I dimenticati dell’arte. Calogero Ciancimino, lo scrittore capitano di lungo corso
Riscoperto in anni recenti, lo scrittore amante del mare, scomparso a soli 37 anni nel 1936, è stato uno dei pionieri della letteratura di spionaggio e fantascientifica
Il suo mondo è l’avventura, per mare, sulla terra o nello spazio, sempre alla ricerca di situazioni coinvolgenti per i suoi lettori. Del resto da giovane lo scrittore siciliano Calogero Ciancimino (Sciacca, 1899 – Milano, 1936) aveva vissuto un’esperienza davvero estrema, che lo condizionò per tutta la vita.
Come si fermò la Terra (1936) di Calogero Ciancimino
LA STORIA DI CALOGERO CIANCIMINO
Una volta terminati gli studi, Calogero si era imbarcato a Palermo come mozzo su un brigantino diretto in Sud America: all’altezza della Guyana francese la nave fa naufragio e Calogero si salva per miracolo insieme ad altri marinai. Torna in Sicilia e decide di dedicare la sua vita al mare, e nel 1919 si diploma come capitano di lungo corso, mestiere che praticherà fino alla morte. Negli ultimi quattro anni della sua vita Ciancimino si dedica alla letteratura e pubblica quindici romanzi d’avventura, alcuni scritti insieme a Luigi Motta, spaziando da viaggi per mare allo spionaggio fino alla fantascienza, che in quegli anni non erano ancora generi così popolari. Ciancimino guardava soprattutto ai romanzi di Emilio Salgari, arricchiti però dalle sue esperienze da marinaio vissute in diretta, che rendono la narrazione più verosimile: all’inizio degli Anni Trenta fonda una casa editrice e comincia a pubblicare alcuni romanzi come Le Bare di Granito (1935) o Il pirata dell’aria (1935). Nel frattempo inventa Cody junior, protagonista della saga Il Figlio di Buffalo Bill, che esce in fascicoli settimanali e riunisce sei storie tra le quali Il figlio di Buffalo Bill (1934), Nelle praterie col figlio di Buffalo Bill (1935) e Ultime avventure del figlio di Buffalo Bill (1936). È attivo anche nel mondo della narrativa di guerra sul mare, con I sommergibili nella Guerra mondiale (1935); Corazzate: le più grandi battaglie navali 1914-18 (1936) e Incrociatori corsari (1936).
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I sommergibili nella Guerra Mondiale (1935) di Calogero Ciancimino
I ROMANZI DI CALOGERO CIANCIMINO
In realtà la parte più interessante e innovativa della letteratura prodotta dal capitano Ciancimino riguarda la narrativa di spionaggio, della quale si può considerare un pioniere nel nostro Paese, e in particolare il ciclo della Sfinge Gialla (Il mistero della Sfinge Gialla e Le bare di granito, 1935): ispirati dalle avventure di Fu Manchu dello scrittore britannico Sax Rohmer, questi romanzi sono stati di recente ripubblicati dalla casa editrice Cliquot. Incredibilmente visionari appaiono infine i romanzi di fantascienza, scritti a quattro mani con Luigi Motta, tra i quali spiccano Il prosciugamento del mediterraneo (1931), ambientato nel 1959, e Negli abissi, per sempre… (1935). La collaborazione con Motta, scrittore già noto e apprezzato, fa entrare Ciancimino nell’orbita di Emilio Salgari, insieme al quale Motta aveva firmato alcuni testi, come Addio Mompracem! (1924) e Lo scettro di Sandokan (1927). La vita dello scrittore marinaio è stata stroncato da una malattia a soli 37 anni, e solo di recente si è compreso il valore della sua scrittura, che per certi versi avrebbe addirittura anticipato, nel ciclo di spionaggio, il personaggio di James Bond, l’agente 007.
‒ Ludovico Pratesi
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