Giambattista Tiepolo – Circoncisione di Cristo
Le Gallerie dell’Accademia di Venezia ospiteranno la Circoncisione di Cristo di Giambattista Tiepolo proveniente dal Museo Civico di Bassano del Grappa.
Comunicato stampa
Dall’11 ottobre 2022 le Gallerie dell’Accademia di Venezia ospiteranno la Circoncisione di Cristo di Giambattista Tiepolo proveniente dal Museo Civico di Bassano del Grappa.
“Si tratta del primo, significativo risultato della convenzione sottoscritta lo scorso febbraio 2022 dalle Gallerie dell’Accademia e dal Museo Civico di Bassano” – riferisce il direttore Giulio Manieri Elia – “nata con il fine di favorire lo scambio reciproco di opere d’arte, contribuendo alla promozione e valorizzazione delle collezioni, nonché alla programmazione di comuni progetti culturali e di divulgazione scientifica”.
In questa cornice il museo veneziano presterà il Trasporto della santa Casa di Nazareth, tela eseguita da Tiepolo nel 1743, alla grande mostra Io, Canova. Genio europeo, organizzata in occasione del bicentenario della morte del grande scultore di Possagno presso il Museo Civico di Bassano.
Al suo posto, in sala 2, i visitatori troveranno la Circoncisione di Cristo proveniente da Bassano. Questo scambio permetterà un inedito confronto con le opere tiepolesche esposte alle Gallerie dell’Accademia, in particolare con quelle esposte in sala 2 e in sala 6. Si tratta, come è noto, di una vera e propria piccola mostra permanente dedicata dal museo al grande genio pittorico del Settecento, in grado di restituire, anche cronologicamente, una parabola della sua produzione veneziana.
Di difficile datazione, la tela di Bassano è da intendere verosimilmente come modello per una decorazione maggiore forse mai eseguita e comunque non conosciuta. Con i modelli e i bozzetti tiepoleschi ha in comune la rapidità di esecuzione, con efficaci tocchi di colore e vibranti effetti luministici. Seppure la critica appare discorde nel datare la Circoncisione – tra gli anni Venti e gli anni Quaranta – la sua presenza in museo potrà forse offrire maggiori elementi di confronto stilistico, in particolare con le opere dei primi anni Trenta esposte alle Gallerie dell’Accademia, dalla pala di San Prosdocimo al monumentale Castigo dei serpenti, entrambi esposti nel rinnovato allestimento della sala 6.