Stefano Musso – Oltre il Mito
Personale di Pittura di Stefano Musso.
Comunicato stampa
Nell’ambito della Rassegna “Percorsi di NOTOrietà 2022”
curata da Studio Barnum contemporary
e patrocinata dal l’Assessorato alla Cultura del Comune di Noto
XVI edizione
“ I miti hanno uno scopo psicologico e trasformativo: essi allora vivranno solo quanto potremmo sentirceli addosso come carne pulsante, ferita dolorosa e sanguinante, perché le metamorfosi non sono mai avulse dal corpo e della corporeità. I miti nascono dalla profondità della terra e dell’anima degli esseri umani e tematizzano o sollevano i più grandi problemi di natura filosofica ed etico-esistenziale”.
A.Indelicato, Per una filosofia del tragico, cit. 2019
Cos’è il mito? Spesso ci poniamo domande su aspetti in cui le risposte non ci soddisfano pienamente. Perchè l’essere umano ha avuto da sempre il bisogno di dare un significato a tutto quello che lo circondava, ma soprattutto a quella parte nascosta in sé, voleva capire il motivo di certe azioni, il meccanismo delle sue emozioni e il rapporto tra di esse, così i popoli antichi raccontavano queste storie chiamate miti.
La nostra conoscenza della mitologia e delle storie che ne fanno parte il più delle volte è una conoscenza basilare, che parla di dei ed eroi e delle loro gesta.Ma il mito va ben oltre il semplice racconto, ricerca la vera essenza di una narrazione ricca di allegorie e simbologie, cercando di capirne il senso laterale, di svelare le forme occulte, di sentire l’emozione, la passione, l’amore di una divinità, ma anche la rabbia o la sofferenza. Nella mitologia non dobbiamo soffermarci soltanto alla sola forma corporea o alla lettura superficiale, ma accogliere il lato soprannaturale, cioè riuscire ad andare oltre alla natura come la conosciamo, perché nel racconto delle gesta di un dio o di un eroe si cela il comportamento dello stesso essere umano.
In parte, dobbiamo alla mitologia, la conoscenza dell’umanità, e per millenni ci ha permesso di capire le origini del corpo e della sua anima. In sintesi, il mito non è altro che il racconto della duplicità dell’uomo, ed è per questo che a distanza di secoli riesce ad essere sempre attuale.
Nella mostra OLTRE IL MITO si racchiude l’essenza di un mondo che si cela ai nostri occhi, ma che esiste e perpetua il nostro quotidiano.
Quindi ogni creatura e divinità non sono altro che un Archetipo, un simbolo universale che trascende le culture. In tutti miti e leggende di origini diverse, riscontriamo un simbolo universalmente riconosciuto, ciò viene definito come un qualcosa che supera ogni altra conoscenza, costituendo così la struttura dell'inconscio personale e collettivo.
Oltre il Mito non parla solo di Dei, Eroi o Creature Fantastiche, ma di esseri umani e delle loro connessioni. Persiste una narrazione visiva fatta di carne e spirito, di umano e divino, attraverso un'estetica classica e contemporanea, facendo leva sull'introspezione psicologica di ogni personaggio per comprenderne le sue sfaccettature, elaborando così un universo psichico-visivo, tra sentimento e bellezza, anima e corpo.
Ogni tela ha un legame con l’altra, così come i soggetti, pur essendo singoli, sono tutti collegati tra di loro attraverso le storie e principi che li accomunano.
Anche l'uomo, crea delle connessioni individuali, ma quando oggi si parla di connessioni ci riferiamo a rapporti carenti, frutto di un sistema corrosivo e artefatto, e non a quel legame primordiale, quello tra spirito e materia, tra conscio e inconscio, tra vita e morte.
Bio
Stefano Musso è nato nel 1991 a Noto (Sr) in Sicilia. Dopo aver ottenuto la maturità, presso l’Istituto statale d’arte, decide di approfondire le sue conoscenze, in campo pittorico, frequentando la sezione distaccata dell’accademia di Belle Arti Lorenzo Da Viterbo, presente nella sua città natale, laureandosi nel 2014 in pittura con il massimo dei voti. Contemporaneamente partecipa a diverse manifestazioni artistiche e concorsi in vari parti d’Italia, classificandosi spesso tra i finalisti e riscuotendo parecchi consensi tra il pubblico, per lo stile deciso, evoluto ed originale, nonostante la sua giovane età.
Nel 2015 si trasferisce a Roma per frequentare il biennio specialistico all’accademia di belle arti di Roma, nel 2017 si laurea con il massimo dei voti in grafica e fotografia.
Dopo la sua esperienza nella Capitale ritorna nella sua città natia, dove attualmente vive e lavora.
La sua pittura individua la condizione interiore dell'uomo e delle sue energie, come la natura stessa è duplice, le tele infatti sono caratterizzate da tale aspetto; come tra corpo e anima, spirito e materia, caldo e freddo, luce e tenebre, cerca di far capire che l’uomo è composto in modo che ogni sua parte viva in sé in equilibrio, che pur essendo di struttura e colore diverso, restano in armonia. Essi racchiudono l’essenza dell’universo, l’uomo corpo e l’anima trasparente.