I musei di New York dovranno segnalare le opere trafugate dai nazisti

Il governatore dello stato di New York ha firmato un pacchetto di nuove leggi pensate per mantenere viva la memoria dell’Olocausto: tra i vari provvedimenti, i musei dovranno palesare con evidente segnaletica quali sono le opere sottratte agli ebrei da parte dei nazisti

Cartelli e segnaletica in evidenza e pensati ad hoc per indicare e raccontare la storia di tutte quelle opere, esposte nei musei di New York, che sono state trafugate agli ebrei dai nazisti: è questo uno dei punti cruciali del pacchetto legislativo recentemente firmato dal governatore dello stato di New York Kathy Hochul, approvando così un disegno di legge presentato dai senatori Anna Kaplan e Nily Rozic. “Durante l’Olocausto, circa 600.000 dipinti furono rubati agli ebrei non solo per il loro valore, ma per cancellare la nostra cultura e identità dalla faccia della Terra”, ha sottolineato Kaplan. “Oggi, opere d’arte precedentemente rubate dai nazisti possono essere trovate appese nei musei di New York senza alcun riconoscimento sui percorsi oscuri che hanno attraversato. È fondamentale essere trasparenti e garantire che chiunque guardi le opere d’arte rubate dai nazisti capisca da dove provengano e il loro ruolo nella storia”.

A NEW YORK LE NUOVE LEGGI PER RICORDARE L’OLOCAUSTO

Si tratta quindi di un provvedimento mirato a “onorare e sostenere i sopravvissuti all’Olocausto nelle istituzioni educative, culturali e finanziarie”, come sottolinea una nota dello stato di New York. “Il pacchetto legislativo contribuirà a garantire che le scuole forniscano un’istruzione di alta qualità sull’Olocausto, richiederà ai musei di riconoscere l’arte rubata dal regime nazista e richiederà al Dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York di pubblicare un elenco delle istituzioni finanziarie che rinunciano volontariamente alle tasse associate ai pagamenti di riparazione”. Le leggi quindi si muovono su più livelli, da quello didattico – garantendo che nelle scuole newyorchesi si studi la storia dell’Olocausto – a quello museale, con gli spazi espositivi della città che adesso dovranno rivedere didascalie e cartelli informativi delle opere che risultano essere passate dalle mani dei nazisti, mettendone così in evidenza il misfatto umano, etico e culturale. “Con l’aumento dell’antisemitismo in tutta New York e l’avanzare dell’età dei sopravvissuti all’Olocausto, questa nuova legge garantirà che agli studenti di New York venga insegnato cosa succede quando l’odio diventa incontrollato”, ha dichiarato Rozic.

Veduta di New York

Veduta di New York

OPERE TRAFUGATE DAI NAZISTI. COSA CAMBIA NEI MUSEI DI NEW YORK

Circa questo particolare provvedimento, lo stato di New York sottolinea che “la legge (A.3719A/S.117A) richiede ai musei di riconoscere le origini delle opere d’arte rubate agli europei durante l’era nazista, principalmente a famiglie ebree. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti saccheggiarono circa 600.000 dipinti di ebrei, arricchendo il Terzo Reich ed eliminando tutte le vestigia dell’identità e della cultura ebraica. I musei di New York espongono quest’arte rubata senza riconoscimento o trasparenza sulle loro origini, e questa legislazione richiederà ai musei di divulgare informazioni sulla storia di queste opere d’arte rubate”. Una legge, questa, che vedrà numerosi musei impegnati nella ridefinizione dei loro allestimenti, dato che le opere d’arte interessate dal provvedimento dovranno essere accompagnate da cartelli dai contenuti esaustivi e visivamente molto evidenti.

NEW YORK E LE NUOVE LEGGI PER RICORDARE L’OLOCAUSTO. LE PAROLE DEL GOVERNATORE HOCHUL

“Come newyorkesi, siamo uniti nel nostro solenne impegno per i sopravvissuti all’Olocausto: non lo dimenticheremo mai”, ha affermato il governatore Hochul. “Queste sono persone che hanno sopportato un’indicibile tragedia, e ciononostante hanno perseverato nel ricostruire le loro vite proprio qui a New York. Lo dobbiamo a loro, alle loro famiglie e ai sei milioni di ebrei che morirono nell’Olocausto per onorare i loro ricordi e assicurarsi che le generazioni future comprendano gli orrori di questa era”.

– Desirée Maida

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più