Da secoli Atene ispira gli artisti che si avvicinano alla città e alle sue vestigia, forte di un’identità culturale antichissima e potente. E se l’antichità continua a essere motivo di confronto e scambio creativo per chi opera nel presente – si veda la fascinazione di Brice Marden per i reperti classici, e la sua rielaborazione di questi stimoli, in mostra al Museo dell’Arte Cicladica – anche la città contemporanea non smette di essere fonte d’ispirazione (come nelle foto di Eirini Vourloumis all’EMST) e fucina artistica e culturale. Si respira questa atmosfera all’ex Fabbrica di Tabacco riaperta da NEON (ora in scena la scenografica collettiva Dream On), tra le sale della rinnovata National Gallery e negli spazi dell’ex birrificio che ospita l’EMST, di nuovo operativo dallo scorso giugno.
‒ Livia Montagnoli
KONSTANTINOS PARTHENIS ALLA NATIONAL GALLERY
Ci sono voluti 60 milioni di euro per il rinnovamento dell’edificio che ospita la Galleria Nazionale di Atene, riaperta nel 2021 nella sua nuova veste – con spazi espositivi raddoppiati su progetto di Panagiotis Grammatopoulos e Christos Panousakis – dopo un cantiere protrattosi per otto anni. Se della collezione permanente di 20mila opere – la più importante collezione di arte moderna greca – in precedenza, era possibile esporre solo una parte davvero ridotta, ora sono un migliaio quelle regolarmente accessibili lungo il percorso di visita, che si snoda su tre piani. E c’è modo di ospitare anche mostre temporanee, come la retrospettiva di Kostantinos Parthenis (1878-1967), che ha vissuto la sua carriera tra Vienna, Parigi, Corfù e Atene, nello studio ai piedi dell’Acropoli che l’ha visto al lavoro fino alla fine dei suoi giorni. Painting an ideal Greece evidenzia l’adesione del pittore al modernismo che ha attraversato il XX secolo, mettendo però in luce i costanti riferimenti iconografici alla sua cultura d’origine, intrisa di classicità e riferimenti all’arte bizantina (soprattutto nell’appiattimento degli sfondi di alcuni lavori degli Anni Trenta, dove le figure sembrano fluttuare in una dimensione trascendente). Nei primi decenni del Novecento, la sua opera sarà influenzata da Fauves e Simbolisti apprezzati a Parigi: una vicinanza che si traduce nei quadri di paesaggio presenti in mostra, accostati però alle opere più tarde, contraddistinte da un interesse crescente per linee e forme geometriche.
Atene // fino al 28 novembre 2022
Painting an ideal Greece
NATIONAL GALLERY
50 Vasileos Konstantinou str.
https://www.nationalgallery.gr/en/
LE MOSTRE DELL’EMST
Ha riaperto lo scorso giugno, dopo due anni di stop, il National Museum of Contemporary Art di Atene (EMST), allestito negli spazi di un ex birrificio nel cuore della città con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea attraverso una fitta attività di ricerca e un altrettanto ricco programma di mostre temporanee. Fino al 30 ottobre sono diversi i progetti visitabili all’interno del museo, tutti legati alla riflessione sui modelli di potere e sull’amministrazione politica e sociale nello Stato moderno. Come la personale di Antonis Pittas (Atene, 1973), jaune, geel, gelb, yellow, che evidenzia il fallimento degli ideali modernisti mostrando le sagome dei manifestanti del movimento francese dei gilets jaunes e dei poliziotti accostate a una selezione di disegni di Theo van Doesburg e alle opere in collezione permanente che si rifanno alle tensioni politiche degli Anni Sessanta e Settanta in Grecia.
Statecraft (and beyond), è invece una collettiva di 39 artisti (fra i quali Sasha Streshna e Thomas Kilpper), che indaga la costruzione dello Stato-nazione, mettendo in discussione i limiti dell’autorità statale nell’ambito della nuova idea di Europa. Si affrontano così i temi della democrazia, di cittadinanza e nazionalismo, riflettendo su modelli alternativi di società multirazziali, che tengano conto della sfida delle migrazioni di massa.
