Fotografie da ascoltare in cuffia, fotografie a scatola chiusa. Altre spigolature dalla prima milanese di MIA
Cosa aspettarsi dalla prima volta della prima fiera italiana dedicata alla fotografia e alla videoarte? Nomi celeberrimi come Andres Serrano, Francesca Woodman, Arnulf Rainer, ma anche proposte meno note ai più ma comunque di tutto rispetto. Via dunque lungo i corridoi della MIA Art Fair, la creatura di Fabio Castelli appena inaugurata a Milano. Cuffie […]
Cosa aspettarsi dalla prima volta della prima fiera italiana dedicata alla fotografia e alla videoarte? Nomi celeberrimi come Andres Serrano, Francesca Woodman, Arnulf Rainer, ma anche proposte meno note ai più ma comunque di tutto rispetto.
Via dunque lungo i corridoi della MIA Art Fair, la creatura di Fabio Castelli appena inaugurata a Milano. Cuffie e chitarre allo stand di Pastis: le foto di Marco Lanza diventano video sotto le sperimentazioni musicali del fratello Saverio, che vi propone di inforcare le cuffie e avere in anteprima un assaggio. Fantastica fusione. C’è Saverio Lanza, che vi racconta di una cena con Cristina Donà, durante la quale la voce di lei si trasforma in una nuova traccia.
La galleria romana Camera 21 vi mostra invece scatole chiuse con foto a sorpresa, e progetti dove a fotografare l’Italia sono le badanti o i bambini napoletani. La coppia messicana Diamond Lands ci fa allontanare dallo stand con un sorriso, la denuncia del sistema dell’arte è feroce ma irresistibile. Carte di credito e mercato, ecco la creatività. Il giro continua…
– Lucia Grassiccia
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