Ben 50 milioni per rilanciare il Giardino di Boboli a Firenze
La valorizzazione del sito e gli ingenti investimenti renderanno il giardino rinascimentale fiorentino “il miglior museo all'aperto al mondo", ha detto il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. E intanto si conclude il restauro della caffetteria nella palazzina settecentesca, che aprirà a ottobre
Bellezza, accessibilità e sostenibilità sono gli obiettivi al centro del grande piano di rinnovamento che riguarda il Giardino di Boboli, a Firenze. Il sito mediceo, che si estende alle spalle di Palazzo Pitti e richiama oltre 800 mila visitatori ogni anno, rappresenta un modello esemplare di giardino all’italiana, che già all’epoca della sua messa in opera divenne da ispirazione per molte corti europee. Con un’estensione di 33 ettari, tra natura, botanica, arte e storia, i numerosi apparati che costituiscono il Giardino di Boboli continuano a essere oggetto di interventi di manutenzione e valorizzazione, con l’intento di renderlo, entro il 2030, un polo di meraviglie da visitare ma anche un punto di incontro e socialità. A dimostrazione di questo, l’ultimo lavoro completato riguarda il restauro della Kaffeehaus costato 700 mila euro, il primo di tre punti ristoro all’interno del Giardino di Boboli e al Giardino delle Scuderie Reali: portati a termine il ripristino degli affreschi settecenteschi e la realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento e illuminazione, che permetteranno di aprire la suggestiva caffetteria granducale – dotata anche di un ampio giardino e di una terrazza panoramica affacciata sul panorama di Firenze – al pubblico a partire da ottobre 2022. Un’importante operazione salutata anche dal Sindaco di Firenze Dario Nardella sui suoi social: “Il Giardino di Boboli che sarà“, ha scritto il Primo Cittadino, “abbiamo presentato il maxi piano da oltre 50 milioni per la rinascita del polmone verde di Firenze. Restauro della Kaffeehaus, sculture, fontane e nuovi servizi per i cittadini. Un intervento che renderà ancora più sostenibile e accessibile il museo a cielo aperto più bello del mondo“.
GIARDINO DI BOBOLI: GLI ULTIMI INTERVENTI COMPLETATI
Ma la Kaffeehaus rappresenta solo l’ultimo dei tanti interventi di recupero e ripristino recentemente conclusi all’interno di Boboli, che si aggiunge all’installazione di una nuova segnaletica (180.000 euro); al restauro della Fontana delle Scimmie (35.000 euro) alla ristrutturazione della prima parte del Giardino dei Principini (195.000 euro), all’introduzione di un impianto di video sorveglianza alle Pagliere (100.000 euro), passando per la riqualificazione e ristrutturazione dell’ingresso in piazza della Calza (110.000 euro) e del Giardino delle Camelie (875.000 euro). Una serie di lavori del valore complessivo di 2.400.000 euro che non rappresenta solo la manutenzione di un patrimonio di straordinaria importanza, ma anche uno strumento condiviso che si confronta con le sfide e le urgenze del futuro, come ha spiegato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. “Il riscaldamento climatico impone al giardino storico più importante d’Europa sofferenza e difficoltà, che richiedono risposte celeri e forti per proteggere il nostro patrimonio nel presente e per le generazioni future. Questa sfida straordinaria offre anche l’opportunità di sfruttare metodi mai utilizzati prima, potendoci avvantaggiare delle tecnologie ecosostenibili sviluppate solo in anni recenti”. E ha aggiunto, in riferimento allo scandalo che ha travolto negli anni scorsi la Soprintendenza fiorentina, “penso anche ai circa cinquanta appartamenti e ai due ettari di giardino occupati fino a pochi anni fa da privati, nell’ambito dello scandalo di affittopoli: ora che li abbiamo finalmente liberati, vengono ristrutturati e riconsegnati alla fruizione pubblica, con servizi per i cittadini finora impensabili. Servizi che di anno in anno si aggiungeranno all’offerta museale: dai depositi di ultima generazione per una delle collezioni di arazzi e tappeti più grandi al mondo, all’annesso centro espositivo per le mostre; ai tre punti di ristoro al Kaffehaus, al Prato dei Castagni e alle Pagliere; ai nuovi laboratori di restauro; al Centro didattico nella Palazzina di Annalena con ben sei aule; alle didascalie resistenti alle intemperie che renderanno ogni passeggiata in giardino un’esperienza illuminante e di crescita intellettuale”.
TUTTI GLI INTERVENTI DEL MASTERPLAN BOBOLI 2030
Tanti anche i progetti già in cantiere, tra cui la costruzione di un ascensore ipogeo che colleghi il Cortile dell’Ammannati con il Mezzanino della Muletta e l’Anfiteatro di Boboli (3.000.000 di euro), per incrementare l’accessibilità del pubblico; il restauro architettonico e la rimessa in funzione del palazzetto al Prato dei Castagni (1.450.000 euro); la ristrutturazione della Vasca del Nettuno (1.400.000 euro), della Vasca dell’Isola (2.650.000 euro), dell’edificio delle Pagliere (5.300.000 euro), della Palazzina di Annalena (1.650.000 euro) e dell’intero patrimonio scultoreo del Giardino (3.500.000 euro), con le oltre 300 statue del periodo classico, rinascimentale e barocco. A questi si aggiunge un sistema di oltre 300 didascalie; sistemi di illuminazione a basso consumo, videosorveglianza e antincendio, per la messa in sicurezza del patrimonio storico, artistico e naturalistico contenuto all’interno del giardino. Un terzo step, del valore complessivo di 16 milioni di euro, riguarderà il completamento del Giardino dei Principini, che si estenderà su tre terrazzamenti, la riqualificazione degli accessi di Forte Belvedere, Porta Romana e La Specola, il restauro integrale dell’Anfiteatro e del giardino antistante, quello del Prato delle Colonne, la messa in sicurezza dei muri di cinta e delle cancellate storiche del Parco Monumentale delle Scuderie Reali, il recupero del sentiero che dalla Sughera porta alla Lavacapo e l’ampliamento del Gabinetto fotografico. Infine, rientra all’interno del Masterplan di Boboli l’inserimento di nuovi spazi di catalogazione e archiviazione presso la struttura della Mascalcia, la ristrutturazione della Palazzina di Giove e della Vecchia con un grande laboratorio di restauro e il restauro della Mula, della Torre del Mascherino e della fontana dei Mostaccini. “Boboli 2030 non è una lista di buone intenzioni”, ha rimarcato Eike Schmidt, ancora a proposito dei 40 progetti che ammontano a circa 40 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 12 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde, previsti entro il 2030. “È invece un impegno concreto, che nei prossimi otto anni sarà realizzabile e realizzato grazie al lavoro intenso e all’abnegazione dei nostri architetti, botanici e amministrativi, e che sarà finanziato per la maggior parte con gli introiti di biglietteria delle Gallerie degli Uffizi”, ha concluso. “La prospettiva non è solo riportare Boboli alle glorie dei tempi dei Medici e dei Lorena, ma andare oltre, rendendolo il miglior museo all’aperto al mondo”.
-Giulia Ronchi
https://www.uffizi.it/giardino-boboli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati