Artribune Podcast: l’artista Emilio Isgrò per Monologhi al Telefono

Nella particolare intervista telefonica Emilio Isgrò racconta il suo lavoro a pochi giorni dall’inaugurazione della vela che ha realizzato per l’Edipo Re, la barca appartenuta a Pasolini, mentre è in corso a Brescia la mostra “Isgrò cancella Brixia”, che unisce archeologia e arte contemporanea in un dialogo tra passato e presente

Artista noto per aver cancellato a colpi di pennello la Costituzione Italiana, Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) risponde al telefono ripercorrendo la sua lunga carriera artistica, partendo dalle sue prime esperienze che lo vedevano inserito nel quadro della Poesia Visiva e poi dell’Arte Concettuale. Poeta, scrittore, drammaturgo e regista, con un passato anche da giornalista professionista, Isgrò ha costruito un linguaggio artistico del tutto personale, attribuendo valore alle parole attraverso la loro stessa cancellazione, congedandole dalla loro collocazione originaria. Libri, memorie e simboli della nostra cultura letteraria e visiva vengono così privati dal proprio ruolo: una rimozione forzata che ne fa riscoprire l’effettiva importanza.

EMILIO ISGRÒ PER MONOLOGHI AL TELEFONO

Nel suo monologo al telefono, l’artista invita lo spettatore a ricreare se stesso, cancellando quello che non è importante trattenere. La cancellatura infatti, secondo l’artista, “non è un gesto puramente distruttivo, come potrebbe apparire superficialmente, quanto piuttosto un gesto di distruzione e di ricostruzione insieme”.  La società, dunque, dovrebbe assumersi la responsabilità di cancellare quanto in lei c’è di obsoleto, rifondandone valori e credenze per poter guardare con maggiore consapevolezza ad un futuro prossimo. L’artista afferma la necessità di un’arte autentica che possa rappresentare la nostra condizione di uomini e che possa aiutare il pubblico a spingersi oltre i tranelli che il mondo sottende: “Bisogna fare in modo di rinnovare l’arte e il mondo agendo direttamente sull’arte senza bisogno di supporti ideologici o politici, perché l’arte, e ogni gesto creativo, è un atto politico in sé”.

EMILIO ISGRÒ A VENEZIA: UNA VELA PER L’EDIPO RE DI PASOLINI

Da diversi anni Isola Edipo si propone come evento collaterale della Mostra del Cinema di Venezia, che quest’anno si inaugurerà il 31 agosto. In questa occasione una barca a vela appartenuta a Pier Paolo Pasolini e al pittore Giuseppe Zigaina – recuperata dalla società cooperativa Impresa a Rete – viene ormeggiata in Laguna, a due passi dalla cittadella del cinema, per promuovere tematiche inerenti al tema dell’inclusione e della sensibilità verso gli ultimi. Il programma, oltre a prevedere l’assegnazione di un premio all’inclusione, si articola con un ricco calendario di appuntamenti come proiezioni, talk, djset, concerti, installazioni e performance. Da quest’anno Edipo Re, in collaborazione con due giovani imprenditori che hanno inaugurato l’apertura di un nuovo hotel in stile postveneziano, The Venice Venice, parte anche un nuovo progetto che prevede la realizzazione di una vela d’arte ogni due anni, che sarà creata appositamente per l’imbarcazione da un artista scelto tra i più apprezzati nel panorama contemporaneo. Il progetto si inaugura con Emilio Isgrò che realizza la prima vela nascondendo con le sue cancellature l’antico testo, lasciando visibili solo due parole in caratteri greci: Edipo Tiranno.

A BRESCIA: ISGRÒ CANCELLA BRIXIA

Dopo l’intervento realizzato nel 2020 all’interno della stazione metropolitana di Brescia, dove aveva omaggiato il ritorno della Vittoria Alata restaurata presso l’area archeologica Brixia – Parco Archeologico di Brescia Romana, l’artista torna in città coinvolgendo alcuni dei luoghi più importanti: dal Parco archeologico di Brescia romana al Museo di Santa Giulia, al Capitolium, al Teatro Romano, fino alla Stazione FS della metropolitana. La mostra si compone di 13 grandi tele, un’opera digitale installativa proiettata in loop, un monumentale strumento musicale e uno spettacolo teatrale. “Un artista può e deve scendere a patti con quel mondo reale fatto di dee che non si identifica puramente sulla speculazione ideologica o politica”, dichiara Isgrò a proposito della mostra che sarà accessibile fino ai primi di gennaio del prossimo anno.

– Donatella Giordano

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Donatella Giordano

Donatella Giordano

Nata in Sicilia, vive a Roma dal 2001. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove nel 2006 ha conseguito il diploma di laurea con una tesi che approfondiva la nascita dei primi happening e delle azioni performative…

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