Le mostre e gli eventi dell’estate 2022 in Versilia
Da Forte dei Marmi a Viareggio, passando per Pietrasanta, risalendo fino a Massa e Carrara. Sono numerosi gli appuntamenti con l’arte che animano l’estate del litorale della Versilia e di Massa Carrara. Ecco quelli da segnare in agenda
Litorale tra i più rinomati della Penisola, la Versilia sperimenta i primi stabilimenti balneari realizzati in Italia già sul finire degli Anni Venti dell’Ottocento, a Viareggio. Questa precoce vocazione all’accoglienza farà di questo tratto di costa toscana una destinazione turistica celebre in tutta Europa. Ai fasti del primo Novecento, quando è il Liberty lo stile che ridisegna il lungomare delle principali località costiere, corrisponde la ripresa del Dopoguerra, con Viareggio, Lido di Camaiore, Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi che tornano a trionfare nei desideri dei viaggiatori internazionali. Il mito della Versilia balneare fa sentire la sua eco ancora oggi, e la programmazione culturale estiva sul territorio si preoccupa di incontrare gusti e interessi di un turismo che vuole andare oltre il divertimento notturno e il relax in spiaggia. Ecco gli appuntamenti da non perdere dell’estate 2022.
‒ Livia Montagnoli
GINO SABATINI ODOARDI A FORTE DEI MARMI
C’è tempo fino al 17 luglio per scoprire l’opera di Gino Sabatini Odoardi (Pescara, 1968) al Forte Leopoldo I di Forte dei Marmi, dove Beatrice Audrito cura la mostra Nel cilindro del dubbio. Al confine tra magia e inganno, le installazioni dell’artista pescarese rimettono in discussione la realtà, insinuando il dubbio; lo strumento espressivo che veicola questo equilibrio precario è la termoforatura in polistirene, tecnica di derivazione industriale cara a Sabatini Odoardi, che da tempo la utilizza per la sua ricerca artistica, trasportando gli oggetti del quotidiano in una dimensione straniante, annullando la loro funzione pratica. La personale di Forte dei Marmi presenta opere inedite ispirate alla novella Mario e il mago di Thomas Mann, che lo scrittore tedesco scrisse proprio durante un soggiorno estivo a Forte dei Marmi.
GLI ANIMALI DI STEFANO BOMBARDIERI A FORTE DEI MARMI
Sta per concludersi (il 16 luglio) la personale di Stefano Bombardieri (Brescia, 1968) che ha ripensato il lungomare e le vie del centro di Forte dei Marmi negli ultimi mesi, popolando lo spazio pubblico dei grandi animali che identificano l’opera dell’artista bresciano. Elefanti, rinoceronti, animali selvatici, sculture monumentali, collocati nei luoghi emblematici della cittadina balneare, dialogano con chi li osserva, com’è evidente nell’opera Marta e l’elefante. A curare l’esposizione è la Galleria Oblong Contemporary Art di Dubai, che nella sua sede a Forte dei Marmi (in via Carducci 45) espone un ulteriore nucleo di opere di Bombardieri.
IL POTERE TAUMATURGICO DELL’ACQUA A PIETRASANTA
Fino allo scorso 9 luglio, il Dap Festival (Danza in Arte a Pietrasanta) ha trasformato gli spazi pubblici della cittadina – dal sagrato del Duomo al pontile della Marina a vie e piazze del centro – nel palcoscenico estemporaneo di danzatori in arrivo da tutto il mondo, con l’obiettivo di celebrare il valore della ricerca coreografica. Per l’occasione, la Sala delle Grasce ha accolto la mostra Respiri. Yinon Gal-On (promossa in collaborazione con Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai) che si protrarrà fino al 17 luglio. L’artista e fotografo israeliano (Tel Aviv, 2003) porta per la prima volta in Versilia le sue opere underwater, scatti che immortalano emozioni, pensieri e sogni subacquei di centinaia di persone, che in acqua intraprendono un processo di accettazione di sé, di guarigione, cui partecipa anche il giovane fotografo, al lavoro sul progetto da molti anni, sin da bambino. L’acqua diventa così uno strumento per dialogare con i soggetti coinvolti (nel caso specifico modelle e attrici conosciute), in una dimensione silenziosa che permette di catturare ricordi, dolori, piaceri. Un invito alla contemplazione del respiro.
