Panorama: Cristiana Perrella curatrice dell’ edizione 2023 (forse) all’Aquila. L’intervista

Chiude con una serie di annunci la mostra itinerante Panorama a Monopoli. La prossima edizione si sposta lontano dal mare. E cambia il curatore

A conclusione del progetto a Monopoli è Lorenzo Fiaschi, Presidente de consorzio Italics, ad annunciare ai consorziati e agli intervenuti ad una cena in occasione del progetto che sarà Cristiana Perrella, ex direttrice del Museo Pecci di Prato, a guidare l’edizione 2023 di Panorama. Una manifestazione che, dopo le prime a Procida e a Monopoli, “dovrebbe”, ribadisce più volte al condizionale il Presidente, svolgersi a L’Aquila, flagellata dal terremoto nel 2009 e ora al centro di una intensa ricostruzione, oltre che sede della “succursale” del Maxxi. Una bella sfida per Perrella, che dovrà entrare, qualora il tutto fosse confermato, in relazione con un luogo che sta affrontando un processo di riqualificazione e trasformazione complesso, con un approccio che sicuramente sarà diverso da quello adottato nelle precedenti versioni.

Panorama Monopoli, Performance Massimo Vitali 01.09.22 Photo © Piero Percoco and Mirko Ostuni Courtesy ITALICS, the galleries, the artists

Panorama Monopoli, Performance Massimo Vitali 01.09.22 Photo © Piero Percoco and Mirko Ostuni Courtesy ITALICS, the galleries, the artists

PANORAMA DOPO MONOPOLI A L’AQUILA

D’altra parte, è stato lo stesso Vincenzo de Bellis, in occasione di un talk a Monopoli che lo vedeva impegnato con Massimo Bray, ex Ministro della Cultura e ex Assessore Regionale in Puglia, a sottolineare la difficoltà. In realtà, spiegava, per il futuro sarebbe meglio trascorrere un po’ più di tempo prima del compiersi dell’evento per chiedere alla comunità e ai cittadini come vogliono che questa iniziativa entri in relazione con il territorio e per stabilire più contatti prima oltre che durante. A L’Aquila tutto questo sarà fondamentale e la scelta su Perrella sembra virare le intenzioni del consorzio verso una figura totalmente curatoriale, senza precedenti esperienze di mercato. Nel frattempo, Italics ha deciso di donare un fondo di cataloghi alla Biblioteca Rendella di Monopoli, con le pubblicazioni prodotte dalle gallerie nel corso di questi ultimi anni.

MAXXI L'Aquila, Palazzo Ardinghelli

MAXXI L’Aquila, Palazzo Ardinghelli

INTERVISTA A CRISTIANA PERRELLA

Dopo le due edizioni di de Bellis dovrai raccogliere una eredità già importante per Panorama. Hai già qualche idea su come sarà la tua mostra?
Panorama è un progetto corale che mette da parte categorie e format rodati per cercare un modo nuovo di mostrare l’arte e di collaborare per le gallerie che fanno parte del consorzio Italics. Proprio per questo credo sia importante affrontarlo senza idee prefefinite e partire in primo luogo dall’ascolto di chi lo ha immaginato. Posso dire che mi piacerebbe puntare il più possibile su nuove produzioni.

Hai visitato sia le edizioni di Monopoli e di Procida? Quali suggestioni hai ricavato da entrambi i progetti?
Si, sono andata a Procida proprio perchè non sapevo esattamente cosa avrei trovato. Ero incuriosita e mi è piaciuta molto l’atmosfera felice di dialogo tra persone, opere e luoghi. Credo sia il carattere più importante di Panorama, che andrà mantenuto. A Monopoli sono stata sopresa di vedere come il progetto, in così poco tempo, sia cresciuto, strutturandosi senza perdere quella felicità. Vincenzo de Bellis ha fatto un gran lavoro.

La tua “prima” sarà probabilmente a L’Aquila, in un contesto in ricostruzione ma sicuramente difficile. Come ti confronterai con questo territorio? Sarà sempre una mostra diffusa? 
L’Aquila è una possibilità, come ha detto ieri il presidente di Italics Lorenzo Fiaschi nel suo discorso conclusivo di questa edizione, che andrà poi confermata. Il consorzio ci lavorerà nelle prossime settimane.

Ci saranno dei confronti con il Maxxi L’Aquila?
È la caratteristica di Panorama quella di confrontarsi e dialogare con il territorio in cui viene fatta. Le prime due edizioni sono state in luoghi dove non c’erano istituzioni dedicate all’arte. Se la prossima sarà a L’Aquila naturalmente il Maxxi sarà un interlocutore ma non penso una sede espositiva, perché credo che l’aspetto più interessante di questo progetto sia uscire dagli ambiti istituzionali per confrontarsi con lo spazio pubblico e favorire la scoperta di architetture e luoghi della città poco conosciuti.

Passi da una esperienza di direzione di museo a lavorare a stretto contatto con le gallerie del consorzio. Come cambia in questo senso l’approccio di un curatore?
Sono esperienze molto diverse, ovviamente, ma rispetto all’approccio curatoriale in senso stretto direi che per me non cambia molto. Aggiungo al mio lavoro un obiettivo, che è quello di dare visibilità alle opere anche al fine di promuovere il mercato e creare occasioni di nuovi incontri per i galleristi attraverso l’interesse che i collezionisti possono avere per il progetto. Panorama nasce per cercare altre modalità di proporre l’arte, diverse da quelle offerte da una fiera o da una mostra in galleria, non semplicemente per replicarle in luoghi che abbiano un appeal maggiore. Guarda al rapporto con i territori, alla loro valorizzazione, si rivolge a un pubblico allargato, che mette insieme specialisti, compratori e turisti. È un progetto realmente ibrido e per questo è così interessante.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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