A Torino la prima scuola italiana di architettura per bambini
Prosegue l’espansione su scala nazionale del progetto nato per avvicinare ai temi dell'architettura i più piccoli. Con un programma focalizzato sulla parità di genere. SOU debutta a ottobre a Torino
Correva l’anno 2015 quando all’interno di Farm Cultural Park – il parco culturale che in Sicilia ha contribuito a riscrivere il destino di abbandono e rilanciare l’immagine di Favara – iniziava a muovere i primi passi SOU. Prendendo in prestito il nome del noto architetto giapponese Fujimoto, dopo aver ideato e realizzato un parco culturale unico nel suo genere (non solo per il contesto siciliano), Florinda Saieva e Andrea Bartoli avviavano un’altra promettente esperienza, anch’essa senza precedenti per l’Italia: SOU – School of Architecture for Children. Semplice quanto ambiziosa è l’idea alla base del progetto: consentire ai più piccoli di avvicinarsi alla disciplina architettonica, individuando modalità, temi e professionisti, anche di rilievo internazionale, in grado di dimostrare la centralità dell’architettura nella vita di ciascuno e di ogni comunità. Le traiettorie percorse dalle bambine e dai bambini che per primi hanno frequentato SOU sono state raccontate dall’architetta Marialuisa Palumbo, in un testo pubblicato in esclusiva da Artribune nell’estate 2016.
LA FONDAZIONE PER L’ARCHITETTURA PORTA A TORINO LA SCUOLA SOU
Otto anni dopo, SOU non solo continua a esistere: da tempo ha iniziato a “viaggiare sulle proprie gambe” in giro per il Paese, da Firenze a Ostuni, solo per citare alcune sedi. E, come preannunciato dallo stesso Bartoli, la scuola si appresta a oltrepassare i confini nazionali. In attesa di ulteriori dettagli, su iniziativa della Fondazione per l’architettura di Torino, SOU si appresta intanto a debuttare nel capoluogo piemontese. “I valori di SOU sono gli stessi condivisi anche dalla nostra Fondazione e quando il Presidente di SOU, Andrea Bartoli, ci ha raccontato, con grande trasporto, della sua scuola di architettura a Favara, ci siamo sentite da subito coinvolte e abbiamo voluto fortemente portare questo format anche a Torino”, dichiarano Gabriella Gedda ed Eleonora Gerbotto, rispettivamente Presidente e Direttrice della Fondazione per l’architettura di Torino. “Crediamo infatti che l’architettura, nel suo senso più profondo, l’arte di progettare la bellezza intorno a noi, attraverso l’inclusione e la sostenibilità, sia un principio fondamentale e imprescindibile, da trasmettere fin dai primi anni d’età, per infondere sensibilità e consapevolezza rispetto a queste tematiche”, aggiungono Gedda e Gernotto. Diretta da Alice Furioso, SOUxTorino avvierà il primo percorso formativo il 18 ottobre prossimo, con incontri settimanali che proseguiranno fino a maggio 2023. Ogni martedì, in orario post-scolastico, i bambini e le bambine iscritti saranno accolti in spazi dedicati all’interno del Polo del ‘900, dove incontreranno i docenti selezionati per questa edizione. Fra loro, naturalmente ci saranno insegnati, architetti e architette, ai quali si uniranno anche professionisti attivi in altri settori, fra cui l’arte, la filosofia, la botanica, l’illustrazione e il graphic design.
CAPIRE LA PARITÀ DI GENERE ALLA SCUOLA DI ARCHITETTURA PER BAMBINI DI TORINO
Si lega a una delle questioni chiave del dibattito architettonico contemporaneo il programma 2022/2023 SOUxTorino. Attraverso il macro-tema Radical She, a essere presi in esame saranno i concetti di unicità e parità di genere, base teorica di un iter educativo multidisciplinare dichiaratamente legato all’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile: “Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”. Come partecipare? Due gli appuntamenti in arrivo per le famiglie desiderose di saperne di più: sarà la stessa direttrice Furioso a seguire gli Open Days., il prossimo è fissato per sabato 1° ottobre (10-12), alla Fondazione per l’architettura di Torino (via Giolitti, 1).
– Valentina Silvestrini
www.fondazioneperlarchitettura.it
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