MARCO CORNINI A PIETRASANTA
Nell’ultimo anno e mezzo, Marco Cornini (Milano, 1966) ha vissuto a Pietrasanta, frequentando i laboratori e le fonderie locali, dove ha ideato e plasmato le sculture che ora si incontrano passeggiando per la cittadina di origini medievali, centro nevralgico della lavorazione artistica del marmo. Wonder of love è il titolo della mostra diffusa a cura di Angelo Crespi, prodotta dalla galleria Liquid Art System di Franco Senesi: fino al 4 settembre, i lavori dello scultore lombardo, qui all’opera con bronzo e terracotta, trasformano Pietrasanta in un museo a cielo aperto, entrando anche negli edifici storici della città. Tra piazza Duomo e piazza Carducci si apprezzano cinque sculture monumentali che esplorano la tematica sentimentale e il desiderio di amore, di spensieratezza, di maternità (per riassumere, la “meraviglia d’amore” con cui si presenta al pubblico l’esposizione). La chiesa e il chiostro di Sant’Agostino, invece, accolgono la sezione biografica del progetto, ripercorrendo l’itinerario creativo dell’artista, in attività da oltre trent’anni.
IL CIRCO DI FEDERICO FELLINI SECONDO MARCO MANZELLA A PIETRASANTA
È un omaggio al regista riminese la personale di Marco Manzella (Livorno, 1962) alla Galleria Open One di Pietrasanta, a cura di Fiammetta Galleni. Fino al 31 luglio, le tempere su tavola (ispirate alla tecnica medievale, fatte di colori puri e “ruvidi”) dell’artista livornese di adozione viareggina raccontano l’immaginario onirico caro all’indimenticato cineasta, con particolare riferimento al circo di strada messo in scena nel film La strada, capace di immortalare l’Italia di provincia più autentica. Nel ciclo di Manzella l’acrobata diventa protagonista perché emblema di un dualismo interiore: la voglia di stupire e conquistare l’attenzione da un lato, il timore di non piacere dall’altro. Quella che si compone davanti agli occhi di chi guarda, al cospetto di una narrazione continua che prende forma su più tavole giustapposte, come nelle antiche predelle d’altare, è la sequenza precisa di una spettacolo circense di strada, calato però in scenari dal fascino metafisico.
NEL MAGAZZINO DELLA GALLERIA EDUARDO SECCI A PIETRASANTA
La Galleria Eduardo Secci apre al pubblico il suo magazzino di Pietrasanta per alcune serate evento, riunite sotto il format The Warehouse. Un’occasione per mostrare l’opera degli artisti della “scuderia”, lavori inediti in primis, da Kevin Francis Gray a Daniel Crews-Chubb, e Radu Oreian, Joshua Hagler, Jack Tworkov, Joan Witek, Marco Eusepi, Marco Tirelli. Il programma delle serate – il 30 luglio e il 27 agosto – prevede anche cena e djset, organizzati nello stesso spazio.
ARTE CONTEMPORANEA NELLA RESIDENZA LIBERTY A LIDO DI CAMAIORE
Decima edizione per l’iniziativa ARTinCLUB ospitata presso il villino in stile Liberty di Lido di Camaiore che fu residenza estiva del pittore e ceramista Galileo Chini all’inizio del Novecento (oggi Hotel I Pini). In questo contesto d’epoca, che conserva dipinti, affreschi e arredi originali firmati e appartenuti a Chini, prende forma ogni estate una rassegna d’arte contemporanea organizzata in collaborazione con la galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio.
In mostra dipinti di Daniela Caciagli, Riccardo Corti, Beppe Francesconi, Guido Morelli, Armando Orfeo e Valente Taddei.
A CARRARA IL MARE SECONDO GLI ARTISTI ITALIANI TRA IL 1860 E IL 1940
Il mare è il fil rouge che accomuna gli artisti italiani presentati in mostra a Carrara, tutti alle prese con la rappresentazione di un elemento capace di stimolare riflessioni interiori, evocare il mito o la potenza della natura. Il periodo cronologico che delimita questo viaggio in uno spazio temporale ben preciso copre ottant’anni di storia dell’arte a cavallo tra il XIX e il XX secolo, dal 1860 al 1940, evidenziando l’avvicendarsi di scuole artistiche e stili, mentre intorno il mondo cambia, segnato da eventi epocali: l’Unità d’Italia, la Prima Guerra Mondiale, l’avvento del fascismo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si ripercuoteranno sull’indagine degli artisti italiani. Il progetto scientifico ne riunisce una cinquantina, dai macchiaioli ai labronici come March e Natali, passando per divisionisti e simbolisti, centrando l’attenzione sui protagonisti delle Avanguardie come sui fautori del ritorno all’ordine.
