Riapre il Royal Museum of Fine Arts di Anversa. Dopo 11 anni di restauri
Il 24 settembre il museo tornerà ai visitatori dopo un profondo restauro e l’ampliamento del 40% degli spazi trasformando i cortili in gallerie. E c’è stato il tempo di restaurare anche la collezione d’arte. Che è stata riadattata alle nuove sale
Il Royal Museum of Fine Arts di Anversa ospita la più grande collezione d’arte della regione delle Fiandre, che copre un arco di tempo lungo ben sette secoli, dai Primitivi di scuola fiamminga agli Espressionisti, a proposito dei quali conserva la più grande raccolta al mondo di opere di James Ensor e Rik Wouters a livello di singolo museo. Come ha dichiarato Carmen Willems, Direttrice del Museo, “Il nuovo KMSKA si concentra sul guardare l’arte così come sull’arte come singola esperienza:è qualcosa di più di uno splendido edificio e di una altrettanto splendida collezione d’arte. Con la nostra offerta interattiva e variegata vogliamo raggiungere tutti: partecipazione, inclusione e diversità non saranno parole vuote, qui da noi. Affineremo ulteriormente il nostro programma in questa direzione, una volta che saremo tornati a pieno regime”.
IL NUOVO ROYAL MUSEUM OF FINE ARTS
Secondo il progetto dello studio KAAN Architecten di Rotterdam, quattro cortili dell’edificio originale sono stati convertiti in nuovi spazi museali e, nell’ambito della ristrutturazione, è stato realizzato un deposito interno. Il concetto architettonico accompagna il visitatore in un viaggio attraverso due spazi museali contrastanti e dialoganti che rimangono, tuttavia, sempre in equilibrio e per esporre al meglio i capolavori della collezione permanente. Oltre al restauro interno, anche l’esterno conoscerà una metamorfosi, grazie alla nuova facciata, , un nuovo pavimento a mosaico, una scultura all’ingresso e la creazione di un nuovo giardino museale. Il KMSKA mira ad essere un luogo accogliente per il visitatore con particolare attenzione all’esperienza, all’ospitalità e alla creatività. Luk Lemmens, presidente dell’organizzazione no-profit KMSKA che ha sostenuto parte dei costi del restauro, esprime soddisfazione per la fine dei lavori: “Grazie all’intervento di KAAN Architecten, il KMSKA sta guadagnando il 40% in più di spazio espositivo senza influire sulla struttura dell’edificio storico. Inoltre, la vecchia e la nuova sezione donano al museo una dinamica forte ed emozionante. L’architettura rafforza l’esperienza, che è ciò su cui ci concentreremo in questo museo. Il nuovo museo sarà una casa aperta dove ogni visitatore può godere, scoprire, partecipare e vivere senza ostacoli”.
IL PROGRAMMA DEL MUSEO DI ANVERSA
Con la riapertura del 24 settembre, oltre alla collezione saranno visitabili anche tre nuove mostre: Cosmorama personale fotografica di Ives Maes, indaga la storia delle Esposizioni Universali del passato, attraverso le testimonianze dei vari padiglioni che rimangono ancora oggi. Una mostra fra arte, architettura, e l’ironico contrasto fra le aspettative utopiche del futuro e la realtà urbana di oggi. Ci sarà poi una retrospettiva sull’artista e critico Michel Seuphor, del quale il KMSKA possiede la più grande raccolta al mondo, i cui 57 disegni saranno esposti nella Sala delle Stampe. Le opere sono state acquisite nel 2021 nell’ambito della donazione Berckelaers Onverdeeldheid. Infine, The Making Of, racconta attraverso le fotografie di Karin Borghouts gli 11 anni del cantiere fra demolizioni, ricostruzioni, restauri, nuovi scorci e prospettive. Un’occasione di guardare indietro, prima di ricominciare a guardare avanti.
– Niccolò Lucarelli
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