Aperta la fiera Frieze a Londra. I migliori 9 stand
Aria di crisi economica, di recessione, di guerra, di problemi energetici. E allora i mercanti in fiera sono prudenti e propongono stand commerciali e facilmente vendibili. Come biasimarli? Qui i migliori stand a Frieze London 2022
L’incredibile folla è stato il dato incontrovertibile dell’inaugurazione di Frieze Art Fair 2022 a Londra. Sotto il classico tendone in Regent’s Park, pieno di gente all’inverosimile, si sono date appuntamento le migliori gallerie del mondo dando vita ad una nuova edizione di questa fiera dopo le complicate giornate pandemiche dello scorso anno. Nessun particolare fuoco d’artificio per quanto riguarda i rischi presi dai mercanti nei loro stand: proposte commerciali e oggetti non difficilmente vendibili. Del resto i prossimi mesi non promettono bene dal punto di vista economico e una enorme fetta di clientela (dai cinesi ai russi) non è più nella partita da anni. Tuttavia in moltissimi stand la qualità non è mancata, con una sezione “focus”, quella dedicata alle gallerie emergenti obbligate a portare un solo artista nello stand, vicina alle migliori edizioni. Abbiamo come d’abitudine effettuato un approfondito tour della fiera e stilato la lista dei migliori stand secondo noi tra quelli che hanno osato un po’ di più e hanno proposto delle soluzioni meno scontate della classica mostra collettiva degli artisti della galleria. Eccoli.
Massimiliano Tonelli
SADIE COLES HQ
Ugo Rondinone (Svizzera, 1964) con una serie di piccoli quadri che rappresentano orizzonti con albe e tramonti di soli e di lune con tenui tonalità pastello dovute alla tecnica dell’acquarello. Tutti su sfondo sfondo grigio fanno un magico effetto questi lavori chiamati Mattituck Paintings realizzati tutti in funzione del panorama che Rondinone gode dal suo studio di Long Island. Intimo e lirico.
CASEY KAPLAN
Anche qui una presentazione personale dell’artista canadese-coreana Cindy Ji Hye Kim (Incheon, 1990) con cinque lavori assai poetici a grafite su seta appesi al soffitto come in un palco di teatro. Grande grande eleganza, un angolo di pace nel caos della fiera.
THOMAS DANE
Due zucche in pelle di generose dimensioni (e fortemente instagrammabili) di Anthea Hamilton (Londra, 1978) fanno da richiamo per questo stand che spicca in fiera anche grazie a dettagli particolari come il pavimento in moquette geometrica e la scrivania in metallo. È proprio l’artista ad aver organizzato tutto percorrendo il confine tra design, arte, museologia e allestimento. Alle pareti e nel percorso espositivo di sculture tutta la scuderia della galleria londinese-napoletana con artisti come Jean-Luc Moulène, Dana Schutz e Lynda Benglis e altri artisti scelti direttamente da Hamilton. Un vero lavoro immersivo.
STEPHEN FRIEDMAN
Davvero affascinante questo stand, che permette alla galleria Stephen Friedmand di Londra di presentare così il primo grande approfondimento sull’artista Jeffrey Gibson (Usa, 1972): sculture, carta da parati, performance, quadri che rileggono in chiave contemporanea tutto il portato dell’origine cherokee del cinquantenne artista americano.
VADEHRA ART GALLERY
Piccolo stand ma bella presentazione per questa grande galleria indiana che presenta un importante artista indiano. La mostra personale qui è di Atul Dodiya (Mumbai, 1959) il quale presenta opere a parete e sculture al centro dello stand. Sui muri ci sono i suoi quadri sculture che raccontano storie di strada servendosi di una forma che ricalca le serrande delle attività commerciali.
JAMES COHAN
Uno stand ampio, quadrato, articolato in vari ambienti e di una pulizia estrema. Le opere, più o meno tutte della stessa dimensione, sembrano monocromi. Poi se ti avvicini emergono i colori, i dettagli e soprattutto i materiali: i lavori di Elias Sime (Addis Abeba, 1968) sono tutti realizzati con scarti tecnologici, circuiti, fili di rame, tantissime tastiere. James Cohan dedica all’artista etiope tutto il suo stand a Frieze.
TIMOTHY TAYLOR
Anche questa galleria presenta una grande mostra personale. E lo fa mettendo fuori una serie di quadri figurativi in scala 1:1 della under 30 Sahara Longe (Londra, 1994) che fa parte della scuderia della galleria da non molto. Per questa serie l’artista lavora sulle dinamiche relazionali, interpersonali e psicologiche che si manifestano durante feste e ricevimenti. Con quadri assai narrativi, ambigui, inquietanti e con una tecnica pittorica e una scelta di dimensioni e tavolozza inconfondibile.
LISSON
Complesso e articolato lo stand di Lisson che viene dedicato interamente all’artista francese Laure Prouvost (Croix, 1978) che propone un ambiente immersivo nel quale la figura dipinta di un polpo abbraccia il pubblico servendosi di un pannello a molte facciate a mo’ di paravento. Tutto intorno bandiere di protesta mosse da ventilatori e lavori video. I temi sono quelli più dibattuti: immigrazione, cambiamenti climatici, ecologia.
DASTAN
Significativa la presenza in fiera per la prima volta a Frieze London per la galleria Dastan proveniente dall’Iran. La galleria di Teheran compie quest’anno 10 anni di attività e li festeggia con uno stand piccolo ma efficace dedicato a due artiste: Reza Aramesh (Iran, 1970) con le sue sculture in marmo e la designer Homa Delvaray (Teheran, 1980) con delle affascinanti installazioni a forma di asce e coltelli che penzolano dal soffitto e che tra colori, tessuti e riferimenti storici parlano della storia del Paese.
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