Eugenio Guarini – A mio padre
“A mio padre”, una mostra che nasce come desiderio di ricordare e omaggiare l’artista Eugenio Guarini.
Comunicato stampa
La galleria OpenArtHouse il 28 agosto inaugura “A mio padre”, una mostra che nasce come desiderio di ricordare e omaggiare l’artista Eugenio Guarini. I figli hanno scelto significativamente per questo evento la data del compleanno dell’artista e il luogo della sua ultima mostra (“Il coraggio della gioia”, 2018).
Si potranno vedere esposte 12 opere, considerate rappresentative della vulcanica ed eclettica produzione del Guarini: sono stati scelti alcuni nuclei stilistico-tematici caratteristici quali le figure femminili, i paesaggi, gli astratti e i monocromatici. Questa mostra è stata anche il frutto del lavoro di curatela, catalogazione ed archiviazione del repertorio artistico e filosofico dell’artista che la sua famiglia da due anni a questa parte sta portando avanti con amore quotidianamente.
Chiunque desideri seguire la ricerca artistica di Eugenio Guarini ed essere aggiornato su mostre ed iniziative, potrà farlo attraverso i canali sociali raggruppati in un unico link grazie a questo QRCode.
Durante l'opening di domenica 28 agosto alle 18.30 ospiterà un reading poetico da uno dei libri scritti da Guarini, “Da qui a lì” (Giraldi, 2014), realizzato ed interpretato da Mara Risitano e Matteo Mo, attori e registi professionisti, amici e collezionisti di Eugenio.
Il finissage si terrà domenica 11 settembre alle 18.30, durante il quale sarà presente Sandra Baruzzi, che ci guiderà attraverso le opere ed il “lavoro” artistico/poetico di E.Guarini.
Sandra Baruzzi è una nota artista ed insegnante di ceramica e design - le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche -. Curatrice indipendente, interviene in ambito artistico e letterario pubblicando libri, partecipando a mostre ed eventi multidisciplinari nazionali ed internazionali.
Eugenio Guarini (1939-2020)
Ha trascorso la sua infanzia in Toscana, tra Monsummano e Montecatini, per poi trasferirsi a Torino dove ha iniziato gli studi che lo portarono successivamente a Roma e infine a Milano dove conseguì la laurea in Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha insegnato trent’anni nei licei nella provincia di Torino e, alla fine degli anni Ottanta, ha iniziato a dedicarsi a più forme di espressione creativa e a sperimentare e privilegiare le tecniche pittoriche.
I colori e le pennellate sono, da subito, in lui qualcosa di spontaneo, di naturale.
Nel 1997, raggiunta la pensione si dedica attivamente a questo mezzo di comunicazione, che diventa un vero e proprio strumento d’indagine attraverso cui far emergere aspetti diversi della sua interiorità. Così facendo, in modo del tutto spontaneo e senza alcuna formazione artistica, ne nasce una via di conoscenza e di consapevolezza e poi uno stile di vita, una filosofia, del tutto personale.
Attraverso questo mezzo espressivo ha conosciuto più a fondo se stesso, sperimentando passioni e desideri, ampliando le sue percezioni. La sua curiosità e la sua insaziabile necessità di conoscenza, lo hanno portato ad indagare nel mondo e, attraverso le sue spatolate, è riuscito a raccontare e comporre un diario sulle sue tele.
Inizialmente la sua ricerca si è rivolta alla “donna e al suo universo”, alla sensibilità, alle emozioni, al suo modo di pensare e di approcciarsi alla vita. Il desiderio era quello di sperimentare una diversa comunicazione e tangere quell’universo. Altri soggetti compaiono poi oltre la donna: gli sguardi, la luna, poi i fiori, le piante, animali e creature fantastiche e infine i paesaggi: colline, montagne, città, mare.
La pittura del Guarini è una pittura di ricerca, di conoscenza e di consapevolezza del quotidiano e di tutto ciò che è possibile esplorare, solcando, passo dopo passo, la strada verso la Gioia.