Caravaggio – ultimo approdo
Da una collezione privata maltese è approdata a Ragusa l’opera “San Giovanni Battista giacente”, una tela poco nota di Caravaggio, fulcro della mostra “Caravaggio – ultimo approdo”.
Comunicato stampa
La mostra si propone di presentare in Sicilia un’opera poco nota di Caravaggio conservata in una collezione privata maltese. Documentata sin dal Seicento nelle prestigiose collezioni medicee, si tratta del famoso ricordato nell’inventario post mortem dei beni posseduti dal maestro lombardo in occasione del suo sbarco a Palo del 1610. L’idea della mostra è quella di raccontare gli ultimi giorni di vita di Caravaggio attraverso una delle opere che egli portava con sé alla volta di Roma. Era il luglio del 1610 quando si imbarcò dal porto di Chiaia su una feluca. Con sé aveva tre tele destinate al cardinal Scipione, che avrebbe dovuto aiutarlo ad ottenere il perdono papale. Invece a Roma non arrivò mai; morì pochi giorni dopo a Palo e su quella feluca si trovava appunto il San Giovanni Battista giacente che sarà esposto a Ragusa.
Partendo dal dipinto di Caravaggio abbiamo pensato di esporre alcune opere, anche lontane temporalmente da quella di Caravaggio, che ben rappresentano episodi significativi della vita di San Giovanni Battista, suo precursore nell’annuncio della venuta del Messia per i cristiani.
OPERE ESPOSTE
MICHELANGELO MERISI detto CARAVAGGIO Il San Giovanni Battista giacente, Malta, collezione privata
Domenico Piola, Predica di san Giovani Battista, Napoli, collezione privata.
Luigi Garzi, San Giovanni Battista battezza Cristo nel fiume Giordano, Roma, collezione Amata.
Giovanni Odazzi, San Giovanni Battista predica alle folle, Roma, collezione privata.
Francesco Rustici, Sacra Famiglia e san Giovannino, Napoli, collezione privata.