Informazioni Evento

Luogo
ACQUARIO E CIVICA STAZIONE IDROBIOLOGICA
Viale Gerolamo Gadio 2, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì – domenica, ore 10:00 - 17:30, ultimo ingresso ore 17:00 (con biglietto).

Chiusura biglietteria ore 16:30. Chiuso il lunedì.

Vernissage
29/09/2022

ore 18,30

Biglietti

€ 5.00 intero, € 3.00 ridotto (la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario)

Artisti
Ilaria Abbiento
Curatori
Claudio Composti
Generi
arte contemporanea, personale

Il percorso propone una serie di opere tra stampe fotografiche, installazioni e video dell’artista partenopea, già presentate in gallerie e musei in Italia e all’estero, che risalgono agli ultimi anni della sua produzione.

Comunicato stampa

… le trasmissioni d’amore vibrano a intermittenza,

e il mare,

nonostante tutto, continua a inondare la terra,

talora impetuoso come i miei marosi interiori.

In questa geografia di pensiero mi esercito all’ascolto del mio cuore in apnea,

immerso nel blu dell’odissea ma consapevole di ritrovare,

ancora una volta,

la riva dove la tempesta è oltre.

(Marosi 48Kn 90Km, 2020)

Ilaria Abbiento

*

Il progetto artistico

mareografia di Ilaria Abbiento,

a cura di Claudio Composti, in mostra dal

30 settembre al 30 ottobre 2022 presso l’Acquario Civico di Milano,

è promosso dal Comune Milano Cultura e dall’Acquario - Civica Stazione Idrobiologica.

Il percorso propone una serie di opere tra stampe fotografiche, installazioni e video dell’artista partenopea, già presentate in gallerie e musei in Italia e all’estero,

che risalgono agli ultimi anni della sua produzione.

Pochi elementi hanno tanti valori simbolici quanti ne ha l’acqua.

Nella mitologia e in tutte le religioni o filosofie è sempre citata come elemento sacro che lega culture anche molto distanti tra loro.

Dal cristianesimo al buddismo, dall’induismo all’islam, l’acqua è un simbolo potente, che assume significati di passaggio dell’esistenza.

Simbolo di vita, rinascita e purificazione. Incarna il principio femminile della fertilità. È visto come un elemento dalla forza misteriosa, in grado di trasformarsi continuamente.

Nell’arte di Ilaria Abbiento, innamorata visceralmente del mare, si ritrovano questi significati declinati nelle diverse espressioni della sua creatività.

Saranno infatti proiettati alcuni video recenti, esposte opere fotografiche ed elementi installativi.

Attraverso la sua eterogenea produzione artistica, Ilaria Abbiento esplora nuovi itinerari per navigare tra le isole del suo arcipelago interiore e il mare assume così una forte valenza personale e simbolica che rende omaggio al ciclo della vita.

Gioca con immagini che confondono cielo e mare e con gli elementi della natura, come nel video MAROSI 48KN 90Km/h – progettato per il Museo Pecci di Prato e proiettato al Museo PAC di Milano.

Ilaria Abbiento traccia per noi nuove rotte, sulle coordinate della sua poesia e della sua arte, capaci di restare in apnea, per passare anche la tempesta che a volte ci travolge, a qualunque angolazione e, troppe volte, inaspettatamente.

BIOGRAFIA

Ilaria Abbiento è un’artista partenopea.

La sua pratica artistica, che dedica da molti anni al tema del mare, è costellata da immagine e materia e percorre itinerari cartografici immaginari volti a un’indagine poetica del suo oceano interiore.

E’ stata allieva di Antonio Biasiucci orientando il suo percorso a una ricerca di fotografia d’autore.

Le sue opere sono state esposte in molte gallerie d’arte e musei prestigiosi sia in Italia che all’estero tra cui il PAC di Milano e la Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare (Bari)

o Le Quadrilatère Galerie a Beauvais in Francia, l’Institut Culturel Italien a Parigi, la Galleria d’Arte Moderna a Catania, il Museo Macro a Roma, il Museo Madre e il Museo di Villa Pignatelli a Napoli.

Ha partecipato a varie residenze d’artista tra cui BoCs Art a Cosenza, The Photosolstice all’Asinara in Sardegna, Plaza Art Residency sull’isola di Capraia e Residenze Mediterranee in Corsica.

Ha esposto in Festival di fotografia internazionali tra cui il Photolux Festival di Lucca e il Photaumnales in Francia.

Ha vinto diversi premi e ha avuto molti riconoscimenti, tra cui un’opera finalista alla decima edizione del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee.