittura.
Rappresentare l’irrappresentabile è mettere sullo stesso piano tutte le forme di linguaggio, fondendo gesto, movimento, luce, e parola. Come nel “Teatro della crudeltà” di Antonin Artaud, in cui esso è prima di tutto rituale e magico. Per raccontare qualcosa di irraccontabile.
Roberto de Pinto (Molfetta, 1996. Vive e lavora a Milano)
Motivi meteorologici che, oltre a quelli geografici, palesi, spingono ciascun personaggio presente nei quadri a togliersi la canotta, a stare in costume, a scoprire la propria pelle che, nuda, è esposta ai raggi del sole.
La cute si brucia e si colora di terre argillose e di carbone: lo stesso rosso e lo stesso nero delle divinità e degli eroi che affollavano e decoravano gli antichi vasi. Petti che il sole dipinge e decora proiettandoci ombre. Corpi che “nudi” mostrano la pelle ruvida e cosparsa di peli, sudata, porosa, callosa e semplice: sensibile al (con)tatto. “Imperfezioni” che nella realtà quotidiana creerebbero repulsione e disgusto, sulla tela hanno la possibilità di manifestarsi ed essere apprezzate in quanto qualità estetiche.
La pittura di questi quadri è affidata all’encausto che costituisce una parte fondamentale del lavoro. La cera, mescolandosi ai pigmenti, alle terre e al carbone crea una patina che rasenta la superficie di un, raffinato dal tempo, muro affrescato.
Barbara De Vivi (Venezia, 1992. Vive e lavora tra Venezia e Newcastle upon Tyne, UK)
Consegue il diploma di secondo livello all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2018, dopo aver preso parte al progetto Erasmus+ studiando all’Universidad Complutense di Madrid (ES). Nel 2017 partecipa alla residenza dellaFondazione Bevilacqua La Masa (Venezia) e vince il Premio Combat. Nel 2018 vince ilPremio Euromobil Under 30. Nel 2021 una sua opera viene selezionata da Chus Martinezper entrare a far parte della Collezione Cassa di Risparmio di Cuneo, presentata al pubblicocon la mostra Painting in person patrocinata dal Museo Castello di Rivoli. Dal 2021 vive elavora tra Venezia e Newcastle upon Tyne (UK).
Il centro della sua ricerca è l’ibridazione e sovrapposizione delle immagini, la loro capacità di sopravvivere nel tempo per riemergere in nuovi contesti. Nei suoi dipinti l'artista mette in relazione i motivi iconografici tradizionali con istanze personali e un immaginario legato all’estetica contemporanea, delineando racconti che, pur rifacendosi a un patrimonio culturale condiviso, si mantengono aperti e frammentari.
Aronne Pleuteri (Erba, 2001. Vive e lavora a Milano)
Aronne Pleuteri nasce il 7 aprile 2001 a Erba. Ha modo di osservare la acque stantie deilaghi della zona e di frequentare i loro silenziosi abitanti. Grazie a questo silenzio inizia a suonare il flauto traverso e grazie a queste frequentazioni alle medie vince per tre anni di fila il prestigioso premio di pittura estemporanea del lago diAlserio. Reduce da queste grandiosi vittorie, si convincerà nel 2019 a Iscriversiall'Accademia di Belle Arti di Brera. Avendo avuto modo di conoscere la fauna cittadina, meno silenziosa degli amici brianzoli, decide di trasferirsi a Milano, nel cui baccano vive e lavora. Accumula svariate mostre collettive e a Febbraio 2022 presenta la sua prima personale a Spazio Su di Lecce, dove prende in giro la morte e la sua sudditanza.
Un atteggiamento ludico nei confronti delle cose del mondo rivitalizza la capacità di immaginare e apre le porte di un universo collettivo.
Francesco Maria Romano (Palermo, 1983. Vive e lavora tra Palermo e Amburgo)
La pittura dell'artista è una narrazione misteriosa, in cui le vicende e le vicissitudini personali si intrecciano con viaggi reali e fittizi, immaginari ed invisibili. La dimensione interiore di Romano sottolinea la capacità dell'arte di aprire finestre su paesaggi nuovi e inesplorati, in un'indagine di possibilità e dimensioni divergenti. Sogno e realtà si fondono e si confondono in una mescolanza di memorie e ricordi che conduce il visitatore ad indagare i confini fra mondo esteriore ed interiore.
