A Cielo Aperto in una stanza 2022
A Cielo Aperto in una stanza prova a dare delle risposte invitando sei artisti a entrare in relazione con sei famiglie di Latronico.
Comunicato stampa
L’Associazione Culturale Vincenzo De Luca dopo la presentazione pubblica del progetto A Cielo Aperto in una stanza, a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella, prosegue la sua attività con il laboratorio aperto alla partecipazione dei cittadini di Latronico.
Gli artisti che attiveranno gli incontri sono: Veronica Bisesti, Nicola Guastamacchia, Francesca Marconi, Patrizio Raso, Apo Yaghmourian, Elena Zottola.
A Cielo Aperto in una stanza mette in atto una nuova modalità di lavoro sul territorio per un maggiore coinvolgimento della comunità.
Il museo all’aperto, costruito in questi lunghi anni, ha sviluppato un nuovo ciclo narrativo da cui far emergere non solo l’ambiente naturale e la parte antica del paese, come elementi importanti degli interventi artistici site specific, ma anche le storie, le biografie delle famiglie come elementi preziosi per raccontare il territorio. Un ritorno alla comunità e alla persona soprattutto per capirne lo sviluppo identitario e culturale, come un insieme di elementi co-evolutivi formatisi nel tempo nello stretto rapporto tra insediamento umano e luogo.
A Cielo Aperto in una stanza prova a dare delle risposte invitando sei artisti a entrare in relazione con sei famiglie di Latronico.
Il progetto pone la comunità in un dialogo serrato con gli artisti per vivere un’esperienza arricchita da racconti e testimonianze preziose che condurranno alla realizzazione di un progetto, un’installazione o altro. Il risultato di questo lavoro diventerà patrimonio delle famiglie che lo custodiranno e lo renderanno fruibile su richiesta, aprendo la porta di casa. Lo spazio abitativo e privato, topografia delle intimità, si apre a nuovi orizzonti: le persone potranno condividere una pratica in cui l’individualità troverà un nuovo senso per aprire il territorio a un’azione collettiva.
Il laboratorio sarà gestito dagli artisti i quali non solo discuteranno tra di loro le varie ipotesi progettuali, scaturite da più incontri avuti con le famiglie, ma apriranno uno spazio di confronto e discussione con la cittadinanza. Il laboratorio è pensato come un ulteriore momento di ricerca in cui dar vita a percorsi multipli e incroci di racconti, immagini, suggestioni e testi, alimentati dalla presenza della comunità. Questo spazio non è pensato come un momento transitorio del progetto ma come una parte integrante dello sviluppo di tutto il lavoro, non c’è un prima e un dopo, ma un continuo sviluppo in itinere.
La partecipazione agli eventi è gratuita, i partecipanti dovranno rispettare il distanziamento fisico e le altre misure anti-COVID 19.
Biografie
Veronica Bisesti nasce a Napoli nel 1991. La sua ricerca affonda le radici nella stratificazione della storia e in quei paradigmi culturali che condizionano la vita di tutti i giorni. Tra le mostre più recenti: The expanded body, a cura di A.Gatto e S. Zacchini, 2022; 1/9 arte contemporanea; There is no time to enjoy the sun, a cura di F. Del Vecchio, Fondazione Morra Greco, Napoli, 2021; Sottobosco, a cura di A.Tolve, Palatul Bànffy Muzeul National De Arta, Cluj-Napoca, 2018.
Nicola Guastamacchia (Bari, 1990) è un artista e ricercatore indipendente. La sua pratica combina attività in studio, curatela e scrittura, perseguendo risultati interdisciplinari volti a unire azione creativa e riflessione politica. Progetti site-specific, collaborazioni, pubblicazioni sono strategie per decostruire idee di appartenenza e comunità e immaginare orizzonti alternativi per l’Europa e il panorama mediterraneo.
Francesca Marconi vive a Milano ma si muove tra la sua città, il Sud America e il Sud Italia dove realizza progetti legati alle comunità e agli sconfinamenti. Da vent’anni sviluppa laboratori partecipati e progetti in contesti umani e geografici di confine adottando linguaggi ibridi e contaminati. La sua pratica si basa sul lavoro con le comunità attraverso la condivisione di riflessioni e processi. L’ultimo progetto, Internazionale Corazon, ha coinvolto il suo quartiere.
Patrizio Raso (Polistena, 1978) vive e lavora a Milano. Dal 2005 al 2009 organizza in Calabria Spaventamafiosi. Nel 2010 crea BAUBAUS, laboratori serali presso Careof. Dal 2015 collabora con Wurmkos. Nel 2019 partecipa ad Aperto Art On The Border a Monno BS, con il progetto Ritratti reali. Nel 2020, per la Fondazione Roberto Franceschi di Milano, ha avviato il progetto Dall’Ombra, una ricerca sul monumento a Roberto Franceschi.
Apo Yaghmourian nasce nel 1993 ad Amman, in Giordania, da genitori armeni. Vive a Napoli dal 2016 dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e si laurea in pittura nel 2022. Sperimenta canto, danza e teatro sin dalla giovane età. Nel 2009 ad Amman frequenta il suo primo workshop-residenza con la Fondazione Khalid Shoman, Darat al Funun. Viaggia in molti paesi alla scoperta di altre culture, attivando diversi scambi artistici.
Elena Zottola (1995) dopo gli studi artistici a Parma si trasferisce a Napoli, dove consegue una laurea in Antropologia del Patrimonio e si avvicina alla fotografia attraverso la multidisciplinarietà della Scuola Elementare del Teatro. Nel 2018 fa un’esperienza di studio all’estero, presso l’Estonian Academy of Arts di Tallinn. Attualmente continua gli studi universitari in ambito antropologico con l’intento di arricchire di contenuti la sua pratica fotografica.
L’Associazione Culturale Vincenzo De Luca si costituisce nel 2005 a Latronico, in Basilicata. Autofinanziandosi, dal 2008 promuove la residenza per artisti e il progetto di arte pubblica A Cielo Aperto, a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella, per la costituzione di un museo diffuso all’aperto, in cui sono presenti diverse opere permanenti che dialogano con l’ambiente montano e la parte antica del paese di Latronico. Dal 2017 avvia un laboratorio di ricerca sul suono e la performance, a cura di Giuseppe Giacoia e Francesco Puppo; dal 2019 amplia il programma di residenze artistiche con il progetto Stato in Luogo, a cura di Giovanni Viceconte. Ha attivato un gruppo di ricerca nazionale sulle pratiche dell’arte in rapporto ai territori liminari ed è tra i soci fondatori di STARE, Rete delle Residenze d’artista italiane.