Nella Project Room va in scena In the Same Space, progetto che mette a confronto la fotografa Eirini Vourloumis (Atene, 1979) con suo nonno, il pittore greco Andreas Vourloumis, scomparso nel 1999. Ne deriva un ritratto di Atene che attraversa il secolo, dagli acquerelli dipinti alla metà del Novecento agli scatti di vita quotidiana nella città contemporanea, tenuti insieme dallo stesso gusto per il racconto dell’identità locale.
Solo fino al 25 settembre si visita anche la mostra Handmade: on the social dimensions of craft, promossa in collaborazione con la Schwarz Foundation. Il progetto riunisce i lavori di nove artisti contemporanei alle prese con il recupero di tecniche d’artigianato che ispirano nuove forme di creatività. Sempre sullo sfondo di un impegno politico e sociale che accomuna gli autori coinvolti nel concepire l’arte come attivismo.
Atene // fino al 25 settembre e al 30 ottobre 2022
Handmade: on the social dimensions of craft
Statecraft (and beyond)
jaune, geel, gelb, yellow
Eirini Vourloumis
EMST
Kallirrois Avenue & Amvr. Frantzi Str
https://www.emst.gr/en/
DREAM ON ALL’EX FABBRICA DI TABACCO
C’è NEON, fondazione creata dal collezionista e mecenate Dimitris Daskalopoulos impegnata nella promozione di progetti culturali, dietro al recupero dell’ex Fabbrica di Tabacco di Atene, costruita tra il 1928 e il 1930 e dichiarata Monumento protetto dal Ministero della Cultura nell’89, nel 2021 riaperta come spazio culturale (in collaborazione con lo Stato ellenico), dopo ingenti lavori di ristrutturazione. Fino al 27 novembre, la ex Public Tobacco Factory ospita la collettiva Dream on, a cura di Dimitris Paleocrassas; un progetto improntato alla spettacolarità di installazioni di arte contemporanea accomunate dalle grandi dimensioni, diciotto delle quali – a firma di artisti greci e internazionali – già presenti nella collezione di NEON (grazie a donazioni di EMST, Tate, Guggenheim e MCA Chicago), ma per la prima volta esposte in pubblico. Tra gli artisti coinvolti, John Bock, Martha Dimitropoulou, Peter Fischli & David Weiss, Damien Hirst, Paul Pfeiffer, Alexandros Psychoulis, Matthew Ritchie, Anna-Maria Samara. Si aggiungono un’opera realizzata per l’occasione da Kostas Ioannidis e un corpus di disegni che illustra la progettazione delle installazioni.
Sempre grazie all’impegno di NEON, fino al 6 novembre il Parco Stavros Niarchos (progettato da Renzo Piano) accoglie l’iconico ragno (Maman, 1999) di Louise Bourgeois, visibile con accesso gratuito nello spazio dell’Esplanade (364 Syggrou Avenue, Kallithea).
Atene // fino al 27 novembre 2022
Dream on
PUBLIC TOBACCO FACTORY
218 Lenorman St.
https://neon.org.gr/en/
BRICE MARDEN A CONFRONTO CON L’ANTICA GRECIA AL MUSEO DELL’ARTE CICLADICA
Resta solo qualche giorno per visitare la mostra che mette a confronto l’opera dell’artista americano Brice Marden (New York, 1938) con le antichità della collezione del Museo dell’Arte Cicladica di Atene. Brice Marden and Art Antiquity è il titolo dell’esposizione in scena fino al 29 agosto, parte di un ciclo più ampio dedicato ai “dialoghi divini”, che portano l’arte contemporanea a relazionarsi con il patrimonio di reperti dell’Antica Grecia. Per tutta la sua carriera, esposta alle influenze dell’Espressionismo Astratto e del Minimalismo, Marden ha meditato sulla Grecia, folgorato da un viaggio che all’inizio degli Anni Settanta lo portò ad acquistare una casa sull’isola di Idra. L’interesse per l’arte classica e la calligrafia antica, insieme all’ispirazione della luce e dei paesaggi mediterranei, hanno contaminato il suo mondo espressivo, e il risultato è evidente percorrendo le sale del museo riallestite per l’occasione.
Atene // fino al 29 agosto 2022
Brice Marden and Art Antiquity
MUSEUM OF CYCLADIC ART
Neophytou Douka 4
https://cycladic.gr/en
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