Francesco Maria Romano si è diplomato in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 2014 è vincitore di una residenza artistica a Düsseldorf in accordo tra l'Archivio SACS-Museo per l'Arte Contemporanea Palazzo Belmonte Riso e la Kunstverein zur Kunstausstellungen e V. Entra a far parte dell'Archivio SACS e della collezione del Museo Riso nel 2014 e della collezione permanente dei libri d'artista dell'Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2016.
Danilo Stojanovic (Pola, Croazia, 1989. Vive e lavora a Venezia)
Danilo Stojanovic adotta una poetica pittorica ricca di dicotomie che affonda le radici in correnti artistiche dai valori antagonisti traducendole in immagini che posseggono un’identità originale, autentica e armonica.
Il pittore, istriano di nascita ma veneziano d’adozione, racchiude nelle sue tele (generalmente di piccole o medie dimensioni) un’atmosfera, spesso resa attraverso una palette fredda, che viene percepita come fluida e mutevole, all’interno della quale gli oggetti rappresentati appaiono inglobati e fluttuanti. L'influenza dichiarata della Metafisica italiana, con le sue ambientazioni misteriose ed enigmatiche, viene applicata a scenari che perdono però completamente la prospettiva geometrica: il rigore prospettico, infatti, diventa superfluo all’interno di una dimensione dove la composizione spaziale si basa interamente sul posizionamento e la relazione tra le entità straordinarie che la popolano.
Dopo aver compiuto gli studi presso la Scuola d’Arti Applicate e Design (2004/08, indirizzo Pittura) dal 2009 frequenta il corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove nel 2013 consegue il diploma equivalente alla laurea di primo livello. Nel 2018 ottiene la laurea di secondo livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo Pittura. Tra le mostre personali: U10 Art Space, Belgrado, RS (2019); Karas Gallery, Zagabria, HR (2019); Poola Gallery, Pola, HR (2019); MMC Luka, Pola, HR (2018); On-line gallery, Instagram, (2018); Finestra Illuminata, Venezia, IT (2016).
Dorotea Tocco (Cagliari, 1997. Vive e lavora tra Cagliari e Milano)
I lavori Dorotea Tocco trovano forma attraverso l’aberrante con un pensiero che si discosta dalla morale comune. I suoi soggetti sono principalmente donne che indagano la propria femminilità; non presentate più come oggetto di visione (veduta) della pittura, esse ottengono una diversa enunciazione. Di questi corpi inopportuni si nota una volontà di profonda autodeterminazione rispetto ai preconcetti che orientano la società e la massa, nel tentativo di conquistare la propria dimensione, fra pratiche kinky, sporcizia ed eccessi. L’ambiente domestico si fa ambientazione teatrale che mette in scena la crudeltà dei corpi che sono liberi da ogni canonizzazione. Ambienti dove genere, individualità e ruoli conformi vengono rasi al suolo nel tentativo di gettare le fondamenta per una nuova identità ibrida. Corpi autonomi, disobbedienti, rivoltosi, contro ogni norma sociale ed estetica.
Vittorio Zeppillo (San Severino Marche, 1998. Vive e lavora a Milano)
Si approccia all’arte partendo dal graffito, attualmente frequenta l'Accademia di Belle Arti di Urbino. Con un’estetica basata sulle contrapposizioni, agisce secondo una serie di ossimori disarmonici: le superfici ora sono opaco-lucide, secco-pastose, pulito-sporche. L’ambiguità di queste dicotomie viene riportata attraverso un segno che sembra perennemente contraddire se stesso, fra pennellate concitate e irrimediabilmente rotte.
Un bestiario ibrido che vive in ambientazioni oniriche e respira in atmosfere tossiche, il suo pittoricismo è la trascrizione di come il suo essere filtra il mondo.