Le sculture pittoriche di Wolfram Ullrich a Polignano a Mare
Tre sculture sospese in dialogo con il vuoto. È questo il fulcro dell’installazione di Wolfram Ullrich all’Exchiesetta di Polignano a Mare
L’illusione percettiva del vuoto, l’interazione con lo spazio, il gioco dei limiti delle categorie spazio-temporali costituiscono gli elementi fondanti delle “sculture pittoriche” create da Wolfram Ullrich (Würzburg, 1961), in mostra all’interno dell’Exchiesetta di Polignano a Mare. L’installazione di Ullrich, considerato un esponente di spicco della “pittura-oggetto”, declina ‒attraverso il linguaggio scultoreo che si compenetra con quello pittorico ‒ la dicotomia percettiva tra “pieno” e “vuoto”, rappresentando il “gap”, ovvero il divario, lo scarto tra queste due categorie fenomeniche.
LA MOSTRA DI WOLFRAM ULLRICH A POLIGNANO A MARE
L’opera, precedentemente esposta in un antico trullo di Ceglie Messapica, sede estiva della Dep Art Gallery di Milano, risulta formata da tre sculture sospese, identiche ma orientate in diverse direzioni, costruite utilizzando un particolare tipo di acciaio patinabile: il corten. Ullrich ha poi arricchito la mostra di Polignano con la scultura trapezoidale Window e due creazioni in carta che rientrano nello stesso ciclo, risalente al 1995. Come sottolinea il curatore Carmelo Cipriani: “È questo uno specifico omaggio dell’artista al territorio pugliese. Ullrich, infatti, per una volta devia parzialmente dal rigore della geometria di derivazione costruttivista per lanciarsi in una vera e propria interazione con la natura e con il contesto espositivo”.
‒ Cecilia Pavone
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