Teres Wydler – Quantum. Processi e aura

Informazioni Evento

Luogo
SHAREVOLUTION CONTEMPORARY ART
Palazzo Andrea Doria - Piazza San Matteo, 17 16123 , Genova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/10/2022

ore 18

Artisti
Teres Wydler
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale

Comunicato stampa

Il giorno 06 ottobre 2022 alle ore 18:00 SharEvolution contemporary art, con sede a Genova in Piazza San Matteo 17/5, inaugura la mostra QUANTUM. Processi e aura dell’artista svizzera Teres Wydler con testo critico di Viana Conti.

L’artista, nota in ambito internazionale - la sua opera viene esposta in musei e gallerie internazionali, ma è stata anche ospitata e proposta al pubblico dal noto Zentrum für Kunst und Medien/Centro per l’Arte e la Tecnologia dei Media | ZKM di Karlsruhe - ha incentrato la sua ricerca artistica sul confronto fra i processi artificiali innescati dall’uomo tecnologico/massmediatico odierno e la traccia di una Natura in via di mutazione. Nel suo modus operandi Wydler riflette sulla Natura, sul modo in cui essa viene inquadrata nella nostra Cultura e sul rapporto tra essa e l’uomo alla luce degli odierni sviluppi scientifici che permettono la creazione di un’ipernatura artificiale. Realizzando coinvolgenti video installazioni silenti o sonore di fenomeni geologici, geofisici, micro-macro-biologici, ricerche di effetti luminosi e ottici, Teres Wydler interviene, a livello spaziale e temporale, in situazioni sospese tra caos e cosmo. Nel suo lavoro ricorre spesso non solo all’utilizzo di residui naturali, come semenze, radici di bambù o foglie, raccolti e innestati in processi sintetici, ma riprende anche figure matematiche e geometriche, preferibilmente l’ellissi, vista come rotta di navigazione orbitale, il cerchio come ricordo del principio femminile e infine il labirinto, simbolo di un percorso enigmatico che però ha una certa via d’uscita; non esclude inoltre nella sua analisi il ricorso a formule matematiche, tra cui radici quadrate, equazioni, frazioni e calcoli astronomici.

La mostra site-specific si snoda tra diverse installazioni, a partire dal loggiato d’ingresso con Das Reservat, in cui una serie di venti elementi di plastica verde sono poggiati su altrettanti elementi speculari che richiamano alla memoria visuale le colture naturali vegetali. I tre tondi in alluminio, con applicata pellicola riflettente su catarifrangenti, raccontano, tramite il loro titolo allusivo Flirt with Light, l’interesse dell’artista per gli effetti di riflessione che rinviano la luminosità alla fonte da cui provengono. Sensibile, infatti, al fenomeno della luce, al punto da dedicargli una serie specifica, Teres Wydler lo pratica, in diverse modalità, nella sua opera. Nel salone della galleria, si distende, a parete, l’ampia installazione Naturales, costituita da tondi in alluminio, costellati di residui vegetali, soggetti a processo di ossidazione, rappresentanti una serie di pianeti in rotazione su orbite immaginarie, rinvianti, ipoteticamente, a possibilità di congiunzioni, eclissi, impatti da cadute di meteoriti. A terra, si distende l’installazione Navigation, formata da due ampie ellissi di cristalli di zucchero bianco che si intersecano sul pavimento. Le successive serie processuali, denominate De Cultura, mettono in atto un processo microbiologico su cotone, con supporto di alluminio, sotto il diretto controllo dell’artista, così come la serie Opportunities è riconducibile a processi microbiologici attivati da esperimenti di semina, su PVC trasparente, geometricamente marcato da scotch nero.

Questo il lavoro di ricerca condotto da Teres Wydler nel corso degli anni, incentrato sulla dicotomia tra Natura e Cultura, seguendo le regole, sottoscritte dall’artista stessa, di trasformare un dato di Natura in un effetto di Cultura a livello processuale e, a livello comportamentale, di “pilotare un fenomeno lasciandolo accadere”.