Toscana: sul golfo di Baratti rinasce Casa Esagono di Vittorio Giorgini

Gioiello architettonico della costa livornese e meta di interesse artistico della Via degli Etruschi, la dimora progettata dall’architetto toscano negli anni Cinquanta sarà restaurata. Si punta al riallestimento degli interni. Anche per ospitare artisti in residenza e iniziative culturali

Residenze per artisti e studiosi negli ambienti che per quasi un decennio, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, ospitarono l’architetto Vittorio Giorgini, la sua famiglia e la comunità di intellettuali e creativi a lui legati – da Emilio Vedova a Gordon Matta-Clark, fra gli altri. Non sarà solo un intervento di restauro e consolidamento strutturale quello che verrà presto condotto nella Casa Esagono di Baratti (Piombino), una delle dimore private progettate dall’architetto toscano a ridosso del golfo di Baratti. Residenza estiva dello stesso Giorgini fino al 1969, l’abitazione verrà infatti completamente riqualificata e rifunzionalizzata, anche per effetto della ricostruzione degli arredi di un tempo, puntualmente collocati negli spazi interni. Perduti nel corso dei decenni, per effetto dei passaggi di proprietà dell’immobile, saranno ricostituiti grazie alla consultazione dei documenti d’archivio a disposizione. Divenuta fruibile dopo una fase di abbandono negli ultimi 9 anni – su impulso dell’associazione B.A.Co – Baratti Architettura e arte Contemporanea Archivio Vittorio Giorgini che ha stipulato una concessione d’uso con il Comune di Piombino, attuale proprietario dell’edificio –, Casa Esagono si appresta dunque a intraprende una nuova fase della propria storia. Il dichiarato obiettivo dell’operazione, che dovrebbe iniziare a fine estate, è infatti renderla un bene in uso durante tutto l’anno: un versatile attrattore culturale lungo la costa toscana, destinato a un pubblico ampio.

IL RESTAURO FILOLOGICO DI CASA ESAGONO DI VITTORIO GIORGINI

Il progetto esecutivo del restauro, che sarà di tipo filologico, è stato messo a punto dallo studio Catalani- Del Francia. È l’esito della collaborazione con il DESTEC – Dipartimento di Ingegneria dell’Energia dei Sistemi del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa, con B.A.Co. e con l’ufficio LLPP del Comune di Piombino. Si tratta dei medesimi soggetti che, nell’ultimo biennio, hanno contribuito, a vario titolo, alla stesura di una tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura che ha avuto per oggetto proprio Casa Esagono. Il lavoro di ricerca e analisi sull’edificio condotto dalla dott.ssa Cristina Pardini ha costituito il punto d’avvio per la partecipazione del Comune di Piombino al bando regionale Interventi di riqualificazione del patrimonio storico e di pregio degli enti locali toscani. L’unico progetto legato all’architettura contemporanea premiato, e dunque destinatario del finanziamento pubblico, è stato proprio quello avente per oggetto l’importante opera dell’architetto Giorgini: il programma ha ottenuto la quarta posizione nella graduatoria finale (32 gli interventi accettati, su oltre 50 candidature). Un risultato commentato con “grande soddisfazione” dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, e dall’ assessore ai Lavori pubblici, Marco Vita, che in una dichiarazione congiunta hanno evidenziato “come sia ancora difficile considerare un’opera moderna come un bene culturale”.

LA STORIA DELLA DIMORA ESTIVA DELL’ARCHITETTO VITTORIO GIORGINI

Dal canto suo, l’architetto Marco Del Francia, Presidente di B.A.Co. Archivio Vittorio Giorgini, ha espresso la volontà di adottare la formula del “cantiere aperto per tutto il periodo dei lavori di restauro, costruendo sul territorio momenti di approfondimento su Casa Esagono, sulle tecniche costruttive utilizzate, sul suo autore e naturalmente sul progetto di restauro, coinvolgendo istituzioni di riferimento come il MIC, ICOMOS e Do.Co.Mo.Mo.”, vista la particolarità dell’opera. Capolavoro fragile e ligneo della produzione di Giorgini, Casa Esagono si sviluppa su un unico piano sopraelevato, sormontato da una copertura a padiglione e sostenuto da sei pilastri lignei; a formare il solaio sono sette moduli esagonali. Una scala a chiocciola, in ferro e legno, collocata al centro dell’immobile, permette di accedere a tale livello, dal quale si apre una vista a 360 gradi sulla macchia mediterranea circostante e sulla costa tirrenica. Proprio la vicinanza al mare, con l’inevitabile impatto di umidità, salsedine, pioggia e degli sbalzi termici, ha inciso nell’arco dei decenni sullo stato di conservazione di Casa Esagono. L’intervento al via, considerato non procrastinabile, include la rimozione delle “presenze improprie” che furono inserite negli anni Novanta per arginare le prime criticità emerse nell’immobile. Fra queste, alcune pannellature lisce inchiodate sulle pareti esterne della casa, che hanno fin qui occultato le doghe orizzontali che ritmavano i prospetti, e la verniciatura impermeabilizzante, cui si deve l’attuale tonalità nera dell’abitazione. Si punta quindi al recupero di tutte le qualità materiche e cromatiche di Casa Esagono, sulla quale sarà presto eseguita un’indagine diagnostica focalizzata sugli elementi lignei. Un’attività necessaria per arrivare alla mappatura di tutte le essenze previste da Giorgini, e del loro relativo stato di conservazione, con l’intento di effettuare (laddove necessarie) le sostituzioni in maniera puntuale.

– Valentina Silvestrini

https://www.archiviovittoriogiorgini.it/

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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