I nomi sono molti e di rilievo, da Giovanni Fattori a Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Giorgio Morandi, Arturo Martini. E ben rappresentata è l’area ligure-apuana, in omaggio alla città che ospita la mostra: tra i pittori versiliesi si segnalano Galileo Chini, Moses Levy, Lorenzo Viani; per la Liguria c’è Telemaco Signorini, dal territorio apuano arrivano le opere degli scultori Carlo Fontana e Arturo Dazzi. Tutti si sono fatti ispirare dal paesaggio marino che già all’epoca si delineava come ambita località di villeggiatura, pur conservando, in alcuni passaggi, la sua dimensione più selvaggia. Sei le sezioni in cui si articola l’allestimento: il mare dell’immaginazione e quello dei paesaggisti, il mare come orizzonte di fatiche quotidiane o svago, il mare che porta oggetti e ispira nature morte, quello che accoglie i corpi di uomini e donne. Fino al 30 ottobre a Palazzo Cucchiari.
L’INCOMPIUTO MEMORIALE A MICHELANGELO A CARRARA
L’architetto Giovanni Michelucci non ha mai portato a termine il Memoriale in omaggio a Michelangelo progettato all’inizio degli Anni Settanta, tra il 1972 e il ’75. Nell’idea del maestro pistoiese, l’opera destinata a Carrara avrebbe dovuto celebrare la tradizione e l’identità di un territorio storicamente votato all’estrazione e alla lavorazione del marmo, giovandosi dell’esaltazione di uno dei più grandi scultori di tutti i tempi. Allo scopo, Michelucci coinvolse Henry Moore, scultore inglese d’adozione apuana, per evidenziare il prolifico legame tra architettura e scultura. Il Memoriale non fu mai realizzato, ma oggi il Museo CARMI – operativo ormai da quattro anni a Villa Fabbricotti, nel parco della Padula – analizza il valore di quella particolare congiuntura artistica per la città di Carrara, con la mostra 1972. Michelucci, Moore e Michelangelo. La vitalità del marmo, a cura di Marco Ciampolini ed Emanuela Ferretti. Il fervore progettuale per il Memoriale a Michelangelo, infatti, è stato il culmine di iniziative che si avviano in occasione del quarto centenario della morte del Buonarroti (1964) e si dipanano fino al 1975 (ricorrenza del quinto centenario della nascita dell’artista), proiettando Carrara in uno scenario internazionale. L’esposizione passa in rassegna le diverse fasi di ideazione e progettazione da parte di Michelucci, con oltre 150 disegni e un plastico del progetto, concentrandosi anche sulla grande mostra antologica dedicata a Henry Moore nel ’72, al Forte Belvedere. In mostra anche il modello del Dio Fluviale michelangiolesco – che molto influenzò l’architetto pistoiese – realizzato in occasione di un recente restauro dell’originale. A corredo, video interviste e filmati dell’epoca. Fino al 15 settembre.
L’INVITO A PARTECIPARE DEL MUSEO GUADAGNUCCI DI MASSA
Si indaga il valore della relazione tra opera e contesto al Museo Guadagnucci di Massa, che fino al 2 ottobre ospita i lavori site specific di nove artisti contemporanei chiamati a trasformare lo spazio in occasione della mostra All Inclusive, a cura di Cinzia Compalati.
Il duo Antonello Ghezzi (Nadia Antonello e Paolo Ghezzi), Aqua Aura, Emiliano Bagnato, Eleonora Chiesa, Sandro Del Pistoia, Giorgio Di Palma, Aldo Giannotti, Simone Gori, Vincenzo Marsiglia “performano” al museo con installazioni che invitano il pubblico a interagire con le opere e il museo stesso, ospitato nella seicentesca Villa La Rinchiostra. Dai materiali specchianti di Antonello Ghezzi all’installazione sonora di Bagnato alle video sculture in alabastro di Aqua Aura, che si è relazionata con il parco della villa, alla Festa di Compleanno ricomposta da Giorgio Di Palma, che riunisce vecchi scatti di famiglia riportati in vita grazie alla ceramica, per celebrare i ricordi collettivi.
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