Guerra Russia-Ucraina, si dimette per protesta il curatore dell’Ermitage di San Pietroburgo
Il curatore d’arte contemporanea del museo russo Dimitri Ozerkov ha annunciato su Instagram di aver lasciato il museo ma anche il Paese. Una forma di protesta contro la politica di Putin e la visione militarista del direttore dell’Ermitage Mikhail Piotrovsky
Si dimette dal ruolo di curatore capo del Dipartimento Arte Contemporanea dell’Ermitage di San Pietroburgo Dimitri Ozerkov, e a comunicarlo è lo stesso storico dell’arte attraverso un post pubblicato sul suo profilo Instagram: un’immagine con la scritta “exit”, di quelle tipiche della segnaletica sugli aerei, accompagna le parole di Ozerkov “non intendo avere nulla in comune con la Russia di oggi”. Le dimissioni arrivano dopo mesi di proteste per l’invasione della Russia in Ucraina, e per le divergenze di visione con il direttore del museo, Mikhail Piotrovsky, che invece ha sempre sostenuto la politica militare di Vladimir Putin. Oltre a essersi dimesso, Ozerkov ha anche lasciato la Russia.
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LE DIMISSIONI DEL CURATORE D’ARTE CONTEMPORANEA DELL’ERMITAGE
“Dopo che la Russia ha inviato le sue truppe in Ucraina”, ha scritto Ozerkov, “il dialogo e il rispetto hanno cessato avere un significato in Russia, le notizie sono state sostituite da una propaganda che non dice nulla sulle forze armate russe accusate di numerosi crimini contro la popolazione civile. Come cittadino russo ho visto questa vergogna anche come una mia colpa, e ho condiviso questa opinione. Poi la mia scelta è stata quella di smettere di fare qualsiasi cosa nella e per la Russia di oggi”. Mesi fa, quando la Russia ha invaso l’Ucraina, come forma di protesta Ozerkov ha rimosso la sua immagine dal proprio profilo Instagram. Poi la posizione presa dal direttore dell’Ermitage Piotrovsky ha spinto il curatore a lasciare il museo: “ho deciso di smettere dopo l’inizio della guerra”, scrive Ozerkov. “La decisione finale è stata presa dopo la pubblicazione di un’intervista del direttore generale del museo. Ho consegnato la parte della collezione di stampe di cui ero responsabile e, dall’inizio di marzo, non ho partecipato alle attività del museo”. L’intervista cui fa riferimento Ozerkov è quella che Piotrovsky ha rilasciato per il quotidiano ufficiale del governo russo Rossiiskaya Gazeta, nella quale il direttore ribadisce che “siamo tutti militaristi e imperiali” e che la Russia è “innanzitutto il mio paese e devo stare con lei”. Lo scorso marzo l’Ermitage aveva chiesto ai musei di quei paesi che si sono mobilitati contro l’attacco della Russia all’Ucraina di restituire le opere avute in prestito dal museo russo, e tra questi paesi era anche l’Italia.
DIMITRI OZERKOV ALL’ERMITAGE DI SAN PIETROBURGO
Specializzato in arte del Settecento e arte contemporanea, Ozerkov ha lavorato all’Hermitagea partire dal 1999 in veste di curatore di stampe francesi dal XV al XVIII secolo. Ha poi curato mostre di arte contemporanea, tra cui quelle di Chuck Close, Jan Fabre, Antony Gormley, Ilya ed Emilia Kabakov e Anselm Kiefer, nel 2014 ha portato Manifesta a San Pietroburgo e nel 2011 e nel 2015 ha curato i progetti del Museo dell’Ermitage per la Biennale di Venezia, con l’opera di Dmitry Prigov e la mostra Glasstress 2015 Gothika.
Desirée Maida
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