La rosa del nostro appuntamento settimanale con l’arte questa volta si concentra sul Giappone, guardando a sette uscite recenti e recentissime. Si inizia con una selezione di grafici che realizzano manifesti, si passa a un silent book delizioso per i più piccoli, poi c’è un manuale stringatissimo su sei secoli d’arte nel Paese del Sol Levante, il classico Hokusai con la sua opera-testamento, un manuale che raccoglie tutti i mostri della mitologia giapponese, un saggio riccamente illustrato sul tatuaggio e, in chiusura, la strana storia del legame tra Varese e Kyoto.
Marco Enrico Giacomelli
L’ARTE DEL MANIFESTO GIAPPONESE
Insuperato maestro di cultura giapponese in Italia, Gian Carlo Calza ha composto qui un libro che comunica ordinatamente al lettore la passione dell’autore per la grafica giapponese e per i manifesti in particolare – eccellenza della produzione artistica del Paese, poiché ne sa riunire i caratteri precipui. La sequenza è monografica e alfabetica, con esempi tratti da autori che dunque appartengono a diverse epoche. Non resta allora che stilare la propria rosa di preferenze: a cominciare dal manifesto per il 50esimo di Hiroshima e Nagasaki realizzato da Asaba Katsumi, per proseguire con la difesa degli animali di Fujishiro Norio o di Kojima Ryōhei, il teatro Noh in versione contemporanea di Hara Ken’ya, la medusa digitale di Matsui Keizō, i manifesti quasi completamente “oscurati” di Murakami Masashi, la delicata fumettosità di Nakamura Norio, i tessuti in forma di sushi di Satoh Taku per Issey Miyake, fino alla genialmente minimal locandina di Takada Yui per la mostra di Giorgio Morandi alla Tokyo Station Gallery.
Gian Carlo Calza (a cura di) – L’arte del manifesto giapponese
Skira, Milano 2021
Pagg. 520, € 55
ISBN 9788857245775
https://www.skira.net/
SANDRINE THOMMEN – UNA GIORNATA IN GIAPPONE
Un delizioso silent book, che in poche pagine doppie, riccamente ma semplicemente illustrate, apre una serie di squarci sulla vita quotidiana in Giappone. L’autrice, francese che vive a Parigi, è riuscita a cogliere la stratificazione culturale e sociale del Paese con precisione e senza alcuna pedanteria, cosicché diventa un esercizio di autentico edutainment per i piccoli osservatori ai quali è rivolto il libro. Finché le scene iniziali vengono illustrate nella loro versione serale, ed è ora di andare a letto.
Sandrine Thommen – Una giornata in Giappone
L’ippocampo, Milano 2022
Pagg. 40, € 15
ISBN 9788867227440
https://www.ippocampoedizioni.it/
MARIA TERESA LATTARULO – L’ARTE FIGURATIVA GIAPPONESE
Non dev’essere stato affatto semplice sintetizzare sei secoli di arte giapponese – benché limitatamente all’arte figurativa – in appena duecento pagine. I più titolati a realizzare imprese del genere sono i non titolati, paradossalmente; e infatti l’autrice è un’appassionata studiosa, che però di professione è avvocato, benché il suo blog di arte giapponese abbia un seguito tutt’altro che trascurabile. D’altronde non era proprio Longhi a dire che i migliori critici d’arte sono i non-professionisti?
Maria Teresa Lattarulo – L’arte figurativa giapponese. Fiori, bellezze, visioni. 1400-2000
Progedit, Bari 2021
Pagg. 200, € 25
ISBN 9788861945197
https://www.progedit.com/
HOKUSAI – CENTO VEDUTE DEL MONTE FUJI
Meno celebri delle Trentasei vedute del Monte Fuji, Cento vedute del Monte Fuji (1834-35) è la summa dell’opera di Katsushika Hokusai. E mentre della prima opera non si contano le edizioni, anche italiane, di quest’ultima mancava una versione moderna. A riportarla in libreria ci ha pensato un editore nato in questi Anni Venti del XXI secolo, WoM (acronimo di Word of Mouth), che dalla Sardegna propone un catalogo curioso imperniato sullo humour nero e la cui grafica si riconosce per l’oblò in copertina che maschera quasi totalmente l’immagine sottostante. Lunga vita ai piccoli editori!
Katsushika Hokusai – Cento vedute del Monte Fuji
WoM Edizioni, San Gavino Monreale 2021
Pagg. 180, € 23
ISBN 9788894556629
https://www.womedizioni.it/
PAOLO LINETTI – YŌKAI
La fenomenologia degli yōkai giapponesi è assai articolata, come d’altronde succede in moltissime mitologie popolari; ci sono dunque i mostri spaventosi, aggressivi, mortiferi e, lungo un ampio spettro, quelli bonari, finanche benefici. La rassegna alla Villa Reale di Monza e il libro che l’ha accompagnata permette di accostarsi a questo complesso mondo preternaturale, grazie anche ai chiari testi introduttivi che istituiscono paragoni esplicativi con la cultura occidentale. Dopo aver letto e osservato queste pagine, gli spiriti che animano i film di Hayao Miyazaki vi appariranno più familiari.
Paolo Linetti – Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi
Skira, Milano 2022
Pagg. 208, € 45
ISBN 9788857248158
https://www.skira.net/
YORI MORIARTY – IL TATUAGGIO GIAPPONESE
La storia del tatuaggio giapponese, almeno nelle sue fasi iniziali, è molto simile a quella che si svolge in Occidente: una pratica riservata e talora imposta agli strati sociali inferiori, agli ultimi, e ai carcerati e condannati (si veda, per l’Italia, il catalogo stilato da Cesare Lombroso ne Il tatuaggio dei domiciliati coatti in Favignana, recentemente ristampato in copia anastatica, per le cure di Italo Zannier, dall’editore Quinlan). Lo sviluppo della vicenda porta a rendere più ampio l’utilizzo del disegno sulla pelle, connotandosi sempre più con motivi estetici e meno categorizzanti. Quel che è specifico in Giappone è da un lato la pratica del bodysuit, ovvero l’estensione del tatuaggio narrativo all’intero corpo; e il legame anch’esso precoce con la malavita organizzata, nella fattispecie la yakuza. Va da sé che si tratta però di pratiche di nicchia, che non squalificano in alcun modo un’arte che qui è ricostruita sia storicamente che nel suo complesso simbolismo.
Yori Moriarty – Il tatuaggio giapponese. Significati, forme e motivi
L’ippocampo, Milano 2021
Pagg. 240, € 19,90
ISBN 9788867224999
https://www.ippocampoedizioni.it/
GIAPPONE. DISEGNO E DESIGN
Catalogo della mostra al Castello di Masnago, il volume permette innanzitutto di scoprire un inatteso legame lungo la Via della Seta, tra Varese e Kyoto. Un itinerario lungo il quale transitavano anche merci altrettanto inattese: raffinate opere editoriali, stampate in particolare da Unsōdō tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, spesso con la tecnica della silografia. Questo aspetto si combina con un ventaglio ampio di disegni che su quelle carte trovano spazio, raccontando come in Giappone l’evoluzione del design si compia in parallelo tra disegno e grafica. In quest’ottica risulta tutt’altro che sconnessa la sezione dedicata ai manifesti d’arte contemporanea che datano dal 1960 a oggi.
Rossella Menegazzo & Eleonora Lanza (a cura di) – Giappone. Disegno e Design. Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea
Nomos, Varese 2021
Pagg. 240, € 29,90
ISBN 9791259580153
https://www.nomosedizioni.it/
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