Video Duet – Nam June Paik / Wolf Vostell
Dep Art Out la nuova sede estiva a Ceglie Messapica con un omaggio ai due pionieri della video arte: Nam June Paik e Wolf Vostell.
Comunicato stampa
Dep Art Out di Ceglie Messapica prosegue l'attività dello spazio milanese della Dep Art Gallery, chiuso per il periodo estivo. Ne raccoglie idealmente il testimone proponendo dapprima una mostra di Wolfram Ullrich, da sempre tra gli artisti più rappresentativi del programma espositivo di Dep Art, e poi rivolgendo un omaggio ai due pionieri della video arte: Nam June Paik e Wolf Vostell.
Nam June Paik (1932-2006), pioniere della video arte fin dalla sua mostra alla Galerie Parnass di Wuppertal nel 1963, rende omaggio all’amico Joseph Beuys manipolando elettronicamente il filmato della loro performance tenuta il 2 giugno 1984 alla Sogetsu Hall di Tokyo. Il video, presente nella videoteca della Fondazione Mudima, che nel 1990 ha ospitato la personale dell’artista coreano e nel 1994 ha curato la sua mostra all’Arengario di Milano, evidenzia l’interazione performativa tra la vocalizzazione sciamanica di Beuys e l’esecuzione di Paik al pianoforte di motivi classici e di canzoni tradizionali giapponesi. La visualizzazione del suono, l’intermedialità e la mobilitazione fantastica del linguaggio ottenuta attraverso la tecnologia, contraddistinguono l’opera di Paik e raggiungono in questo video una particolare intensità poetica.
© The Nam June Paik Estate
Wolf Vostell (1932-1998), artista Fluxus e promotore dell’Happening in Europa ha cominciato fin dal 1959 a ideare opere che coinvolgevano attivamente i media tecnologici, manipolando televisori e apparecchi audio-visivi di ogni sorta, spesso inserendoli all’interno delle sue action-dé-coll/age. Nel video di Endogene Depression ad esempio, qui nella versione presentata nel 1980 all’Institute of Contemporary Art di Los Angeles, la presenza dei televisori, inglobati nel cemento, alcuni dei quali accesi e con il suono e l’immagine manipolati elettronicamente, è associata al girovagare dei tacchini, a sottolineare il contrasto tra l’artificialità della macchina e la verità del mondo naturale. A differenza di Paik, come emerge da questo video, Wolf Vostell si preoccupa quindi di criticare gli effetti imposti dalla televisione come rituale schizofrenico e alienante.
© The Wolf Vostell Estate