100 anni di Dino Gavina: a Bologna una mostra omaggia il grande designer
Per celebrare il centenario dalla nascita, la galleria e storico marchio bolognese Paradisoterrestre organizza da settembre la mostra diffusa “Cento % Dino”. È tempo di celebrare l'uomo rivoluzionario che lavorò con Marcel Duchamp, Lucio Fontana e Carlo Scarpa
Bologna festeggia i cento anni dalla nascita del rivoluzionario imprenditore e designer Dino Gavina (San Giovanni in Persiceto, 1922 – Bologna, 2007) con una grande mostra diffusa: Cento % Dino. Su spinta della galleria e storico marchio del design italiano Paradisoterrestre – fondato dallo stesso Gavina insieme ad aziende come Flos e Simon –, in collaborazione con il Comune di Bologna, si terrà una serie di eventi espositivi in luoghi significativi della città dal 23 settembre al 7 novembre, giorno del centesimo compleanno del genio del design.
CHI ERA DINO GAVINA
La storia professionale di Gavina ebbe inizio con l’allestimento di spazi scenici teatrali negli anni Quaranta, anni in cui lavorava al teatro La Soffitta di Bologna. Nel dopoguerra aprì un laboratorio di tappezzeria in Via Castiglione: qui si ritrovò a utilizzare materiali di recupero per forniture militari e ferroviarie, iniziando nel frattempo a produrre e commercializzare i primi mobili. “Interessato ed appassionato di letteratura, arti visive e teatro; diremmo oggi, “viaggia ed incontra gente”, ma coglie in ciò il genio e l’opportunità di creare cose e personaggi: è questa la miscela creativa di Dino Gavina. Instancabile regista di persone, cose, fatti scaturiti dal suo immaginario, un vortice in continuo movimento che corona tutta la sua vita”, scrive la figlia Ilka Alessandra Gavina sul portale di Paradisoterrestre. Eclettico e poliedrico, Gavina ha fatto del dialogo tra design e arte la cifra distintiva del proprio lavoro, studiando e creando gomito a gomito con alcune delle figure più importanti del mondo della cultura e della progettazione del Novecento: da Carlo Scarpa – che nel 1960 fu da lui chiamato a diventare presidente della Gavina spa – ad Achille e Pier Giacomo Castiglioni – conosciuti alla X Triennale di Milano, dove Gavina faceva da allestitore –, da Ignazio Gardella a Marcel Breuer e Man Ray, da Marcel Duchamp a Luigi Caccia Dominioni, Enzo Mari e Lucio Fontana, con cui strinse una forte amicizia e che gli presentò molti di questi architetti e designer. A Gavina è oggi dedicato un importante premio di design industriale, assegnato dal Salone del Mobile di Pesaro.
LA MOSTRA DIFFUSA CENTO % GAVINA A BOLOGNA
Diverse le sedi espositive della mostra per il centenario. Nella Sala d’Ercole a Palazzo d’Accursio verrà presentata la dimensione più intima e domestica del designer e la sua connessione con Bologna, con la riproduzione 1:1 della “casa nella casa”, una sorta di rifugio che Gavina realizzò all’interno della propria abitazione. In questo spazio – presentato nel numero 631 di Domus del settembre 1982 e già in mostra all’ADI Design Museum di Milano per il Fuorisalone 2022 – si crea un cortocircuito spazio-temporale grazie a un video dall’archivio Rai Teche. Alla Galleria Paradisoterrestre ci sono le fotografie inedite di Margherita Cecchini, che ritraggono Gavina a casa e nello showroom di San Lazzaro di Savena, progettato dai fratelli Castiglioni, e la collezione Ultramobile, creata da Gavina nel 1971 adattando all’uso quotidiano oggetti surrealisti.
Infine, in concomitanza con il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, dal 26 al 30 settembre, la mostra raggiungerà lo storico negozio di via Altabella 23, progettato da Scarpa per Gavina all’inizio degli anni Sessanta e oggi riconosciuto dal FAI come “una delle più significative presenze del moderno nell’antico tessuto edilizio bolognese, sottolineata, all’esterno, dalla singolare facciata in cemento martellinato e, all’interno, da una originale ridefinizione della composizione spaziale”.
– Giulia Giaume
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