Mara Pepe – Astrazioni ravvicinate
Mara Pepe torna a riflettere sulla materia delle cose attraverso una fotografia che s’avvicina alla realtà fino a trasformarla in qualcosa di astratto e enigmatico.
Comunicato stampa
La galleria Studio Masiero è lieta di ospitare nell’ambito del Photofestival 2022, la personale Astrazioni ravvicinate di Mara Pepe, artista conosciuta per le sue minimaliste e totemiche sculture di plexiglass, al cui interno si nascondevano minimi elementi segnati dall’informe. Mara Pepe torna a riflettere sulla materia delle cose attraverso una fotografia che s’avvicina alla realtà fino a trasformarla in qualcosa di astratto e enigmatico. Come un’anomala street photographer, percorre la città attenta a ciò che abitualmente non vediamo: segni, linee e macchie sui muri, ombre di auto e di edifici che oscurano il selciato, bordi di marciapiedi… fino a renderli simili a forme a sé stanti, a realtà parallele cariche di una propria vita misteriosa. Come impronte del tempo capaci di accogliere le genealogie e i linguaggi vitali e oscuri che emergono osservando da vicino la realtà urbana, le fotografie di Mara Pepe giocano sull’ambiguità delle ombre, sui riflessi di luce che si proiettano sul suolo o sulle pareti. Le sue fotografie non trascurano inquadrature limpide, geometriche e strutturate; ma al contempo - in alcune serie - fanno predominare strati materici intrisi di oscurità, fino a far apparire un nero quasi assoluto. Il nero come il colore di una memoria che non racconta mai la propria storia, ma presenta il suo mistero anche nella nostra quotidianità. Ogni sua opera, quasi volesse creare un concerto per immagini fatto di risonanze e corrispondenze, è composta da un insieme coerente di fotografie di varie dimensioni accostate fra loro. Le sue immagini astratte e materiche, disorientanti e affascinanti, riprendono gli elementi essenziali che hanno caratterizzato il suo percorso artistico basato sulla pittura e la scultura, tanto che, in alcuni casi, le abbina a quadri astratti e materici creando un dialogo tra superfici diverse, oppure le trasforma in piccole fotografie-sculture.
Biografia
Mara Pepe nasce a Luogosano (AV). Negli anni '70 si trasferisce a Milano dove frequenta l'Accademia di Brera. Le sue prime ricerche sono concentrate sulle immagini bidimensionali, poi, dal 1994, si dedica esclusivamente alla scultura concentrando i suoi lavori sui concetti dentro-fuori e soprattutto apparenza-realtà. Di recente il suo interesse si è spostato e aperto verso l'immagine fotografica. Un medium che usa in modo innovativo, ma proseguendo con coerenza le tematiche e le riflessioni già portate avanti nei suoi lavori di scultura.
Principali mostre:
1998, Trilogia 8 (con Uncini e Cotani), Rocca Paolina, Perugia, a cura di G. Bonomi; 1998, Progetto Maionese, galleria En Plain Aire, Pinerolo (TO); Nuove contaminazioni, Chiesa di S. Francesco, Galleria Civica d'Arte Moderna, Udine, a cura di E. Crispolti e I. Reale; 2000, Rosso di sera, Galleria Melesi, Lecco; 2002, Lucidamente, Fortezza Del Mare, isola di Palmaria (SP), a cura di G. Bonomi; 2002, Oltre il monocromo, Fondazione Zappettini, Chiavari (GE), a cura di G. Bonomi; 2004, Zeitgenossische bei SLG, Bernau (Germania), a cura diJ. Knubben; 2006, Biennale di scultura, Gubbio (PG), a cura di G. Bonomi; 2007, Arteplasticainforma, Palazzo Mantica, Pordenone, a cura di MR.Pividori e M.Galbiati; 2008, Peint in-Dov’è Jachson Polloch-Realtà interiore….unica realtà, Citygallery Studio Dieci, Vercelli, a cura di L. Giudici; 2008, Rolli Contemporanei, Palazzo Pinelli, Genova, a cura del Comune di Genova; 2010, Così non è, Galleria Dieci.Due!, MI a cura di M. Galbiati, testi critici di E.Fiorani, M.Galbiati e di A.Madesani; 2010, Sorsi di pace, Palazzo Graneri della Rocca, TO, a cura di L,Giudici; 2012, Il teatro e il suo sogno, Chiesa di S,Francesco, Pozzuolo Martesana (MI), a cura di P.Diecidue, testo critico di A. Comino; ; 2012, Al principio del vedere, Palazzo del Podestà, Castell'Arquato, (PC), a cura di I.Bignotti e M.Galbiati; 2013, IKI, Palazzo Comunale di Fortunago, (PV), a cura di M. Galbiati; 2016, In principio è la terra, Forte di Gavi (AL), a cura di M.Galbiati e K.McManus; 2016, Untitle, Villa Borletti, Origgio (VA), a cura di Pino Diecidue; 2017, Cronos, Palazzo Della Ragione, Romano di Lombardia, (BG), a cura di Angela Madesani; 2017,Eterne stagioni. Corrispondenze Poetiche tra antichi byobu e artisti contemporanei, Palazzo del Monferrato, AL, a cura di M.Galbiati; 2019, Attraversamenti tra arte e fotografia, MuMi-Museo Michetti, Francavilla al Mare (CH), a cura di Anna Imponente e Claudio Cerritelli; 2019, Attraversamenti tra arte e fotografia, Museo Pignatelli, Napoli, a cura di Anna Imponente; 2019, Scultorifotografi, Quintocortile, Milano, a cura di Mariarosa Pividori, testi di R. Mutti e Mimma Pasqua; 2019, Dal Dagherrotipo al digitale, Università degli Studi di Pavia (MTE), a cura di Roberto Mutti.
Hanno scritto di lei:
A.Altamira, G.Bonomi, B.Brollo, C.Cerritelli, M.Corgnati, E.Crispolti, E.Fiorani, M.Galbiati, K.McManus A.Madesani, I.Reale, F.Tedeschi, E.Gravagnuolo, S.Portinari, E.Forin, V.Tessitore, G.Foschi.
La mostra, aperta fino al 28 ottobre, sarà visitabile oltre agli orari di galleria, anche nel fine settimana, previo appuntamento.
MARA PEPE
Astrazioni ravvicinate
a cura di Gigliola Foschi
inaugurazione giovedì 29 settembre dalle ore 18.30 alle 21.00
29 settembre – 28 ottobre 2022
Studio Masiero, via Villoresi 28, Milano
metropolitana linea 2, verde – fermata ROMOLO
autobus 74 direzione Famagosta – fermata Carlo Torre/Villoresi
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