Kazumi Yoshida – The Color of light
Dopo l’antologica di Palermo, l’artista giapponese Kazumi Yoshida approda a Roma per un nuovo progetto espositivo a cura di Paola Nicita.
Comunicato stampa
Prosegue il viaggio in Italia di Kazumi Yoshida, l’artista e designer di origini giapponesi, direttore creativo di Clarence House New York. A partire dal 14 settembre a Roma una selezione delle opere dell’artista esposte in “Utopia” a Palermo per Fondazione Sant’Elia (prima antologica del maestro in Europa che si è conclusa l’1 settembre), si sposterà su iniziativa di Borghini Arte contemporanea nell’ambito del percorso progettuale intrapreso dalla galleria sul tema della luce. Un nuovo progetto espositivo realizzato dalla galleria in collaborazione con MLC Comunicazione dal titolo “The color of light” con la conferma per la curatela della critica d’arte Paola Nicita. Quindici i lavori in mostra tra opere pittoriche, grandi arazzi, creazioni geometriche tridimensionali e l’opera inedita “The Color of light” che dà il titolo all’intera esposizione e che l’artista ha realizzato appositamente per l’evento nella Capitale.
Come a Palermo, anche a Roma la Maison Hermès accoglierà la mostra del maestro allestendo in concomitanza nuove vetrine “Kazumi’s Toy Theater” presso la boutique di via Condotti.
Colore e luce sono indissolubilmente legati nel mondo creativo di Yoshida. «L’uso del colore – spiega la curatrice - diviene medium di una libertà espressiva che si pone come luogo d’elezione per l’incontro tra Oriente e Occidente. Come materializzazione della luce e dello spettro luminoso in essa contenuta, il colore diviene per Yoshida, al contempo, materia e astrazione. Emanazione di pura luce. Il segno di Kazumi, la sua gestualità si materializzano sulla carta, sulla tela, sulla stoffa, trasportando con sé la memoria degli antichi maestri di calligrafia, dei grandi incisori e disegnatori (Hokusai, Utamaro, la scuola degli artisti dello stile Ukiyo-e, ovvero i creatori del Mondo Fluttuante) fino alle azioni contemporanee degli artisti di Fluxus, caratterizzate dal controllo della gestualità».
È nel colore della luce che prende forma l’universo di Kazumi Yoshida, popolato da Muse e animali multicolori, riconoscibili eppure d’invenzione, immersi in una natura splendente e incontaminata.
«Kazumi Yoshida è capace di far dialogare quello che dentro di noi si mescola tra la parte razionale ed emozionale – dice la gallerista – come una magia che estrae le parti per ricomporle in opere che ci appartengono entrambe».