Calabria contemporanea. Apre a Lamezia Palazzo Greco Stella: arte e alta gastronomia

Un bistrot, un caffè letterario, un bookshop, uno store di alto artigianato, un ristorante di altissima cucina guidato da Luca Abbruzzino, un museo d'arte contemporanea, uno spazio per mostre e sei camere per alloggiare. In dirittura d'arrivo il progetto di Palazzo Greco Stella a Lamezia Terme

Viaggiamo tanto, io stilista lui consulente. Poi abbiamo fatto una figlia ed è stata la molla. Abbiamo deciso che bisognava investire anche e soprattutto qui nel nostro territorio“. A parlare, in un cantiere quasi ultimato nel centro storico di Lamezia Terme, è Elena Stella e al suo fianco c’è Pietro Greco. L’investimento è il nuovissimo Palazzo Greco Stella pronto ad aprire per l’autunno 2022. Il cantiere è la fucina che lo sta creando, trasformando un edificio ottocentesco giusto dietro alla Cattedrale. “Eravamo tutti convinti che fosse un palazzo pubblico” raccontano “perché qui una volta c’erano uffici del Comune e la sede dei Vigili Urbani. Poi comparve un cartello vendesi…”.

PALAZZO GRECO STELLA A LAMEZIA: L’ARTE

La voglia di restituire qualcosa alla loro città e l’analisi sulle lacune del territorio ha fatto presto a convincere la coppia. Ma cosa sarà Palazzo Greco Stella? E quali lacune cercherà di colmare? “A dire il vero volevamo farci casa nostra“, confessano, “ma poi lo spazio che avanzava era davvero moltissimo e allora il progetto è cambiato radicalmente“. In che modo? Con quali contenuti? “Per il nostro lavoro abbiamo spesso ospiti e clienti che vengono in zona e abbiamo talvolta difficoltà ad alloggiarli in strutture all’altezza e contemporanee“. Del resto Lamezia è strategica: sarà anche profondo sud, ma è un autentico crocevia con efficienti collegamenti ferroviari e aeroportuali col resto d’Italia. E così dopo tre anni di cantiere, nel sottotetto del palazzo hanno realizzato sei camere per una ospitalità alberghiera di livello che in effetti si fa fatica a trovare nell’area della Calabria centrale. Ma di spazio ne avanzava ancora. E allora i contenuti di Palazzo Greco Stella si sono fatti ancora più sfidanti. Elena e Pietro infatti sono da qualche anno dei piccoli collezionisti d’arte e l’infilata di saloni del piano nobile del palazzo si prestava troppo bene: qui troverà spazio la loro raccolta. Si tratta di opere eterogenee acquistate negli anni con l’unica stella polare del loro gusto. Qualche nome? Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Andy Warhol, Damien Hirst, Sandro Chia, Alex Pinna naturalmente Mimmo Rotella e anche opere più antiche. “Ma l’impostazione non vorrà essere solo museale, vogliamo che il palazzo viva e dunque oltre all’esposizione permanente ci saranno le mostre temporanee, magari anche puntando su tecnologia e virtualità. E ci sarà anche un bookshop che sarà anche boutique di prodotti d’autore“. Le collaborazioni in questo senso sono in fase di attivazione con realtà come Artcentrica per la parte di tecnologia e di virtualità e con DalìUniverse, GiglioArt e Spirale per i contenuti artistici più tradizionali.

PALAZZO GRECO STELLA A LAMEZIA: I RISTORANTI

Se l’offerta artistica necessiterà di tempo per essere calibrata e messa a fuoco anche in base a quale sarà la risposta del pubblico, decisamente chiara e sorprendentemente eccellente sarà senza dubbio l’offerta gastronomica del palazzo. Palazzo Greco Stella offrirà ben tre outlet di somministrazione. Al piano terra a destra rispetto alla facciata ci sarà nelle antiche stalle un bistrot – chiamato Aràma – per pranzi e cene informali; a sinistra rispetto all’entrata ci sarà invece un art cafè, sala da the e luogo per aperitivi culturali. Sarà qui che si terranno le presentazioni e gli incontri anche perché, ci racconta Pietro Greco, “questo bar è realizzato grazie al bando Cultura Crea di Invitalia e dunque lui sarà il vero e proprio bar del museo“. Ma la vera notizia-bomba verrà sganciata nei due luminosi ambienti al piano superiore adiacenti alle sale espositive: qui aprirà il ristorante Abbruzzino che si sposterà armi e bagagli da Catanzaro a Lamezia. Una piccola rivoluzione nella geografia gastronomica della regione. Nato una quindicina di anni fa da un’intuizione di Antonio Abbruzzino di proporre la sua idea di alta cucina calabrese, il ristorante da un decennio è nelle mani del figlio Luca Abbruzzino. Stella Michelin nel 2013 e grandi progetti che si stanno concentrando tutti in questi mesi: Luca ha aperto meno di un anno fa il bistrot di mare Brezza, a Soverato; presto aprirà una pescheria con gastronomia ittica; poi punterà assieme al papà Antonio all’apertura di quell’osteria di qualità che Catanzaro non ha mai avuto. E infine per l’autunno questo grande progetto: il ristorante gourmet nelle sale di Palazzo Greco Stella. “Grazie alle nostre altre attività come Brezza e i tanti banchetti e catering che seguiamo ogni giorno sono riuscito a tenere con me tutto lo staff anche se in questi mesi estivi del 2022 il mio ristorante a Catanzaro sarà per la prima volta chiuso. Mi sto concentrando sulla progettazione della nuova sede e speriamo per ottobre di esser pronti” spiega Luca Abbruzzino impaziente di partire.

Luca Abbruzzino

Luca Abbruzzino

PALAZZO GRECO STELLA A LAMEZIA: IL DESIGN

Del resto la tendenza ad unire alta cucina a nuovi progetti di contenitori culturali si sta diffondendo. Qualcosa di simile, come abbiamo raccontato, sta avvenendo anche alla Fondazione Luigi Rovati di Milano con lo chef Andrea Aprea e c’erano stati anni fa progetti pionieristici in questo senso come il LUCCA Museum in Toscana, con dentro le cucine dello chef Cristiano Tomei. Ma qui a Lamezia oltre che arte e gastronomia c’è almeno un terzo contenuto da seguire: il design. Che va a braccetto con la sostenibilità architettonico-edilizia che ha caratterizzato tutto il cantiere. Sul design i partner del progetto sono nomi di prim’ordine: i calabresi di Bossio per i filati, Flos per l’illuminotecnica e Giorgetti per gli arredi. “Qui” indica Elena Stella “ci saranno piante officinali, gelsomini e i divani da esterno che stanno disegnando per noi da Giorgetti“. E nonostante il cantiere pieno di impalcature e operai, già si intuisce come potrà essere tra non molto questo coraggioso progetto di cultura e ospitalità.

– Massimiliano Tonelli

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Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

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